Piano cottura a induzione, cucinare senza scottarsi

- 28 gennaio 2018

Cos’è il piano cottura a induzione

Niente fuochi e fiamme, per il piano cottura a induzione che trasmette il calore al fondo della pentola permettendo di cuocere gli alimenti in modo molto veloce, tipo nemmeno 5 minuti per bollire un litro di acqua. A riscaldarsi è la pentola, non il piano cottura realizzato in vetroceramica, è lei che lo attiva e che, se la si toglie, lo spegne. Non ci sono pericoli di dimenticare la padella sul fuoco, rischiando di bruciare tutto e sul piano infatti ci si può poggiare la mano senza scottarsi. Quindi, una bella sicurezza in cucina. Ma come è possibile? Questo è legato alla sua tecnologia che sfrutta la corrente elettrica e i campi magnetici. Il tutto grazie a una bobina (una spirale di fili di rame) generatrice di un campo magnetico che induce all’interno della pentola una corrente elettrica che la scalda, simulando la funzione di una vera e propria resistenza. In realtà dunque il calore si genera nelle pentole poste sul piano di cottura, costruite con materiali sensibili al campo magnetico generato. Anzi, “ai” campi magnetici per ogni zona di cottura del piano, ciascuno equipaggiato con la bobina (anche più di una) che serve a generarli. Dal punto di vista estetico, questo tipo di piano di cottura si presenta elegante, dal design pulito, liscio, il che garantisce ottima stabilità alle pentole. E per detergerlo basta passarci sopra un panno umido. Tra i vantaggi del piano di cottura ad induzione, oltre a non avere fiamme: * il cibo si cuoce in modo più uniforme e non si carbonizza se cade sul piano, * non ci sono rischi di perdite di gas, * ha una maggiore efficienza energetica, * si regola bene la potenza della cottura, in alcuni modelli si possono selezionare programmi di cottura a seconda degli alimenti e comunque grazie alla presenza di display digitali il controllo delle temperature è davvero preciso. Tra gli svantaggi di questo tipo di elettrodomestico, * il prezzo più alto rispetto agli altri piani di cottura, * l’utilizzo di pentole adatte con il fondo di ferro, i* l grande consumo di energia elettrica che praticamente obbliga ad avere un impianto elettrico più potente rispetto alle normali esigenze di 3 kW (potenza che potrebbe non essere sempre sufficiente), * possibilità di generare un assorbimento di energia passiva anche da spento. Neff propone i piani N 90 Flexinduction con un’ampia FlexZone dotata del sistema di controllo TwistPad® Fire, tutto nero con una cornice in acciaio inossidabile e che si illumina una volta acceso con un anello di luce rossa. Tre le zone di calore: per bollire, per cuocere, per riscaldare.

Quale piano di cottura a induzione scegliere

I piani di cottura a induzione che contribuiscono a non disperdere calore e energia, abbattendo i tempi di cottura, sono dotati di diverso numero di fuochi, partendo dalle versioni basic a uno o due. In genere è utile acquistare modelli con 4 fuochi perché possono rispondere a qualsiasi tipo di necessità. Naturalmente, più sono “dotati”, maggiore è il loro costo che peraltro nel panorama di questo tipo di attrezzature da cucina li rende tra i meno economici. Le misure sono standard e si abbinano ad essere ad incasso negli appositi mobili della cucina cui sono destinati. Posizionarli preferibilmente lontano dagli elettrodomestici come frigo o congelatore. Ci sono pure modelli cosiddetti freestanding, che si possono semplicemente appoggiare su un ripiano, tipo le piastre ad induzione. Nell’acquistare un piano di cottura del genere, si può comprare uno strumento specifico, il limitatore automatico che tiene sotto controllo la potenza dell’impianto elettrico (soprattutto se non si è passati dai 3 ai consigliabili 4,5 kW o 6 kW), per evitare che la corrente salti. Ma cosa succede con il limitatore di potenza? L’elettrodomestico non è in grado di dare le sue prestazioni al massimo livello. Se ad esempio si decide di impostare il limitatore a 2,5 kW su un solo fuoco e poi se ne accende un altro, la potenza si distribuirà su entrambi, diminuendo però le performance, tipo la velocità di cottura dei cibi. La macchina a questo punto segnalerà se i fuochi attivati superano la potenza, riducendola automaticamente. C’è da dire questo però: perché comprare un piano a induzione dalle super potenzialità e poi dimezzarle con il limitatore? Meglio senz’altro potenziare il proprio impianto elettrico e basta. Tuttavia, per chi vuole aspettare a farlo o non ne ha la possibilità, nella gamma dei piani a induzione Electrolux c’è questa alternativa. Magari con il piano EHH 9967 FOZ che ha 6 zone cottura e, tra le funzioni, Bridge che consente di usare più pentole su una sola zona, o ChefMode, cioè tre grandi aree di cottura ognuna con una temperatura diversa, o ancora la funzione Stop + Go grazie alla quale, se per qualche motivo si deve interrompere la cottura, basta un tocco per poi riprenderla esattamente alla temperatura precedente.

Come installare il piano di cottura a induzione

Quando a casa arriva il piano di cottura a induzione, è meglio non tentare con il fai-da-te, ma è utile piuttosto affidarsi ai professionisti del settore, i quali possono mettere tutto in sicurezza, approntando ad esempio il montaggio con un sistema salvavita in modo che cali di tensione della linea elettrica non rovinino il nuovo elettrodomestico. In ogni caso, poiché il piano funziona con l’elettricità, verificare che sia vicino alla presa di corrente, altrimenti potrebbero servire lavori anche di muratura per risolvere la situazione. Inoltre, è importante verificare che il piano comprato sia effettivamente dotato di cavo di alimentazione, perché talvolta alcuni prodotti vengono forniti senza. In questo caso, meglio accorgersene in tempo per risolvere il prima possibile. La cosa migliore per il montaggio è rivolgersi ai tecnici dell’azienda che ci ha ispirato per l’acquisto. Bosch ad esempio mette a disposizione i suoi specialisti, basta prendere appuntamento per installare a regola d’arte una delle possibilità della collezione Serie 8 da 80 o 60 cm con un display touch dal testo in chiaro e, tra le opzioni, il PerfectFry, per una doratura perfetta dei cibi grazie al controllo tramite sensore in 5 livelli di temperatura, o il PerfectCook ready, un sensore accessorio che impedisce di far traboccare o stracuocere gli alimenti grazie alla regolazione precisa della temperatura di cottura.

Piano cottura a induzione: è sicuro?

Di pregi insomma il piano cottura a induzione ne ha parecchi. Ma oltre a non scottarsi e a evitare che la pentola bruci assieme al suo contenuto dando fuoco a tutto, cosa dire delle radiazioni elettromagnetiche alla base del suo funzionamento? Fino a prova contraria ed evidente, la loro entità non è tale da creare problemi alle persone. Per correttezza c’è da aggiungere che il magnetismo potrebbe interferire sul corretto funzionamento dei pace maker, quindi chi ne porta uno dovrebbe non stare molto a contatto con le padelle del piano ma naturalmente è sempre consigliabile parlarne con il proprio medico. E che dire rispetto alla superficie in vetroceramica? Al contatto con la pentola giusta si attiva e comincia a riscaldare rimanendo allo stesso tempo “allergica” a shock, urti, fratture, un incredibile alleato che protegge i componenti elettrici del piano stesso. Il materiale in vetroceramica è formato da vetri sottoposti a un particolare processo di devetrificazione. Il risultato è un prodotto che in parte cristallino in parte vetroso, che in pratica miscela le proprietà del vetro e quelle della ceramica, con una incredibile resistenza al calore, visto che può essere sottoposto a temperature molto alte, anche 800 °C, senza danni. Da Siemens, ecco iQ700 piano cottura ad induzione 80 cm vetroceramica con la finitura topClass caratterizzata da profili laterali in acciaio inox. Tra le funzionalità, touchSlider che permette di controllare la temperatura impostandola direttamente o spostando il cursore con un dito, e la fryngSensor, che mantiene automaticamente la temperatura della pentola.

Piano cottura a induzione con l’aspiratore

In cucina la cappa aspirante è molto importante perché permette di eliminare fumi, vapori, odori che rendono sgradevole e poco sano l’ambiente. Ebbene, le ultime produzioni mostrano piani di cottura a induzione con un aspiratore integrato che cattura il vapore e gli odori là dove si creano, utilizzando le dinamiche della fisica dei fluidi per rendere migliore il clima mentre si cucina. E le particelle di grasso vengono catturate nel filtro per i grassi di acciaio inossidabile, esattamente come fa Bora Basic, con una ampia gamma di piani di cottura a induzione in vetroceramica con aspiratore circolare, insomma si può dire un piano con una cappa speciale, con tutte le caratteristiche di quella tradizionale, ma in altra posizione e in un design asciutto di grande appeal. Compatto e poco ingombrante, il piano-aspiratore-filtro tutto in uno, si installa in pochi minuti ed è subito pronto all’uso.

Pentole per piano cottura a induzione

Per funzionare, il piano cottura a induzione bello, liscio, omogeneo, ha assoluto bisogno delle pentole, ma non qualsiasi, devono avere un fondo speciale, piatto e composto da uno strato di materiale magnetico, ricco di ferro (acciaio ma anche ghisa), che al contatto con la superficie in vetroceramica, attivi un campo magnetico in grado di generare calore e cuocere i cibi. Non vanno bene terracotta, teflon, rame. Semaforo verde all’acciaio inox e alla ghisa, anche all’acciaio e alla ceramica, ma solo se forniti di un anello metallico sul fondo che rende magnetiche le padelle: è un accessorio con tanto di manico formato da acciaio inox che trasmette il riscaldamento a induzione alla pentola posta sopra, ma anche a caffettiere formate da materiali non idonei a tale tipo di cottura, così non serve rifarsi tutta la batteria. Comunque, per sapere se possono essere usati i tegami in nostro possesso, avvicinare una calamita al fondo: se si attacca è ok! Nella scelta delle pentole, importanti sono anche il diametro che non deve corrispondere esattamente alla zona relativa sul piano di cottura ma essere di dimensione pari a 2/3 di essa, nonché lo spessore, più è massiccio migliore è la cottura. Un occhio poi ai manici, che devono essere robusti e garantire una presa ergonomica, meglio se in resina o silicone. Per riconoscerle i diversi tipi di pentole dedicate alla cottura a induzione, prestare attenzione alla presenza di un logo specifico, una specie di molla orizzontale. Tra le tante collezioni, ecco Original Series for MasterChef di Ballarini, pentole antiaderenti di vario tipo per le esigenze quotidiane (padelle, casseruole, tegami, una bistecchiera e un wok saltapasta).

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