Cucine componibili per personalizzare lo spazio

- 12 dicembre 2017

Cucine componibili per piccoli spazi

La possibilità di scegliere pezzo per pezzo come arredare al meglio la stanza più vissuta. E' quella data dalle cucine componibili, una opzione molto apprezzata dalle famiglie di tutto il mondo proprio per la loro capacità di adeguarsi allo specifico contesto. Sono numerose le tipologie presenti in commercio. Anche chi ha particolari esigenze di spazio può trovare sul mercato ciò che fa al caso proprio. Dai modelli a scomparsa a quelli monoblocco, passando per le versioni ad armadio e quelle compatte. Ci sono opzioni lineari ed altre angolari, con isole o propaggini funzionali. E non mancano aziende che forniscono soluzioni ad personam, per disegnare su misura l'arredamento più idoneo. Si tratta chiaramente di una opzione tra le più soddisfacenti ma che può comportare costi abbastanza elevati in ragione proprio della specificità richiesta. All'altro capo del panorama delle possibili scelte ci sono i modelli predefiniti dalle aziende, spesso molto eleganti e qualitativamente eccellenti ma basati sul principio del “prendere o lasciare”. Antipodi inconciliabili? Nella terra di mezzo si sviluppano proposte di grande valore come le cucine componibili. Pur inseriti in un disegno uniforme e organico, i singoli componenti di questo tipo di arredi non devono necessariamente essere acquistati in blocco. Oltre alla facoltà di soddisfare le specifiche priorità personali, le cucine componibili consentono di dislocare con flessibilità ogni complemento così da assecondare il perimetro e i volumi peculiari del contesto. Per chi deve fare i conti con i centimetri, le cucine componibili offrono soluzioni preziose come la possibilità di inserire elementi a scomparsa, vani o contenitori. Così come risultano decisivi in molti casi i sistemi che uniscono intelaiatura, elettrodomestici e piano cucina al tavolo, in un progetto funzionale che sfrutta al massimo ogni centimetro. Nell'immagine, una cucina componibile della linea Urban di Scavolini. Golfo con penisola da 90 centimetri, permette di cucinare senza costrizioni e offre la possibilità di stare a tavola a brevissima distanza. Finiture eleganti in decorativo larice, pasha e laccato bianco lucido, di impronta moderna ma adatta anche contesti più classici.

Cucine componibili ad angolo

Per gusto o per necessità. Ma anche per entrambe le ragioni. Optare per cucine componibili ad angolo è molto spesso una scelta obbligata dal (poco) spazio a disposizione. Una ragione valida, ma non l'unica. Si può anche fare di necessità virtù in quanto le cucine componibili angolari sono caratterizzate perlopiù da un disegno originale e accattivante, non fosse altro che per la asimmetria rispetto allo schema tradizionale della cucina lineare. Quale che sia il motivo di fondo, puntare su un arredamento di questo tipo può presentare numerosi vantaggi ma anche qualche difficoltà da tenere in considerazione. In primis va valutata con attenzione la dislocazione dei vari elementi. E' opportuno infatti che non vengano posizionati in corrispondenza della intersezione i punti operativi della composizione. Ovvero, il piano cottura o il lavello dovrebbero possibilmente essere collocati lontano dall'angolo per evitare che schizzi d'acqua o residui della preparazione delle pietanze vadano a finire nel punto meno raggiungibile della struttura. Altro elemento base nel definire lo sviluppo della cucina è la disposizione delle utenze (energia elettrica, acqua, gas) che inevitabilmente finiscono per condizionare le scelte. La soluzione migliore in genere è far coincidere i componenti operativi come il forno, il lavello e la plancia cottura con le zone centrali, in modo da favorire gli eventuali interventi di manutenzione o messa in sicurezza. Ciò malgrado, sono in molti ad optare per una disposizione che prevede la presenza della cappa proprio nell'angolo. Si tratta di una impostazione legata essenzialmente all'effetto estetico di una scelta che esercita un innegabile fascino. Se si vuole puntare su questo cliché è inevitabile costruire il resto della composizione su tale presupposto. Tra le versioni tuttora più diffuse c'è quella tradizionale con base angolare tagliata a 45 gradi, forno incassato o anta normale con forno a colonna. Si determina così un andamento ad angolo retto che favorisce il ricorso a un normale blocco cucina da quattro fuochi, dai 60 ai 75 centimetri di larghezza. Per chi ama invece rompere gli schemi esistono in commercio versioni che fanno della armoniosa asimmetria la loro ragion d'essere. Come nel caso delle cucine componibili con un piano di lavoro a due elementi posizionato sul lato corto e i punti operativi (lavello, area cottura) disposti al di là dell'angolo. A volte ingiustamente sottovalutati in fase di scelta, sono da valutare con attenzione anche elementi complementari quali i ripiani, i cestelli girevoli o i vassoi – contenitore a incasso che consentono una piena utilizzazione dello spazio. Un ottimo connubio tra stile e funzionalità la versione Bianco Antico 395 della cucina Memory firmata Veneta Cucine e appartenente alla collezione "Tradizione". Si caratterizza per la perfetta valorizzazione dello spazio che non trascura affatto l'eleganza delle forme e riesce a combinare le atmosfere della tradizione con linee innovative e tecniche costruttive all'avanguardia. Nota distintiva è l'anta a telaio con pannello bugnato. Sul piano estetico si fa apprezzare la collocazione della cappa nello snodo angolare: bella e funzionale.

Cucine componibili con colonna forno

La colonna forno è una opzione ormai sempre più diffusa nella formazione delle cucine componibili. Che si tratti della versione alta o di quella dimezzata, la scelta fa molti proseliti in virtù di una maggiore funzionalità rispetto ai modelli tradizionali, isolati e dunque posti necessariamente in basso. Le colonne forno consentono una più comoda operatività e garantiscono anche la riduzione degli incidenti domestici che vedevano purtroppo protagonisti spesso i bambini. Ma è anche per ragioni estetiche che questo disegno ha finito ormai per prendere il sopravvento sulle vecchie installazioni a terra. La evidente facilità nell'infornare teglie e tegami rappresenta indubbiamente un valore aggiunto, favorendo la maggiore assiduità nel controllo della cottura. E ne beneficia anche l'igienizzazione del forno che risulta senz'altro più facile da pulire. In particolare sono due le principali opzioni da considerare se si intende puntare su questo tipo di complemento. Con la colonna alta si guadagna come dicevamo in comodità ma anche in volume di contenimento in quanto si può utilizzare la parte superiore come preziosa dispensa da alimenti o come contenitore per utensili, necessariamente capiente perchè costruita sulle misure del forno (non inferiore ai 60 centimetri di profondità). Tale soluzione è solitamente presentata dalla aziende in abbinamento ad un ulteriore elemento “gemello” a colonna (puramente estetico o funzionale), e le due verticali sono poste abitualmente agli estremi della composizione. Simmetrie apprezzabili ma non inevitabili. Sono frequenti infatti anche le proposte che inseriscono la colonna, anche alta, all'interno dello sviluppo complessivo della cucina, senza alcun impatto estetico negativo. In particolare si prescinde dall'utilizzo dei mobili “binari” quando si opta per una colonna forno di dimensioni più contenute che garantisce la medesima comodità funzionale ma non offre quel di più in termini di capienza dato dalla dispensa. Nell'immagine una delle creazioni della collezione Class Line di Febal. Nelle linee disegnate da Alfredo Zengiaro si fondono l'eleganza della tradizione e il brio della modernità suggellato dal ricorso a superfici in alternanza legno - metallo. Il forno a colonna alto è abbinato in rapida successione a una colonna gemella con maniglia a scomparsa.

Cucine componibili con isola

Nell'analizzare il panorama delle opzioni in campo in fatto di cucine componibili, una menzione d'obbligo la meritano i modelli con isola. Solo in apparenza si tratta di una soluzione che comporta un maggior dispendio di superficie. In effetti l'isola presuppone l'esistenza di uno spazio idoneo nella stanza, ma va considerato al contempo tutto lo spazio che la stessa fa risparmiare altrove nell'ambito dell'arredo cucina. Bisogna dunque soppesare con attenzione le caratteristiche specifiche del proprio ambiente ma le cucine componibili con isola possono vantare una serie di vantaggi che è opportuno non sottovalutare. Il primo è dato proprio dalla possibilità di ottimizzare le superfici del piano cucina in quanto ogni utensile o accessorio funzionale (contenitori, pentole, centrifughe, griglie, stoviglie) troverà posto all'interno dell'elemento isola dove sono ricavati appositi cassetti, o sullo stesso piano dell'isola nei momenti di non utilizzo. Un ulteriore, grande pregio di tale elemento è la creazione di un'area naturalmente vocata alla socializzazione e alla condivisione dei momenti conviviali. Grazie all'isola infatti è possibile ampliare facilmente il numero dei commensali: basta aggiungere il classico posto a tavola con qualche sedia in più e il gioco è fatto. Una prerogativa che renderà fattibile ciò di cui spesso bisogna privarsi, ovvero la possibilità di invitare amici e familiari a trattenersi ancora un po' per vivere insieme le gioie della cucina. Il tutto senza separare fisicamente chi prepara i cibi dagli invitati e non dover interrompere la conversazione. E ancora, bisogna considerare il pregio di un elemento che può essere nel tempo arricchito di ulteriori contenuti, aggiungendo funzionalità impensabili. Come, ad esempio, portare al centro il piano cottura e gli allacciamenti alle utenze, così da liberare spazio sulle pareti e mettere in risalto componenti estetiche come tende o lampadari. Un autentico ribaltamento della prospettiva. Nella foto la cucina componibile Loft della linea Sistema di Snaidero. Caratterizzata fin dal nome dalla sua ispirazioni ad ambientazioni urbane e moderne, sa però far tesoro della tradizione proponendo materiali grezzi, metalli ossidati dal tempo e il classicissimo legno all'interno del mood metropolitano.

Cucine componibili con dispensa

Non c'è cucina senza una dispensa. Una prerogativa irrinunciabile che le cucine componibili permettono di soddisfare al meglio. Tra le soluzioni più diffuse in commercio c'è quella costituita da un apposito mobile a colonna, con dimensioni che possono oscillare dalle poche decine di centimetri dei complementi più bassi ai circa due metri delle versioni extra. E' importante che il mobile destinato ad accogliere utensili, stoviglie, accessori e quant'altro sia di facile raggiungimento in ogni momento della preparazione dei cibi, o nella fase del dopo pasto quando bisogna riordinare la cucina magari con i minuti contati. Altra opzione che abbiamo già citato è la collocazione di una capiente dispensa al di sopra della colonna forno. Durante la giornata, nell'ambiente cucina, sono svolti oltre 360 tipi di lavori e movimenti diversi. Nelle sue cucine, Snaidero propone soluzioni pensate per fare risparmiare tempo e fatica nei movimenti. Come l'armadio dispensa da 60 cm, provvisto di quattro capienti interni e due ripiani. Ciascun cassettone, accessibile da entrambi i lati, garantisce un'ottima visuale sul suo contenuto e può essere estratto singolarmente e senza alcuno sforzo. Ogni cestone sopporta un peso di stoccaggio sino a 30 kg.