Forni da Incasso microonde

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Come funziona un forno a microonde

Tutti conoscono i forni a microonde e tutti sanno che raggiungono alte temperature molto più velocemente delle altre tipologie di forni. Ma in pochi sono al corrente del motivo. Facciamo luce sulla questione. Come si deduce dalla definizione stessa, il funzionamento di questi elettrodomestici si basa sulle microonde, ovvero onde elettromagnetiche invisibili che sollecitano le molecole d’acqua presenti nel cibo. Queste ultime, vibrando e facendo attrito fra loro, si surriscaldano e in pochi attimi arrivano – appunto - a temperature molto elevate. Così i cibi si cuociono. Perché nei forni a microonde c’è un piatto girevole? Perché le radiazioni non vengono emesse in modo perfettamente omogeneo, di conseguenza il piatto in questione rende ugualmente possibile una distribuzione uniforme del calore sugli alimenti. Nel momento in cui viene aperto lo sportello, però, il magnetron – cioè il generatore di calore che produce le microonde – si spegne subito e quindi subito cessa l’emissione di radiazioni.

Perché comprarne uno

I forni a microonde sono fra gli elettrodomestici più diffusi nelle case degli italiani. Perché occupano poco spazio, sono pratici e versatili, semplici da usare. Vengono spesso utilizzati per scongelare e riscaldare pietanze già pronte: è come se fossero state appena preparate, questo è un pregio notevole. Inoltre consentono di non aggiungere acqua né condimenti e quindi di preservare al meglio le sostanze nutritive contenute nei cibi e contenere l’apporto calorico. È vero che non risultano molto adatti alla cottura di ricette molto elaborate, ma bisogna far presente che in alcuni casi vengono sottovalutati. Ci spieghiamo meglio. Quasi tutti i microonde di più recente produzione sono combinati, cioè dotati anche di un grill e della funzione di cottura ventilata. Ciò, in riferimento alla preparazione di ricette varie, allarga notevolmente gli orizzonti. I piatti a base di carne e di pesce, le patate e altri contorni, per esempio, in un microonde combinato vengono benissimo. Croccanti all’esterno e morbidi all’interno. E i tempi, doveroso ricordarlo, rispetto a quelli resi necessari da un forno elettrico diminuiscono notevolmente. Insieme ai consumi.

Quali caratteristiche deve avere un buon microonde

In commercio sono disponibili numerosi forni a microonde, quindi orientarsi nella scelta può risultare complesso. Ma un elenco delle caratteristiche che deve avere un buon prodotto, di certo sarà di grande aiuto:

  • Funzione di scongelamento automatico: l’apparecchio riesce a misurare il peso della pietanza e procede in modo autonomo
  • Funzione Crisp: assicura una perfetta doratura degli alimenti e consente anche di preparare ottimi “fritti”
  • Programmi automatici: in base al tipo di alimento e al suo peso, il forno imposta da solo la modalità di cottura, la potenza e il tempo
  • Cottura a vapore con vaporiera: un plus che si aggiunge a quelli dei modelli combinati
  • Riscaldamento rapido: una funzione grazie alla quale i tempi per riscaldare le pietanze diminuiscono ulteriormente
  • Scongelamento rapido
  • Funzione Fitness Steam: l’ideale per chi predilige piatti sani e dietetici, ma al contempo non intende rinunciare al gusto
  • Grill autopulente: molto pratico, fa risparmiare tempo e fatica
  • Blocco sicurezza bambini.
Segnaliamo anche l’innovativo sistema 3D: in parole semplici, le microonde si diffondono sui cibi in modo tridimensionale, perciò la cottura risulta ancora più uniforme. Suggeriamo inoltre di puntare sui prodotti che consentono di scegliere fra almeno 8 diversi livelli di potenza e permettano di personalizzare, nonché memorizzare, i programmi.

Quanto consumano i forni a microonde

In media - perché comunque dipende anche dai modelli, dalle marche e dalla classe di efficienza energetica - un forno a microonde usato alla massima potenza (che quindi produca all’incirca 700 W) consuma 1.100 Watt. Indipendentemente dalla temperatura impostata, invece, un forno elettrico ne assorbe più o meno 2.000. Quindi quasi il doppio. Ma l’abbattimento dei consumi non sta soltanto in questo. Bisogna infatti considerare, sempre facendo lo stesso paragone, che nel caso dei microonde anche i tempi di cottura sono molto inferiori e non è necessaria la fase di preriscaldamento. Insomma, nel complesso la preparazione delle pietanze risulta molto più rapida. E questo comporta un ulteriore risparmio sia di minuti che di energia. Innegabile, d’altro canto, che per alcune ricette è preferibile utilizzare il forno elettrico. Così come è innegabile che, nel caso in cui si debba scongelare o riscaldare un piatto, il dilemma non dovrebbe nemmeno porsi.