Tutto quello che c'è da sapere sulle minipiscine da esterno

- 21 luglio 2020

I benefici di una minipiscina

A incasso, fuori terra o a semincasso, la minipiscina permette di godere di numerosi benefici. Vogliamo schematizzare, al fine di aiutarvi a focalizzare meglio i concetti.

  • Innanzi tutto, anche le minipiscine più “basic”, ovvero quello dotate soltanto della funzione idromassaggio, permettono di rilassarsi, scaricare lo stress, regalarsi momenti di pace assoluta (da soli o in compagnia).
  • In secondo luogo, danno sollievo a chi ha problemi articolari, a chi ha l’esigenza di sciogliere i muscoli (sportivi in primis), chi è alle prese con qualche trauma fisico o qualche fastidioso dolore. L’azione terapeutica dell’acqua è nota a tutti; l’idromassaggio, tra l’altro, stimola e tonifica, migliora la circolazione sanguigna, elimina le tossine, addirittura allevia le emicranie.
  • Ulteriori vantaggi sono offerti dalle mini piscine più performanti: pensiamo a quelle caratterizzate anche dalla cromoterapia, dall’aromaterapia e, più in generale, a quelle che permettono di scegliere fra diversi programmi e trattamenti.
  • I modelli dotati del sistema che riscalda l’acqua possono essere utilizzati tutto l’anno.


Per sintetizzare al massimo, una minipiscina diventa una sorta di mini beauty farm della quale godere ogni volta che lo si desidera o se ne ha bisogno.

Quanto costano le minipiscine

I prezzi delle minipiscine sono estremamente variabili. Dipendono, cioè, da numerosi fattori quali:

  • Le dimensioni.
  • La forma.
  • Il numero di postazioni (si va da 2 a 6).
  • L’installazione (quelle da incasso sono più costose di quelle fuori terra).
  • Il numero di jet e la relativa tipologia.
  • I materiali.


Più aumentano le funzionalità – pensiamo per esempio alla cromoterapia e al getto cascata – più naturalmente sale il prezzo. Anche eventuali optional come l’illuminazione a Led, il vassoio, il corrimano, la scaletta, l’ombrellone, l’impianto audio – incidono in modo significativo. E lo stesso dicasi per alcuni elementi strutturali come l’ozonazzatore integrato e i vari sistemi autopulenti.

Alla luce di tutto ciò, si metta in conto una spesa minima di 3.000-5.000 euro, tenendo presente che non poche piscine arrivano a costare anche 10.000 euro e oltre.

Un elenco dei migliori produttori

Negli ultimi anni l’offerta in commercio relativa alle minipiscine è cresciuta per far fronte a richieste in continuo aumento. La scelta, per questo motivo, può risultare complessa. Vogliamo però fornire un elenco dei migliori produttori, che certamente si rivelerà utile.

  • Jacuzzi: storico marchio che non necessita di presentazioni, propone mini spa tecnologicamente evolute; alcune sono perfette rappresentati del lusso made in Italy.
  • Glass 1989: nel catalogo trovate minipiscine sia outdoor che indoor: andate a dare un’occhiata.
  • Villeroy Boch: il marchio tedesco propone minipiscine di elevata qualità che si collocano in diverse fasce di prezzo. Ce n’è (quasi) per tutte le tasche.
  • Grandform: le piscine di questo brand sono realizzate con la consulenza di fisioterapisti.
  • Gruppo Geromin: l’azienda veneta propone minipiscine fuoriterra rotonde, quadrate e rettangolari.
  • Albatros: dal telaio in metallo al trattamento Microban, sono tanti i fattori e le caratteristiche che fanno delle piscine Albatros prodotti di grande qualità.
  • Piscine Castiglione: anche chi sceglie una minipiscina idromassaggio da esterno o da interno firmata da questo marchio italiano, va decisamente sul sicuro.
  • Piscine Laghetto: la principale peculiarità delle minipiscine realizzate da quest’azienda? Sono rivestite in fibre tessute a mano.
  • Kos by Zucchetti: le piscine mini di quest’azienda catturano subito l’attenzione per il loro design e danno grandi soddisfazioni.


Infine vogliamo citare la tedesca Duravit, la cui offerta riconducibile alle minipiscine non è molto ricca ma comunque interessante.

I consigli di manutenzione

Le minipiscine sono dotate di sistemi di filtrazione e depurazione dell’acqua, però ci sono ugualmente delle operazioni da compiere per contribuire a mantenerle sempre in stato ottimale. Dopo ogni utilizzo sarebbe opportuno verificare il livello di disinfettante tramite un test strip - occorrono pochi minuti – ed eventualmente procedere con un’integrazione.

Una volta alla settimana occorre aggiungere cloro per generare uno schock istantaneo dell’acqua e neutralizzare i batteri e i contaminanti. Una-due volte al mese bisogna invece rimuovere e pulire i filtri con acqua ad alta pressione oppure lasciarli a bagno tutta la notte in una bacinella con acqua e detergente.

Ogni due-tre mesi è importante svuotare completamente la minipiscina, pulire e asciugare l’intera superficie e riempirla nuovamente. Quando è piena, si attivano le pompe e il sistema di filtrazione, si verificano per mezzo delle apposite cartine i livelli di alcalinità dell’acqua e l’igienizzazione, eventualmente si integra e si aggiunge disinfettante, poi si ripetono i suddetti controlli.

Sfoglia i cataloghi: