Come scegliere la cappa da cucina?

- 23 ottobre 2015

Quale cappa scegliere

La cappa è uno degli elettrodomestici indispensabili che ci accompagnano nelle attività che svolgiamo in cucina. Essa migliora la qualità dell’aria che ci circonda aspirando i fumi che vengono prodotti mentre prepariamo da mangiare, eliminando gran parte dei cattivi odori e del grasso che verrebbe altrimenti interamente depositato sulle pareti. Per questo motivo la sua dimensione non deve mai essere inferiore a quella del piano cottura sottostante. Ma come scegliere la cappa più adatta alle nostre esigenze? Le cappe moderne si distinguono oltre che per l’aspetto, anche per la potenza, il tipo di aspirazione e l’installazione. Innanzitutto bisogna capire se si vuole optare per una cappa a incasso, quindi nascosta in un pensile, o una a vista: non dimentichiamo che oggigiorno le cappe sono diventate un ottimo elemento di design, che può dare un tocco in più all’arredamento della casa. Le cappe possono essere posizionate a parete, ad angolo o fissate al soffitto, adattandosi alla conformazione di ogni cucina; negli ultimi anni grande risalto hanno avuto le cappe estraibili, perfette per chi desidera celare questo elettrodomestico in un piano cottura ad isola ad esempio. In foto: la cappa Marilyn di Falmec, connubio perfetto di artigianalità e tecnologia avanzata. La tecnologia brevettata E.ion System, che, grazie alla Ionizzazione Bipolare Controllata purifica e sanifica l’aria, ne costituisce il cuore tecnologico. Un manufatto prezioso in gres realizzato artigianalmente, la rende un pezzo unico, oggetto d'arredo per l'ambiente cucina.

La capacità aspirante

Fattore essenziale nella scelta è la potenza della cappa stessa, che cambia in base alla frequenza con cui vengono usati i fornelli e al volume della cucina. La capacità di aspirazione è calcolata in metri cubi all’ora e deve essere di un minimo di 400 mc/h, per un utilizzo medio, e di 500 mc/h per chi fa un utilizzo intensivo del piano cottura. Inoltre, con un semplice calcolo, si può stabilire la potenza adatta in base alla grandezza del locale: è sufficiente moltiplicare per 10 il volume della stanza e il gioco è fatto. In foto: l’innovativo sistema di aspirazione per piano cottura Bora, che elimina aspirandoli i vapori e gli odori di cottura direttamente dal loro punto di origine: dalle pentole, dalla bistecchiera, dai tegami e dal grill. Bora non lavora sul volume, ma sulla velocità di aspirazione del flusso d’aria: se i vapori di cottura normalmente salgono verso l'alto a una velocità massima di un metro al secondo, il sistema Bora li aspira verso il basso con una velocità di circa quattro metri al secondo, grazie a una maggiore corrente trasversale. Il motore a basso consumo energetico risparmia corrente e lavora in modo silenzioso, mentre la pulizia e la manutenzione del prodotto risultano semplicissime. Per nuovi orizzonti nella progettazione di un ambiente cucina tutto da vivere.

Cappa aspirante o filtrante

Le cappe si distinguono essenzialmente in due tipologie, aspiranti o filtranti. Anche questa differenza deve essere tenuta presente nello scegliere la cappa della cucina. La cappa filtrante viene selezionata per motivi estetici (nascondere il tubo di scarico) o pratici (non è possibile installare il tubo di scarico). La cappa aspirante prende l’aria viziata dal piano cottura e la trasporta all’esterno dell’abitazione, permettendo l’eliminazione totale dei fumi e dei residui di combustione. La cappa filtrante invece, aspira l’aria della cucina, la convoglia verso appositi filtri che ne eliminano odori e grassi e infine la immette di nuovo nell’abitazione dopo averla depurata. Non essendoci un ricircolo d’aria bisogna provvedere ad installare un elettroventilatore nella parte alta di una parete esterna, in modo da permettere il ricambio dell’aria. I filtri, poi, non sono eterni, ma vanno sostituiti ogni due-quattro mesi, in base alla frequenza d’uso della cappa. In foto: la cappa Edith di Elica, disegnata da Fabrizio Crisà, che si è aggiudicata l’iF Product Design Award 2015 per i suoi contenuti contenuti di design, qualità, innovazione e tecnologia. Edith è una cappa polifunzionale, che garantisce la qualità dell'aria e illumina l'ambiente: l’uso dell’aspirazione perimetrale lascia spazio ad una grande plafoniera che illumina uniformemente il piano cottura.

Normative ed ecoincentivi

Una volta capito come scegliere la cappa ideale per le nostre esigenze è opportuno contattare un tecnico specializzato per l’installazione, che deve seguire precise norme di riferimento specificate della dichiarazione di conformità rilasciata a fine lavoro. La cappa, innanzitutto, deve essere collegata ad una canna fumaria dedicata, che non interferisca con quella di stufa o caldaia. Per scongiurare il rischio d’incendi, la cappa va posizionata ad una distanza minima di 65 cm da un piano cottura a gas e di 77 cm da un piano cottura elettrico, non superando però la soglia dei 90 cm, altrimenti verrebbe resa vana ogni possibilità di aspirazione dei fumi. Infine la cappa deve essere collegata alla rete elettrica tramite una spina estraibile o attraverso un interruttore, in modo da poterla disattivare durante la pulizia e la manutenzione. Fino al 31 dicembre 2015 è possibile godere di interessanti benefici fiscali con l’acquisto di una cappa nuova in un contesto di ristrutturazione e riqualificazione della cucina. La detrazione Irpef ammonta al 50% del valore d’acquisto dell’elettrodomestico, che deve in una classe non inferiore all’A+. Per ottenere il bonus è però necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano gli elettrodomestici. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. In foto: La cappa filtrante Sinos FSN 908 BK A di Franke, provvista di quattro velocità oltre a quella intensiva, alla quale raggiunge una capacità di aspirazione di 850 m³/h.

Manutenzione della cappa

Dopo aver mostrato come scegliere la cappa da cucina e come installarla, ecco qualche pratico consiglio per tenerla sempre pulita ed efficiente. Innanzitutto è consigliabile non accenderla in seguito ai fornelli, quando già fumi e odori si sono liberati nell’aria, ma in contemporanea, evitando così un surriscaldamento del motore che dovrà lavorare di più. Per la pulizia esterna bisogna procurarsi un panno in microfibra o una spugna morbida, abbinate a un detergente neutro, senza cloro, in modo da non danneggiare le finiture. Questa pulizia va effettuata ogni volta che si cucina, per non permettere al grasso di depositarsi sulle parti visibili della vostra cappa. Il secondo passo consiste nel tenere in ottimo stato il sistema di filtraggio, in modo che possa compiere il suo lavoro senza impedimenti. I filtri antigrasso, che proteggono il motore e trattengono tutti i grassi aspirati, sono costituiti di metallo ( alluminio o inox) e vanno lavati a mano o in lavastoviglie – se possibile- ogni due mesi circa. Altri filtri antigrasso sono costituiti di materiale sintetico, quindi non lavabili e vanno sostituiti con la stessa frequenza con cui si lavano quelli in metallo o comunque quando sono impregnati completamente di grasso. Le cappe filtranti sono corredate anche di filtri antiodore, delle cartucce ai carboni attivi. Questi non possono essere lavati, ma vanno sostituiti ogni quattro mesi circa. In foto: la cappa senza comandi Versus di Faber, che funziona senza interfaccia. Per accenderla basta tirare verso l'esterno il pannello frontale. La cappa incrementa progressivamente la sua velocità, fino alla massima apertura. Se il pannello viene invece spinto nel senso opposto, diminuisce progressivamente la funzione aspirante della cappa fino alla sua completa chiusura, che libera l’area fuochi.