Piano cottura cucina

- 03 novembre 2017

Piani cottura, guida alla scelta

La scelta di un piano cottura cucina non deve essere affrettata e va calcolata in base a diversi fattori. Il primo è sicuramente il budget a disposizione: un piano cottura non vale l’altro e alcune tipologie sono più costose, mentre altre sono più facilmente alla portata di tutti. Un altro fattore è la facilità d’uso, poiché si vive in un’epoca frenetica, in cui si va sempre di fretta e si tende a voler risparmiare tempo. Importante è anche l’efficienza energetica, per un migliore controllo dei consumi. Ogni tipo di piano cottura ha, comunque, i suoi pro e contro e la scelta si basa, alla fine, su esigenze personali. In foto: piano cottura a induzione FHBP 7704 41 T PWL XS della collezione Maris di Franke, a quattro fuochi. Realizzato in vetro nero, questo modello presenta anche una cornice frontale in acciaio inox. I comandi sono molto semplici, essendo touch control e il piano è facile da pulire. Inoltre, vi è un programmatore di fine cottura (0-99 minuti), una spia di calore residuo e un sistema di sicurezza per preservare i bambini (e non solo) da eventuali scottature.

Piano cottura a gas

Il piano cottura cucina a gas è tuttora il più scelto, soprattutto per motivi economici. Infatti, è quello che costa di meno, oltre a funzionare con qualsiasi tipo di pentola e padella. Se questi sono i fattori per cui è maggiormente gettonato, ve ne sono altri non di minore importanza, come la capacità di regolare istantaneamente il calore e di arrestare la fuoriuscita di gas, nel caso di spegnimento della fiamma, specie per quanto riguarda gli ultimi modelli. Purtroppo, vi è un lato piuttosto negativo: la grande dispersione di energia, oltre al continuo pericolo di scottature, anche se i modelli di nuova generazione presentano spesso sistemi di sicurezza che posso attutire i rischi. In foto: PQ640X di Electrolux, che presenta un’estetica che ricorda i piani cottura a gas di una volta. Il piano è stato realizzato in acciaio inox a finitura lucida e griglie in tonalità nera ed è stato studiato per limitare al minimo il rischio di scoli e schizzi nell’area circostante. Ciò è dovuto ai bordi leggermente rialzati, che trattengono i liquidi. Inoltre, i supporti riduttori per le pentole sono piuttosto larghi, per permettere un appoggio più stabile e ridurre il rischio di rovesciamenti accidentali.

Piano cottura a induzione

Il piano cottura cucina a induzione ha avuto un incremento notevole nelle vendite, negli ultimi tempi, per via dei numerosi vantaggi presentati, a partire dalla maggiore efficienza energetica. Infatti, rispetto agli altri tipi di cottura, il calore per cucinare si genera direttamente nelle pentole e nelle padelle e non viene mai disperso nell’aria e nemmeno sul piano cottura stesso. In questo modo, il 90% dell’energia assorbita si trasforma subito in calore e bastano circa sei minuti per portare all’ebollizione due litri d’acqua. Il piano cottura ha, di conseguenza, temperature basse, evitando il pericolo di scottature. Purtroppo, il prezzo è piuttosto alto, oltre ad aver bisogno di pentole, padelle e tegami adatti (con fondo ferroso e non in rame o alluminio) nonché di avere in casa un contatore di energia potente, in grado di sopportare i grandi carichi elettrici del piano a induzione. In foto: il modello Flex di Gaggenau, con ventilazione integrata e altre funzioni, come, ad esempio, il booster che innalza la potenza a 3700 W per rosolare o riscaldare velocemente. Inoltre, vi è un cooking sensor con indicazione della temperatura e un frying sensor che mantiene costante la temperatura, per evitare che il cibo si bruci.

Piano cottura elettrico

Per quanto riguarda il piano cottura cucina elettrico, il calore si genera tramite una resistenza di forma circolare concentrica, che riscalda il piano a contatto con la pentola. Come punto di forza, questa tipologia di piano cottura sopporta sia temperature elevate sia diversi pesi ed è facile da pulire. Inoltre, ha delle spie che segnalano se i fornelli sono accesi, per evitare il rischio di scottature. Vi sono, però, dei contro: il prezzo alto e il dispendio elevato di energia, in quanto solo una parte di calore viene utilizzata per scaldare le padelle o le pentole, mentre il resto viene disperso e si riscaldano anche le zone intorno al piano cottura. I modelli con lampade alogene permettono di risparmiare un po’ di energia, rispetto a quelli a resistenza. Infine, si devono utilizzare stoviglie con fondo completamente piatto. In foto: il piano cottura elettrico PKF645B17E di Bosch, con funzioni QuickStart e ReStart per impostare facilmente la cottura. Inoltre, vi è un timer per spegnimento automatico della zona cottura e il blocco del pannello controllo per la sicurezza dei bambini.