Redazione - 04 giugno 201904 giugno 2019
Ecologiche ed economiche, le caldaie a pellet sono la soluzione ideale per scaldare e produrre acqua calda. Le marche più vendute.
Le caldaie a pellet sono un’alternativa valida e green alle tradizionali caldaie alimentate a gas. Tramite il processo automatico di combustione producono acqua calda sanitaria che, a sua volta, alimenta i termosifoni oppure i pannelli radianti a pavimento. Il pellet è un materiale derivante dagli scarti della lavorazione del legno, quindi è ecologico e costa poco: ecco, in primis, perché una caldaia di questo tipo conviene. In secondo luogo, il funzionamento si basa su una scheda elettronica dotata di software ad hoc che garantisce rendimenti elevati, ridotte emissioni e massima sicurezza: altri vantaggi di non poco conto. E ancora, qualsiasi caldaia a pellet può essere integrata con pannelli solari, piccole caldaie murali a gas, puffer o altri elementi permettendo così di realizzare un impianto di riscaldamento iper efficiente e all’avanguardia. Grazie ad appositi kit, inoltre, le caldaie alimentate con pellet offrono anche acqua calda da usare nel bagno e nella cucina, che viene raccolta in appositi boiler per restare sempre a disposizione alla temperatura desiderata. I modelli più sofisticati, in più, sono dotati anche di un sistema automatico per la pulizia dell’apparecchio e il compattamento delle ceneri davvero molto utile (anche se non può sostituire la ciclica manutenzione). Infine, le caldaie di questo tipo possono essere collegate all’impianto di riscaldamento esistente sia a vaso di espansione aperto che chiuso.
Per ottenere la massima efficienza da una caldaia a pellet è fondamentale installarla nel modo corretto. Ergo, evitare determinati errori. I più comuni sono i seguenti:
Sì, con le caldaie a pellet si risparmia. Ma quanto? Facciamo un esempio, riportando alcune stime elaborate dall’Associazione Italiana Energie Agroforestali. Ebbene, se si riscalda vun’abitazione di 100 mq con una caldaia alimentata a pellet certificato ENplus, per tutta la stagione invernale, per il combustibile si spendono quasi 800 euro. Questa cifra risulta inferiore del 13 per cento, del 51 per cento e del 72 per cento facendo il paragone, rispettivamente, con una caldaia alimentata a metano, a gasolio e a gpl. Non solo. Chi acquista una caldaia alimentata con pellet può usufruire di alcune agevolazioni fiscali. Se l’apparecchio di colloca nella classe di efficienza energetica A o in una classe superiore, e il contribuente fa installare anche sistemi evoluti di termoregolazione, la detrazione è pari al 65 per cento della spesa complessiva; se non si opta per l’installazione dei suddetti sistemi, lo sgravio è invece pari al 50 per cento. C’è pure il Conto Termico, riconducibile alla sostituzione di caldaie alimentate a gasolio, carbone e olio combustibile con caldaie a biomassa; il contributo varia in base alla potenza nominale del prodotto, delle sue emissioni in atmosfera e delle ore di funzionamento calcolate in media e sulla base della zona climatica.