Filtra i risultati

La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

- 30 gennaio 2019

Come funzionano gli scaldasalviette e a cosa servono. Le caratteristiche delle diverse tipologie: elettrico, idraulico, a sistema misto.

- 06 febbraio 2020

Forme originali e attenzione al risparmio energetico per i modelli di teroarredo di design. Scoprili qui!

- 30 settembre 2020

I nostri consigli per acquistare il migliore termosifone tra i tipi in commercio. Scopri tutte informazioni utili.

- 22 ottobre 2021

Con i nuovi modelli di termoarredo design riscaldi gli ambienti con un oggetto che unisce prestazioni e contenuto estetico.

- 18 ottobre 2023

Guida dettagliata per conoscere le date e i suggerimenti essenziali per l'attivazione del sistema di riscaldamento nella tua casa

Come scegliere gli scaldasalviette

Le ragioni per scegliere uno scaldasalviette al posto di un termosifone tradizionale Riscaldano e arredano: gli scaldasalviette, nati per il bagno, per asciugare teli e asciugamani, sono utilizzati ormai di frequente in cucina ma anche in altre zone di casa, soprattutto dove serve spazio. E così, vengono scelti sempre più spesso al posto di un termosifone tradizionale, per diverse ragioni, almeno 6:

  • il loro ingombro è minimo e trovano facile sistemazione ovunque;
  • hanno una doppia funzionalità, poiché oltre a dare tepore, asciugano panni di vario tipo, anche biancheria intima, in modo rapido senza generare uno sgradevole odore di bagnato;
  • la struttura ha elementi orizzontali, piatti, arrotondati, rettangolari, con spazi sufficienti tra loro, non solo per appendere panni vari, ma pure per pulire in modo pratico senza fessure difficili da raggiungere;
  • presentano estetiche di impatto anche con forme particolari che li rendono termoarredi dal grande effetto decor;
  • hanno una variegata gamma di colori, per armonizzarsi con la stanza o creare contrasti vivaci molto interessanti;
  • si possono sviluppare in verticale e in orizzontale, sfruttando al meglio i cm disponibili, essere sistemati sulla parete, a terra o avere elementi ribaltabili trasformandosi in veri e propri stendini.

Scopri le tipologie di scaldasalviette

Quali sono le tipologie di scaldasalviette in commercio?

  • I modelli idraulici sono assimilabili a un termosifone tradizionale, poiché si collegano con valvole apposite all’impianto di riscaldamento centrale. Lo svantaggio è che quando questo è spento non funzionano.
  • I modelli elettrici si attivano tramite una presa di corrente, ogni volta che serve, in qualsiasi stagione, e sono indipendenti dall’impianto di riscaldamento centralizzato, per cui sono utili anche in case dove questo manca o si usa in modo sporadico. Attenzione alla posizione della presa: almeno a 60 cm di distanza dall’acqua.
  • I modelli misti, come si capisce dalla loro definizione, sono concepiti in modo da poter marciare con l’elettricità e collegati o meno all’impianto di riscaldamento centralizzato, così da essere usati anche quando questo è spento.

Da tenere in considerazione: ci vuole più tempo per raggiungere un tepore ideale in stanza usando l’apparecchio per asciugare i panni e dunque ricoprendo la struttura tubulare di cui è formato. Ci sono però alcuni accessori, come particolari appendini cui fissare la biancheria da asciugare, mantenendo la funzione di radiatore a tutto tondo.
Naturalmente poi più è grande il dispositivo, maggiore è la sua capacità di riscaldamento.

Quanto costano gli scaldasalviette

Quale è il prezzo degli scaldasalviette? È influenzato da: materiale con cui sono realizzati, tipo di funzionamento, dimensioni, forma e design, che fa aumentare di molto il costo.
In linea di massima:

  • gli apparecchi in alluminio si possono trovare anche attorno ai 30 € per dimensioni piccole, ideali per locali dagli spazi molto limitati;
  • i modelli in acciaio sono meno economici, scaldano maggiormente rispetto a quelli in acciaio e sono più malleabili da lavorare ottenendo forme anche insolite, dai 100 € in su;
  • i dispositivi in ghisa, anche se meno frequenti rispetto alle altre due tipologie, sono disponibili a cifre superiori ai 200 €.

Sono in genere meno economiche le versioni con funzionamento misto, anche più di 150 €, mentre si acquistano sui 30 € quelle elettriche, le meno costose in assoluto.
Attenzione però:
  • per varianti dalle forme a sviluppo orizzontale la spesa sale perché i dispositivi standard di solito hanno andamento verticale;
  • per estetiche particolari, qualsiasi sia il tipo di funzionamento e il materiale, il budget aumenta di parecchio, raggiungendo i 5/600 €, superando i 1000 per proposte dall’estetica molto impattante.

Utile in ogni caso navigare in rete: ci sono molti negozi del settore con promozioni e offerte varie.