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Come sono fatte le porte in legno

Se è stata presa la decisione di acquistare porte in legno per la propria casa, prima dell’acquisto è bene acquisire alcune nozioni che risulteranno determinanti nella scelta finale. In riferimento ai pannelli utilizzati per le ante, innanzi tutto, bisogna distinguere fra:

  • Legno massello: si tratta del legno ricavato dal durame, cioè dalla parte interna e più densa del tronco dell'albero. Le porte di questo tipo sono un evergreen, vengono nella maggior parte dei casi realizzate artigianalmente e possiedono numerose virtù: sono eleganti e raffinate, molto robuste e durature, anche stabili. Una è diversa dall’altra, proprio perché le venature, i nodi e le sfumature del legno sono uniche. Queste porte possono essere inoltre arricchite da decorazioni di vario tipo, incisioni, trattamenti di antica tura, disegni realizzati con vernici ad hoc. D’altra parte, sono piuttosto pesanti. E coincidono con la tipologia più costosa (nonché pregiata) in commercio, poiché ogni parte è in legno pieno
  • Legno listellare: le relative porte hanno la struttura composta da listelli di legno, montanti e traversi incollati perpendicolarmente fra loro al fine di garantire un ottimo grado di stabilità. Il rivestimento consiste invece in pregiati fogli di tranciato riconducibili a diverse specie legnose. Sono porte di qualità, caratterizzate nella maggior parte da un’estetica moderna
  • Legno tamburato: sono le porte in legno meno costose, l’anima è più leggera rispetto alle altre due tipologie ma risulta comunque forte e stabile grazie a una struttura a sandwich ovvero alveolare a nido d’ape, rifinita da due facce esterne in MDF – un pannello di fibra a media densità - con spessore compreso fra i 5 e gli 8 mm. Molto vasta è la scelta per quanto concerne le essenze, le laccature e le finiture ma anche la declinazioni stilistiche.
Le essenze maggiormente utilizzate per la produzione di porte in legno sono il noce, il frassino, il rovere e il castagno. Si aggiungono il ciliegio, che dona alla porta particolari sfumature sul rosso, l’abete e il pino, che invece sono più chiari.

Le differenze fra la porta in legno e quella in laminato

Sono in tanti a chiedersi quali siano le differenze fra le porte in legno e le porte in laminato. Innanzi tutto, è importante comprendere cosa sia il laminato: con questo termine si indicano dei pannelli lignei pressati fra loro ad alte temperature e impregnati di resine termoindurenti, quindi rivestiti da un film protettivo e da un altro decorativo, che grazie alle più evolute tecniche di stampa digitale permette di replicare fedelmente l’aspetto del legno. Non solo: il laminato può in realtà essere caratterizzato dalle colorazioni più diverse, da questo punto di vista sostanzialmente non ci sono limiti. Le porte in laminato costano meno di quelle in legno e non è vero che si tratta sempre di prodotti piuttosto scadenti: bisogna semplicemente scegliere i migliori brand del settore, che utilizzano pannelli di qualità e resine 100% atossiche. Proprio lo strato sintetico esterno, inoltre, rende questi serramenti molto resistenti all’umidità ed evita che col tempo il colore subisca delle variazioni; cosa che, invece, spesso accade nel caso delle porte in legno. Queste ultime, bisogna specificarlo, necessitano di una manutenzione particolare mentre le altre no. Però è anche innegabile che le porte in legno sono pregiate, raffinate, robuste. Sono prodotti che aggiungono classe e valore a qualsiasi ambiente e durano davvero una vita. In più, il legno si lavora con estrema facilità per cui la scelta relativa ai decori e agli interventi di personalizzazione è molto più ampia rispetto a quella offerta dalle porte in laminato.

Gli stili per questa tipologia di porte

Le porte in legno possono essere realizzate in stile classico o moderno. Le prime hanno l’apertura a battente, stipiti ben visibili, maniglie arrotondate o sagomate color oro oppure ottone. I pannelli, nella maggior parte dei casi, non sono lisci ma pantografati, bugnati o caratterizzati da intagli e altre lavorazioni che impreziosiscono l’insieme. Tutt’altro che raro è anche l’inserimento di pannelli in vetro. Le essenze maggiormente utilizzate sono quelle più scure e calde. Le porte in legno moderne, invece, hanno forme pulite e lineari. Di conseguenza, nella maggior parte dei casi le ante sono lisce. Così come si prediligono i sistemi di apertura scorrevoli, esterno muro o a scomparsa, oppure rototraslanti o a pivot. Sempre più apprezzati sono i modelli filomuro, che consentono di ottenere una perfetta continuità rispetto alle pareti, raggiungendo così la massima espressione di quel minimalismo oggi tanto in voga. Le maniglie sono squadrate, spesso sottili, in alluminio satinato, spazzolato o verniciato (il nero è il colore più gettonato). Per le porte in legno moderno si scelgono tendenzialmente tonalità chiare: molto richieste, per esempio, sono quelle in rovere sbiancato, in pino e in larice.