Piastrelle cucina moderna, un ambiente in divenire

- 14 gennaio 2018

Piastrelle per cucina

La scelta delle piastrelle cucina e delle mattonelle per cucina non è sempre semplice come può sembrare: mille interrogativi possono presentarsi quando è il momento di scegliere il rivestimento più adatto per la propria casa. Le possibilità offerte dal mercato sono molteplici: piccole, grosse, mosaici, colori, altezza del muro piastrellato, orizzontali, verticali, lunghe, strette in linea con il pavimento o in contrasto. Come possiamo fare per effettuare la scelta giusta nel mondo dei rivestimenti cucina? Il segreto è solo uno: seguire il nostro gusto e optare per ciò che ci faccia stare bene, in un ambiente di vita quotidiana.   

Piastrelle cucina moderna

La prima cosa a cui dobbiamo pensare è decidere se vogliamo posare la stessa tipologia di piastrelle sul pavimento e sui rivestimenti cucina. Nel caso la scelta sia di diversificare le nostre piastrelle cucina, possiamo scegliere di variare nella forma, nel colore o in ambedue le cose.   L’unica regola da seguire, è quella di non affiancare tinte simili, dai toni diversi: se per il pavimento optiamo per un grigio ghiaccio ad esempio, dai toni molto freddi che tendano al blu, non accostiamo una superficie verticale con grigi caldi, che tendono al giallo marroncino. Il risultato sarà terribilmente sgradevole ai nostri occhi. Molto apprezzate invece, tinte tono su tono, della stessa gradazione cromatica. 

Rivestimenti cucina moderna

La scelta delle dimensioni delle piastrelle cucina varia spesso a seconda del luogo di posa, e senza dubbio del gusto personale della persona che decide lo styling dell’ambiente.   Generalmente, per le pareti verticali della cucina fino a qualche tempo fa si utilizzavano piastrelle di dimensioni ridotte rispetto alle superfici calpestabili, come ad esempio mosaici, piastrelline 10x10cm, e simili, mentre oggi si vede un cambio di tendenza.    Le nuove  e particolari dimensioni e forme delle piastrelle moderne cucina e non solo, danno modo di poter creare particolari superfici, abbinamenti e stili. Dalla classica e normalissima forma quadrata di lato 30, si passa a quadrati di lato 45-50-60 cm, fino a dimensioni decisamente elevate, anche che raggiungono i 2 metri.     Forme rettangolari delle mattonelle per cucina catturano la scena delle superfici verticali, misure a partire da 30x60cm a crescere, mantenendo sempre il rapporto di 1:2 nei lati. Posizionate generalmente in orizzontale per dare maggior effetto di stabilità, la scelta dei toni e delle texture cade sempre più sui toni di grigi e scuri, con riproduzione superficiale di legni desaturati e materiali tessili.    Nel caso di scelta di rivestimenti con colori a tinta unita, la possibilità è quella di applicare spezza-superficie come matite o piccole strisciate di mosaico: l’effetto sarà stupefacente e di grande eleganza.    

Mattonelle per cucina

La scelta delle mattonelle per cucina può spaziare tra un'infinita serie di prodotti che vengono prodotti seguendo le ultime novità in fatto di tendenze casa. certamente il materiale che va per la maggiore è il gres porcellanato, che grazie alla sua grande resistenza e alla possibilità di personalizzazione, permette di avere soluzioni d'effetto molto interessanti, come le numerose proposte di piastrelle per cucina moderna che simulano i pavimenti in legno, spesso non scelti per la cucina in quanto si ritiene sia un rivestimento piuttosto delicato. Grazie alle piastrelle in gres porcellanato effetto legno, invece, è possibile coniugare resistenza e stile, con la possibilità di una resa estetica molto piacevole. Queste piastrelle sono prodotte in una vasta gamma di colori, da quelli più tradizionali che imitano i classici parquet, fino ad effetti innovativi e moderni, con colorazioni nei toni del bianco e del grigio, colori sempre apprezzati per le cucine moderne.

Piastrelle moderne

Per chi ha intenzione di rinnovare la propria casa e sta pensando a come scegliere le piastrelle cucina moderna, magari perchè vorrebbe evitare dei costosi lavori di demolizione del vecchio pavimento, in commercio sono presenti alcune valide alternative che permettono di rifare i rivestimenti senza bisogno di togliere i vecchi, semplicemente applicando il nuovo strato su di essi. Questo è possibile grazie alla produzione di mattonelle in gres di spessore molto ridotto, appena 3mm che, anche se sono così sottili, hanno un elevato grado di resistenza e sono perfette anche per la cucina, luogo piuttosto vissuto. Un'altra soluzione economica e molto interessante è quella rappresentata dalle piastrelle in pvc, che possono essere semplicemente incollare sul vecchio rivestimento in modo semplice e veloce. Vengono prodotte con numerose texture, anche riproducendo fedelmente i pavimenti in legno e sono un ottimo modo per rinnovare in modo economico un vecchio pavimento cucina.

Pavimenti cucina

Le mattonelle cucina devono essere facili da pulire, resistenti agli urti e alle macchie, capaci di sopportare il contatto con sostanze aggressive contenute in alcuni alimenti (il limone in primis) e nei vari detersivi. Fra i materiali che meglio rispondono a tali esigenze c’è senza dubbio il gres porcellanato, che proprio per questo è sempre più richiesto. Si tratta di un impasto ceramico di ottima qualità con una caratteristica davvero unica: consente di riprodurre qualunque altro tipo di materiale, a cominciare dal legno e dalla pietra. Merito del mix di materie prime di cui è composto, ovvero argilla, sabbia e terra, il quale viene cotto ad altissima temperatura fino a raggiungere uno stato di vetrificazione non poroso e diventare impermeabile. Il gres porcellanato non si flette e assorbe soltanto minime quantità di acqua. Lo smalto passato sulla superficie, inoltre, assicura una perfetta igiene del pavimento anche se in caso di macchie di oli e grassi si consiglia sempre l’uso di prodotti specifici. In foto le mattonelle per pavimenti cucina della collezione Mystone Quarzite di Marazzi, che rielabora l’aspetto di una delle pietre più rare: la quarzite bianca. Le tonalità neutre del gres effetto pietra sono realizzate in 4 formati e 2 superfici, naturale e strutturato. Colori disponibili: Mystone Beige e Mystone Ghiaccio.

Piastrelle da cucina

Mattonella cucina in ceramica: un termine, quest’ultimo, piuttosto generico. Perché esistono vari tipi di piastrelle di ceramica; i principali e più utilizzati sono quelle in gres porcellanato, quelle in monocottura e quelle in biocottura. Le piastrelle in monocottura vengono realizzate tramite la cottura contemporanea del supporto ceramico e dello smalto; si ottiene così un prodotto molto sottile, che riduce i costi di produzione e di trasporto. Possono essere a pasta rossa o a pasta bianca. Resistono bene alle abrasioni e al calpestio, sono semplici da pulire (bastano un panno e un po’ di acqua) e hanno un basso livello di porosità. Le fughe però tendono col tempo a ridursi in spessore e di conseguenza la polvere si accumula più facilmente. Per risolvere il problema si possono applicare sigillanti e riempitivi che, passati lungo i solchi, aiutano a ripristinare o stato delle fughe. Nel caso invece delle piastrelle in biocottura, prima viene cotto solo il supporto, poi si aggiunge lo smalto e quindi si procede con una seconda cottura. Rispetto alla monocottura, la bicottura permette di ottenere prodotti più brillanti, con una migliore definizione dei colori e da un peso minore. Di contro, la bicottura è più delicata, quindi più adatta per il rivestimento delle pareti e meno adatta per quello dei pavimenti, che sono sempre sottoposti a una maggiore possibilità di carico e di urto. Sono in biocottura le piastrelle in maiolica, il cottoforte e le terraglie. Bisogna fare attenzione a non graffiarle, quindi si consiglia di non pulirle con spugne o detergenti abrasivi. Le superfici smaltate devono inoltre essere asciugate con cura, altrimenti si possono formare aloni e macchie di sorta. In foto un rivestimento in monocottura firmato Iperceramica.

Piastrelle per cucina moderna

Come tutte le piastrelle, anche quelle per la cucina possono avere la superficie non smaltata oppure smaltata. Nel primo caso il materiale di supporto è ricoperto da un sottile strato di materiale vetroso, nel secondo caso non vi è alcuna differenza fra superficie e supporto. Esistono diversi tipi di smalto che conferiscono alle piastrelle vari tipi di affetti estetici. D’altro canto, le mattonelle cucina non smaltate possono essere sottoposte a trattamenti particolari che ne modificano l’aspetto: ci sono per esempio quelle levigate (effetto lucido omogeneo), quelle semilevigate (effetto “mosso”) e quelle lappate (effetto “vissuto). Il supporto è invece il corpo stesso della piastrella, nelle superfici smaltate è ricoperto appunto dallo smalto. L’impasto che costituisce le piastrelle può assumere la forma finale mediante due processi differenti: la pressatura (le materie prime sono polverose e vengono compattate per mezzo di presse ad alta pressione) o l’estrusione (l’impasto più morbido viene fatto passare dentro speciali orifizi). Il supporto può essere poroso o compatto, quest’ultimo è più resistente all’assorbimento d’acqua. In foto piastrelle da cucina smaltate di Ceramica Imola.

Come scegliere le piastrelle della cucina

Le piastrelle cucina moderna meritano sempre grande attenzione: stiamo parlando infatti di uno degli ambienti più frequentati della casa, soggetto alle più svariate sollecitazioni ed esposto al rischio di inconvenienti legati alle fonti di calore e l’umidità causata dai vapori. Ecco perché occorre scegliere mattonelle molto resistenti e di qualità, ovviamente senza mettere in secondo piano l’estetica. L’ideale sarebbe pensare alle piastrelle e agli arredi come elementi di un unico design, evitando così di ritrovarsi costretti ad acquistare prodotti di ripiego e adattarsi a un rivestimento che debba “inseguire” lo stile di mobili già presenti nella cucina. Per semplificare, dividiamo le piastrelle cucina in due grandi famiglie: quelle che richiamano pattern naturali (come il legno o la pietra) e quelle contraddistinte invece da motivi grafici ripetuti, che donano maggiore colore e vivacità. Si tenga presente che particolari motivi decorativi che si distacchino dalla tinta di base delle pareti servono a valorizzare aree specifiche della stanza, come ad esempio un tavolo da pranzo o il piano da lavoro e/o cottura. In foto Energy di Ragno, rivestimento in ceramica lucido. Proposta in una palette di 6 colori, questa collezione interpreta la brillantezza delle maioliche artigianali in chiave contemporanea. Con un sapiente equilibrio tra tradizione e innovazione, Energy riveste le pareti con strutture tridimensionali, mosaici e decori.

Come pulire le piastrelle della cucina

La cucina si sporca con grande facilità, si sa. Dopo tutto è l’ambiente in cui si preparano i pasti più volte al giorno e spesso anche il luogo in cui questi ultimi vengono consumati. Non solo. Qualche goccia di caffè caduta su un ripiano, il segno del fondo di un bicchiere, una bevanda che si rovescia accidentalmente: sono diversi e di ordinaria amministrazione i motivi per cui la cucina può sporcarsi. E si consideri anche il grasso sprigionato dai cibi con il calore della cottura, così come l’umidità e l’unto. Come togliere dalle piastrelle quella brutta patina appiccicosa, sulla quale tra l’altro si attacca pure la polvere? Si comincia passando sulla superficie un panno umido e si procede con l’applicazione (tramite spugnetta non troppo abrasiva) di un detergente specifico, seguendo con attenzione le indicazioni riportate sulla confezione. Esistono anche ottimi metodi naturali, per esempio si può versare in un secchio di acqua bollente, per ogni litro di acqua, 1 bicchiere di aceto, 1 cucchiaio di bicarbonato e una decina di gocce di olio essenziale a propria scelta. L’aceto svolge un’azione sgrassante e antibatterica, il bicarbonato disinfetta e sbianca efficacemente e l’olio essenziale dà una profumazione gradevole alla miscela. In foto le piastrelle in gres porcellanato della collezione Flow di Ceramica Sant’Agostino. Sono realizzate mediante pressatura a secco di atomizzato ottenuto da impasti pregiati di materie prime naturali (argille, feldspati, ed inerti). Il supporto ottenuto viene successivamente smaltato e cotto a temperature superiori a 1200°C ottenendo una massa compatta, ingeliva, inassorbente e resistente agli attacchi chimici.

Piastrelle cucina adesive

Può capitare che ci sia il desiderio, piuttosto che la necessità, di cambiare le piastrelle della cucina. Per rinnovarne il look, per vivacizzare o meglio personalizzare l’ambiente, per creare abbinamenti ad hoc con eventuali arredi acquistati da poco. E a proposito di acquisto, di contro non sempre si dispone del budget necessario per affrontare un intervento radicale. Ovvero per sostituire le vecchie piastrelle con altre nuove. Che fare, abbandonare il progetto in attesa di condizioni più favorevoli? Non è affatto detto. Si può optare per una soluzione moderna e decisamente più “smart”: le piastrelle adesive. L’offerta sul mercato è talmente ampia che risulta facile trovare i pattern più adatti alla propria cucina; l’applicazione risulta molto semplice e veloce, non occorrono lavori in muratura e si può procedere anche da soli soltanto armandosi di un po’ di tempo e pazienza: questi sono i vantaggi principali, ma non gli unici. Si aggiungono un notevole risparmio di denaro e la grande resistenza all’umidità. Molte aziende, inoltre, realizzano adesivi murali su misura, ovvero sulla base delle singole richieste da parte del cliente, e c’è anche una grande varietà per quanto riguarda le dimensioni. La costante evoluzione tecnologica ha condotto persino alla creazione di piastrelle adesive assorbi-odori e in tutti i casi la rimozione è facile come l’applicazione. Per quanto riguarda la pulizia, è possibile utilizzare un qualsiasi detergente neutro da cucina oppure un sapone naturale. In foto gli adesivi della collezione Loske di Wall-Art: l’idea si basa su una giocosa interpretazione e raffigurazione dei più comuni utensili da cucina, la grafica accattivante ricorda i disegni infantili ed esprime un senso di spensieratezza. Caratterizzati da tonalità cromatiche azzurre, beige e verdi e da uno stile che si rifà alle tendenze shabby-chic oggi di gran moda, questi disegni costituiscono una vera attrazione visiva, in grado di dare ad ogni cucina o angolo cottura un tocco di simpatia e di originalità. Disponibili in set da 4, da 10 e da 20, sono adatti a pareti, o parti di pareti, di qualsiasi dimensione.

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