Perché acquistare un piano cottura in vetroceramica

- 08 novembre 2019

I vantaggi del piano cottura in vetroceramica

State pensando di acquistare un piano cottura e vi chiedete quali vantaggi offra, oltre al design indiscutibilmente moderno ed elegante? Scopriamoli subito insieme. Innanzi tutto, la vetroceramica è composta cristalli immersi in un materiale vetroso e, per tale motivo, rispetto al vetro e alla ceramica resiste meglio al calore, all’usura e non può essere attaccata da sostanze corrosive.

I piani cottura di questo tipo, inoltre, vengono realizzati in modo da non subire dilatazione termiche neppure nel caso di temperature assai elevate (fino a 700 gradi). Inoltre sono infrangibili, ecocompatibili, facili da utilizzare (nella maggior parte dei casi sono dotati di comandi touch) e da pulire.

Grazie alla loro superficie perfettamente liscia, è praticamente nullo il rischio che pentole e padelle si ribaltino a causa di urti accidentali. Alla luce di tutto ciò, diventa chiaro che il piano cottura in vetroceramica è un’ottima alternativa al piano cottura a gas ed è la soluzione ideale per le cucine a isola.

In foto il piano cottura elettrico in vetroceramica da 80 cm iQ300 di Siemens.Il controllo touchSlider consente un controllo perfetto della temperatura grazie al settaggio diretto o la variazione della potenza (che avviene scorrendo il dito); la zona cottura estensibile a due anelli da 21 e 23 cm permette di utilizzare agevolmente anche padelle e pentole ampie. C’è il blocco sicurezza bambini.

Come pulire il piano cottura in vetroceramica

La facilità con cui si pulisce è uno dei pregi del piano cottura in vetroceramica. Ma come bisogna procedere, più precisamente? Basta utilizzare un panno in microfibra umido e un detergente specifico per la vetroceramica, avendo però cura di risciacquare perfettamente per evitare che si formino antiestetici aloni.

In alternativa è possibile usare un po’ di detersivo per i piatti o per i vetri. Preferite i metodi naturali? Allora diluite qualche cucchiaino di bicarbonato di sodio in poca acqua fredda e mescolate fino ad ottenere una crema omogenea; crema che poi deve essere applicata sulla superficie del piano e lasciata agire per un quarto d’ora. L’ultimo step è il risciacquo.

Se sul piano cottura si sta formando del calcare, un’ottima arma è il comune aceto da tavola: bisogna aggiungere anche in questo caso dell’acqua (proporzione 1:1) e poi distribuirlo; trascorsi cinque minuti si passa una spugnetta umida e il gioco è fatto. A proposito di spugnette, da bandire sono quelle abrasive per motivi facilmente intuibili. No anche ai detergenti corrosivi e abrasivi, no a getti di vapore e pulitori ad alta pressione.

Infine, eventuali incrostazioni di cibo si eliminano con il raschietto per vetro e a tal proposito suggeriamo di tenere la lame sempre inclinata. In foto il piano Daglig di Ikea con doppia zona di cottura. Tramite i comandi a sfioramento si regola il calore; timer indipendenti consentono di impostare ogni zona separatamente. Fra le funzioni di questo elettrodomestico citiamo il blocco sicurezza bambini, la funzione antitrabocco e la funzione pausa.

Scopri le caratteristiche dei piani cottura in vetroceramica a gas

È vero: il piano cottura in vetroceramica, per definizione, non funziona tramite il gas bensì con l’elettricità. Non mancano, però, le eccezioni. In altre parole, diverse aziende del settore utilizzano il cristallo vetroceramico anche per realizzare i più tradizionali piani a gas.

Il metodo di cottura resta quindi quello classico e si aggiungono però i pregi del materiale in questione: la resistenza a temperature anche altissime, a sostanze aggressive (si pensi a determinati detergenti) e all’usura; la facilità di pulizia, la capacità di sopportare pesi importanti senza il rischio di danni.

E poi c’è il fattore estetico: questi piani a gas realizzati in vetroceramica catturano l’attenzione con un design decisamente raffinato, minimalista, moderno.

In foto potete vedere il piano a gas in vetroceramica PRR7A6D70 della Serie 8 di Bosch. Il sistema FlameSelect permette una regolazione precisa della fiamma in virtù di nove livelli di potenza predefiniti, il display è elettronico e indica anche il calore residuo, la griglie di appoggio si possono lavare in lavastoviglie.

Questo prodotto è dotato anche del Fuoco FastWok con funzione Dual, ovvero un sistema con doppia regolazione che rende possibile una cottura fino a 4.2 kW.

Il piano cottura elettrico in vetroceramica

Il piano cottura elettrico in vetroceramica funziona tramite una resistenza che raggiunge temperature molto elevate oppure tramite una piastra alogena. Entrambi gli elementi sono posti sotto il top e trasmettono il calore alle pentole e alle padelle; nel secondo caso, il consumo di elettricità è inferiore (ma sempre significativo).

Nei piani alogeni, inoltre, la dispersione di calore è minore rispetto ai piani radianti e di conseguenza il processo di riscaldamento e cottura risultano più rapidi.

I piani cottura elettrici realizzati in vetroceramica presentano, nella maggior parte dei casi, dalle 3 alle 5 zone cottura definite da cerchi concentrici colorati; il colore in questione è quasi sempre il rosso, più rado il blu. Quando il grado di calore non minaccia più di scottare le mani dell’utente, le luci interne si spengono e quindi il colore scompare.

Non ci sono manopole bensì comandi integrati nella lastra. Lastra che appare perfettamente liscia. Nei modelli più all’avanguardia i comandi sono touch screen, di conseguenza l’utente deve limitarsi a sfiorarli e non c’è alcun pulsante da premere. Si possono usare sostanzialmente tutti i tipi di tegami.

Per quanto riguarda il tipo di installazione, si sceglie fra piani cottura a incasso e piani cottura a rilievo; la seconda versione s’inquadra in uno stile più classico. In foto il piano cottura in vetroceramica da incasso Virtuosa di Klarstein. Sono 3 zone di cottura per potenza totale pari a 5.300 Watt. Questa proposta è caratterizzata anche da un pannello touch con display digitale e da un timer.

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