Tutti i vantaggi di una cucina laccata

- 30 marzo 2020

Pro e contro di una cucina laccata

Quali sono i pro e i contro di una cucina laccata? Per rispondere correttamente bisogna partire dal materiale in questione. Il laccato è un pannello ligneo trattato con vernici poliesteri o poliuretaniche. La verniciatura può essere a poro aperto, e in questo caso si intravedono le venature del legno, oppure a poro chiuso.

Per quanto riguarda le finiture, si sceglie invece fra opaca, lucida o metallizzata. Le cucine laccate lucide donano grande luminosità. Non ci sono limiti relativi ai colori e questo è un altro vantaggio. Un altro ancora è la versatilità: le cucine laccate si integrano perfettamente in qualsiasi contesto stilistico.

Come nel caso di quelle laminate, inoltre, rendono possibile un elevato livello di personalizzazione; sono però un po’ più delicate. C’è inoltre da far presente che il laccato, con il tempo, va incontro a mutamenti cromatici; d’altra parte, il rischio non si corre nel caso di superfici di ottima qualità. Le migliori aziende, in altre parole, usano vernici molto resistenti alla luce e realizzano laccature a più strati.

Infine, le cucine laccate sono lisce, impermeabili e si puliscono in pochi istanti senza alcuna fatica.

Cucina laccata: la scelgo bianca o colorata?

Lo ribadiamo: uno dei grandi punti di forza delle cucine laccate è la disponibilità praticamente infinita di colori. Qualunque sia il vostro desiderio, troverete senza dubbio più di una proposta soddisfacente. Ma il laccato dà il meglio di sé anche quando si tratta del bianco. Vince dunque quest’ultimo o vincono le tonalità più vivaci e/o decise? Vi mostriamo qualche esempio. A voi l’ultima parola.

  • Nella prima foto vedete una cucina della collezione Mood di Scavolini. Lo stile è moderno ed essenziale e il nuovo laccato Blu Moon, che caratterizza sia le basi che le colonne, dà un’impronta navy all’insieme e si sposa perfettamente con il piano colazione in Rovere Nordik.
  • Nella seconda immagine vi mostriamo una proposta molto particolare: la cucina D90 di TM Italia: le basi, allestite con vani dispensa, cassetti interni o cestoni sul retro, hanno ante e frontali con una speciale laccatura effetto acciaio ossidato. Il legno, invece, è autentico; noce Canaletto, per l’esattezza.
  • La terza cucina appartiene alla collezione Oyster di Veneta Cucine, è allegra e moderna. I laccati che la caratterizzano? Metallo liquido Mercurio 686 , per i pensili, laccato lucido Giallo Girasole 861.
  • Passiamo adesso al bianco e cominciamo dalla cucina Color Trend di Stosa: la finitura, per essere precisi, è Bianco Ice opaco e viene valorizzata dalle gole e dallo zoccolo che presentano invece una finitura nero spazzolato.


Ecco poi una composizione con isola della linea Forma Mentis di Valcucine: le ante hanno i bordi inclinati e micro rigati, quindi la presa e l’apertura risulta facile nonostante l’assenza delle maniglie. Una cucina materica, molto “espressiva”.

Il laccato lucido o opaco per le ante della cucina

Meglio una cucina con ante laccate oppure opache? La differenza sta nel tipo di vernice utilizzata ma anche nel numero di strati: nel caso del laccato opaco è soltanto uno e il processo di lavorazione è finalizzato a ottenere una superficie opaca e uniforme, appunto, ma anche lievemente goffrata e setosa al tatto.

La laccatura lucida prevede invece, e fra l’altro, la levigatura delle superfici con carte abrasive e la brillantatura effettuata tramite spazzole di cotone e cere lucidanti. Per quanto riguarda il materiale dei pannelli, c’è da scegliere fra Mdf e truciolato: il secondo è più economico ma meno resistente e, più in generale, qualitativamente inferiore.

Le ante lucide donano luminosità all’ambiente, quindi sono perfette anche per le cucine piccole e/o moderne; i colori appaiono vivaci, quasi sfavillanti, e i giochi di riflessi rappresentano un ulteriore quid in termini di fascino. Certo: restano sempre le ditate, tendono a crearsi aloni di ogni tipo. Ma è vero anche che la pulizia è di una semplicità estrema.

Le ante opache sono più versatili stilisticamente e meno delicate di quelle lucide. Sono anche più sobrie, per alcuni molto più raffinate. Sono sicuramente preferibili per chi ha bambini e animali domestici. Anch’esse si puliscono facilmente, ma a lungo andare tendono ad apparire zone più lucide.

Come pulire una cucina in laccato

Pulire una cucina in laccato non è difficile, ma bisogna procedere nel modo giusto altrimenti c’è il rischio che le superfici perda colore e bellezza col tempo. Innanzi tutto è bene rimuovere subito le tracce di grasso, di cibo e bevande. Perché raccomandiamo estrema tempestività? Perché in caso contrario potrebbe essere assorbite dal materiale stesso, con conseguente creazione di macchie ostinate.

Raccomandiamo inoltre di evitare detergenti aggressivi, spugne abrasive, pagliette in acciaio, prodotti corrosivi, acidi (per esempio ammoniaca e candeggina) e prodotti anticalcare. Usarli significa, alla lunga, rigare le superfici oppure alterarne il colore. Semaforo verde solo per detersivi neutri, spugnette e panni morbidi in cotone o microfibra, pelle di daino. Ci sono anche prodotti specifici per il laccato.

Se lo sporco è particolarmente resistente, si può usare dell’alcol parecchio diluito in acqua tiepida, ma solo se si tratta di laccato lucido. Se il laccato è opaco, un buon rimedio può essere un prodotto comunemente usato per i vetri (ma senza ammoniaca).

Le cucine laccate vanno sempre risciacquate con cura e poi asciugate con un panno perfettamente pulito. Lasciare che sia l’aria ad asciugarle non va bene.

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