Caratteristiche dei materassi in poliuretano

- 20 maggio 2015

Cos’è il poliuretano?

Con il termine poliuretano si indica una categoria piuttosto ampia di polimeri che derivano dalle materie plastiche. La reazione chimica per la sintesi dei poliuretani è stata scoperta da Bayer nel 1947. I poliuretani sono ottenuti per reazione tra un di-isocianato ed un poliolo, in presenza di sostanze ad azione catalizzante ed altri additivi quali ad esempio tensioattivi ed agenti espandenti atti a favorire la formazione della schiuma necessaria per la produzione di schiume poliuretaniche. L’aggiunta o meno di questi componenti permette di ottenere polimeri differenti, ognuno dei quali adatto ad uno specifico utilizzo industriale.

Impieghi del poliuretano e processo di produzione

Vengono sintetizzati poliuretani espansi rigidi per la produzione di lastre di materiale termoisolante, poliuretani rigidi compatti per la produzione di pezzi rigidi, poliuretani elastici compatti (i comuni elastomeri) per la produzione di elastici, guarnizioni, giocattoli ecc., ed infine poliuretani espansi flessibili utilizzati soprattutto per produrre materassi ed imbottiture per arredamento e per auto. Grazie alla coscienza etica volta al rispetto per l’ambiente e ai progressi tecnologici, le sostanze tossiche che in origine venivano utilizzate come agente espandente, attualmente sono state sostituite semplicemente dal’acqua, ottenendo in tal modo un prodotto eco-compatibile, anallergico e privo di sostante tossiche che non lo renderebbero adatto all’uso che invece se ne fa. La produzione del poliuretano espanso flessibile può ottenersi mediante due tecnologie differenti: per colata o per stampaggio. Nell’ambito di questi due differenti processi tecnologici, il poliuretano espanso può essere prodotto in due modi diversi che saranno responsabili dell’elasticità e della traspirabilità del prodotto finale. La tecnica a cellula chiusa viene usata per ottenere poliuretani compatti a funzione termoisolante; quella a cellula aperta viene utilizzata per ottenere per l’appunto materassi in poliuretano espanso.

Caratteristiche dei materassi in poliuretano espanso

L’apertura della cellula consente di ottenere un prodotto leggerissimo per la presenza di piccolissime ma numerosissime camere d’aria che rendono il materiale estremamente traspirante. Maggiore è quindi l’apertura della cellula tanto più aria può circolare all’interno del materasso neutralizzando l’umidità ed il calore che in altre tipologie di materasso tendono ad accumularsi al suo interno favorendo alla lunga la comparsa di cattivi odori, proliferazione batterica e talvolta muffe. Oltre la lastra in poliuretano espanso, che rappresenta l’anima dei materassi in poliuretano, questi prevedono uno strato di imbottitura naturale o sintetica, quest’ultima più indicata per contrastare la colonizzazione da parte di acari, ed infine un rivestimento esterno costituito da un tessuto resistente all’usura e che consente la traspirazione. Grazie alla possibilità di variare le dimensioni dell’apertura della cellula, i materassi in poliuretano offrono una gamma di densità variabili espresse in kg/m3. Più è elevato il valore, più il materasso è in grado di sopportare pesi elevati senza deformarsi ridistribuendo in modo uniforme la pressione esercitata dal corpo. La densità può variare da 48 Kg/m3 ai 54 Kg/m3 Lo strato di imbottitura svolge le funzioni di isolamento e assorbimento della sudorazione. In alcuni materassi in poliuretano è previsto un lato invernale ed uno estivo. In questo caso i materiali utilizzati per l’imbottitura saranno differenti sui due lati. Il lato invernale è generalmente imbottito con fibre calde come la lana vergine, mentre il lato estivo del materasso è usualmente imbottito con fibre fresche come cotone o lino.

Parametri da controllare

Per acquistare un buon materasso in poliuretano espanso occorre verificare numerosi parametri riportati sull’etichetta che saranno indicativi della qualità del materiale utilizzato. Per prima cosa va verificato lo spessore della lastra. Infatti per poter esprimere al meglio le proprie caratteristiche di elasticità e adattabilità, l’anima in poliuretano deve avere uno spessore minimo di 15-16 centimetri. Di seguito, va controllata la portanza che indica la resistenza ad un carico. Più è basso il valore, migliore è la qualità del poliuretano che nel tempo non tenderà a deformarsi dando origine alle tipiche fosse nei punti di maggior pressione. I valori consigliati sono al di sotto del 20%. Come la portanza, anche la resistenza alla compressione è un valore molto importante. Questo misura in sostanza lo schiacciamento e quindi la possibilità che nel tempo il vostro materassi si assottigli. I valori dovrebbero essere compresi tra l’1,4% e il 2,3% dopo 75000 schiacciamenti. Altro parametro è la cosiddetta perdita di portanza a fatica dinamica. Il campione di schiuma viene sottoposto a ripetuti cicli di compressione e decompressione (fatica dinamica). Terminato il test, viene ricalcolata la portanza. La differenza tra la portanza iniziale e quella risultante dopo il test viene espressa in percentuale. Più basso è il valore e migliore è la schiuma.

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