I nostri consigli sulle pavimentazione carrabili esterne

La Redazione Consiglia

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- 03 aprile 2020

Le varie soluzioni per pavimenti carrabili

Le pavimentazioni carrabili vengono utilizzate per rivestire vialetti che conducono all’ingresso delle case nonché zone parcheggio e percorsi situati all’interno dei giardini o intorno alle abitazioni; è necessario che siano duri e molto solidi, resistenti ai carichi (cioè al transito dei veicoli) e all’azione degli agenti atmosferici così come all’usura. Occorre anche che risultino sicuri, non scivolosi ma sdrucciolevoli.

Le soluzioni possibili? Al primo posto troviamo la pietra, che è la più antica e continua ad essere parecchio diffusa anche perché la scelta relativa alle tipologie e ai formati è diventata a dir poco ampia.

Ottimi anche il cemento stampato, materiale monolitico durevole e facile da pulire, che consente un elevato livello di personalizzazione; la resina, che costa poco e non richiede manutenzione; il cotto, materiale naturale che non teme nemmeno l’acqua (ma è bene che sia il risultato di una lavorazione effettuata ad altissime temperature).

Da qualche tempo, inoltre, anche il gres porcellanato ha conquistato un posto fra i materiali più utilizzati per la realizzazione di pavimenti esterni: merito dei suoi innegabili pregi e anche delle sue doti trasformiste, in virtù delle quali imita fedelmente materiali molto più costosi.

Pavimento in cemento stampato carrabile

La scelta del cemento stampato per la realizzazione di pavimenti carrabili comporta una serie di vantaggi. Innanzi tutto, questo materiale sopporta perfettamente anche i carichi più pesanti e non costringe a fare i conti con assestamenti e avvallamenti o inestetismi causati dal passaggio dei veicoli e degli individui.

Nella maggior parte dei casi viene inoltre trattato in modo da raggiungere elevati gradi di resistenza all’abrasione e all’usura. I pavimenti in cemento stampato carrabile non temono gli sbalzi di temperatura, hanno costi competitivi e si posano con rapidità. Non richiedono alcuna manutenzione.

Il loro più grande pregio, d’altra parte, consiste nella possibilità di personalizzarli tramite appositi, ovvero arricchirli con disegni e decorazioni e, per esempio, riprodurre l’immagine delle lastre in pietra, dei mattoni, della ceramica, perfino del legno. Anche in riferimento alle colorazioni, la scelta è molto ampia.

Quanto costano i pavimenti esterni carrabili

Il prezzo dei pavimenti esterni carrabili varia in base al materiale con cui sono realizzati, naturalmente, ma molto influiscono anche l’azienda produttrice, il formato delle piastrelle e lo spessore, le misure. Riportare cifre esatte, quindi, è un’impresa impossibile. Però, come di consueto, vogliamo darvi qualche indicazione orientativa.

Un pavimento carrabile in cemento stampato costa mediamente fra i 50 e i 65 euro al mq; per un pavimento in gres porcellanato da esterno saliamo a 70-80 euro al mq. Più o meno lo stesso prezzo ha il pavimento in resina.

Si spende meno per la pavimentazione in cotto, possono bastare anche 30-40 euro al mq (ma non mancano proposte qualitativamente più elevate e quindi più costose). La forbice dei prezzi relativa ai pavimenti in pietra è molto ampia perché diverse sono, appunto, le pietre utilizzabile. Diciamo che si parte da 20 euro e si può anche raggiungere il tetto dei 100 euro al mq.

Consigli utili alla scelta della pavimentazioni esterne

Passiamo adesso ad alcuni consigli che si riveleranno molto utili nella scelta della pavimentazione esterna carrabile.

  • Si tenga conto che una soluzione oggi molto diffusa, a prescindere dal materiale, è rappresentata dal pavimento autobloccante, cioè da piastrelle che si fissano fra loro senza bisogno di malte o di colle.
  • Importante è controllare le schede tecniche delle pavimentazioni, verificando che siano impermeabili, antiscivolo e antigelive, resistenti ai pesi e agli agenti atmosferici, ma anche che non favoriscano la formazione di muffe e si macchino difficilmente.
  • La scelta deve dipendere anche dal clima del luogo in cui si vive: se per esempio gli inverni sono molto rigidi, è opportuno optare per una pavimentazione caratterizzata dai massimi livelli di resistenza; se piove spesso, invece, la preferenza dovrebbe andare a piastrelle con un basso assorbimento idrico.


Si ricordi che l’occhio vuole sempre e comunque la sua parte, per cui il pavimento deve essere abbinato agli arredi scelti per lo spazio outdoor e più in generale integrarsi nel contesto stilistico che contraddistingue quest’ultimo. Se si crea un continuum anche con gli interni, meglio ancora.

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