Cappa cucina, elettrodomestico indispensabile

- 04 gennaio 2018

Quale cappa cucina

Discretamente collocata all’interno di un pensile oppure installata a parete, sistemata ad angolo, o ancorata al soffitto, la cappa cucina elimina gli odori, i vapori e le particelle di grasso che si formano durante la cottura dei cibi. In base al funzionamento, esistono due tipi di cappe; i modelli aspiranti assorbono le esalazioni e attraverso un condotto le canalizzano verso l’esterno, quelli filtranti, invece, puliscono l’aria e la immettono nuovamente nel locale. Per soddisfare tutte le esigenze, diversi produttori offrono anche apparecchi con funzionamento misto, che possono passare da modalità aspirante a filtrante e viceversa. Come previsto dalla norma UNI 7129-2015, parte 2, in presenza di una canna fumaria e di un piano di cottura a gas è obbligatoria la cappa aspirante; nessun vincolo, invece, se il piano di cottura è a induzione. I filtri sono componenti fondamentali di una cappa: importantissimo e sempre presente il filtro antigrasso, per proteggere le parti interne ed evitare danni motore; i filtri carbone, inseriti nelle cappe filtranti, per depurare l’aria; il filtro in acciaio baffle, privo di parti deteriorabili e presente solo in alcuni modelli, per garantire un filtraggio superiore al 97%. Particolarmente efficienti i prodotti con aspirazione perimetrale, talvolta a rumorosità ridotta grazie alla presenza di cuscini fono assorbenti. Tra le proposte di Falmec, azienda leader nella produzione di cappe aspiranti e di purificatori per la casa di elevata qualità, i prodotti della collezione E.ion® System. Grazie alla ionizzazione bipolare controllata, queste soluzioni eliminano i cattivi odori nonché agenti inquinanti e irritanti quali, ad esempio, batteri, polveri e sostanze chimiche. In pratica, come avviene in natura quando ci sono i fulmini oppure quando ci si trova in prossimità di onde marine o di cascate, nell’aria sono vengono sprigionati ioni che contribuiscono ad aumentare il benessere psicofisico individuale. La cappa Oceano, in particolare, garantisce elevate prestazioni sia nella filtrazione degli odori, sia nella sanificazione degli ambienti. Il sensore a forma di foglia, presente su tutti prodotti della gamma E.ion® System, ossia Mare, Spring, Zephiro, Marilyn, Lumière, Eolo, Twister, Rubik e Libra, rileva in modo automatico la presenza di agenti inquinanti innescando un processo di purificazione dell’aria. Caratterizzato da linee geometriche e da un’ampia superficie di aspirazione, questo prodotto si installa facilmente e non necessita di tubazioni per lo scarico esterno di fumi e odori, il che si traduce in una mancata dispersione di calore in inverno o di aria fresca in estate. In foto Cappa Oceano di Falmec. È disponibile in tre versioni: acciaio inox con finitura scotch brite, vetro temperato nero o bianco.

Cappa cucina a soffitto

Una cappa deve avere non solo la profondità e la larghezza adatta al piano di cottura, ma anche una capacità aspirante, espressa in m³/h, proporzionata al locale in cui viene collocata; in linea generale, quella adatta alle proprie esigenze si ottiene moltiplicando per dieci il volume della stanza. Altri aspetti da valutare prima dell’acquisto sono: la pressione, espressa in Pascal, che indica l’efficacia dell’elettrodomestico nello scaricare i fumi all'esterno; il tipo e numero dei filtri; la rumorosità, in genere compresa tra i 60 e i 70 dB, ma che può scendere a 40 dB quando i livelli di aspirazione sono minimi. Utile la presenza di lampadine, alogene o a LED, per illuminare il piano cottura. Affinché una cappa cucina funzioni perfettamente, occorre una corretta installazione da parte di personale specializzato; a lavoro ultimato, deve essere rilasciata regolare Dichiarazione di Conformità alla normativa vigente.  Se il locale ha dimensioni contenute, un elettrodomestico a soffitto può rappresentare un’ottima soluzione poiché ottimizza lo spazio a disposizione, non intralcia i movimenti e scompare quando non serve. Étoile di Elica, azienda leader nella produzione di cappe aspiranti caratterizzate da un magnifico design e da un alto contenuto tecnologico, ha prestazioni eccellenti ed è particolarmente adatta a piccoli ambienti, a cucine integrate nella zona living o quando, per motivi estetici o funzionali, non si vogliono alterare le soluzioni architettoniche esistenti. Di facile installazione, anche se scompare rimane in funzione contribuendo a rendere più salutare l’ambiente. In foto Cappa Étoile di Elica, design Fabrizio Crisà. Versione filtrante, classe energetica B. Può essere controllata tramite telecomando.

Come pulire la cappa della cucina in acciaio

Caratterizzata da forme morbide o squadrate, imponente o simile ad un quadro, una cappa decorativa generalmente cattura l’attenzione, diventando l’elemento di rilievo della cucina. Tra i materiali più usati, l’acciaio inox, spesso accostato al vetro temperato, il rame e il ferro. Per evitare che si formino delle incrostazioni, una cappa deve essere costantemente e accuratamente pulita. La cura periodica di questo elettrodomestico prevede, innanzi tutto, il lavaggio, a mano o in lavastoviglie, dei filtri antigrasso o del filtro baffle nonché la sostituzione di quelli carbone e di quelli anti odore. E’ dotato anche di una spia per la manutenzione filtri il modello Cooktop Hoo B di Faber, cappa da incasso con finitura in alluminio o in vetro. Dall’aspetto sobrio, ma ricercato si adatta ad ogni ambiente e, una volta cessato l’utilizzo, si mimetizza nel piano di lavoro. L’acciaio ha molte proprietà, quello inox, in particolare, è robusto, igienico, non necessita di rivestimenti o di verniciature talvolta nocivi per l'ambiente, può essere riciclato e resiste alla corrosione. In sostanza dura a lungo nel tempo, ma deve essere pulito in modo adeguato. Una cappa cucina in questo materiale richiede molta attenzione; dopo l’installazione va tolta la pellicola che protegge l’elettrodomestico evitando di lasciare residui mentre nel corso del tempo, per mantenere le superfici brillanti e prive di aloni, si devono usare prodotti specifici, neutri e non aggressivi evitando l’impiego di spugne abrasive o di pagliette metalliche che possono causare graffi e macchie di ruggine. Secondo alcuni, un rimedio naturale per pulire l’acciaio satinato è rappresentato da una miscela di limone e acqua ossigenata mentre l’impiego dell’aceto è utile per igienizzare. Importante anche la fase dell’asciugatura, che deve sempre seguire il verso della spazzolatura. È in acciaio inossidabile e vetro la cappa Swift di Faber, gruppo industriale italiano presente in 8 nazioni e 3 continenti. Si distingue per l’impiego della tecnologia Nautilus; in pratica il particolare e piccolo diffusore che riprende la sezione aurea di un mollusco già presente in natura milioni di anni fa, non ostacola il passaggio dell’aria e garantisce elevatissimo rendimento e bassi consumi. In foto Cappa Swift di Faber

Cappa cucina per isola

L’etichetta energetica europea, uniforme per tutti i Paesi aderenti alla UE ed omogenea per gli elettrodomestici appartenenti alla stessa categoria, ad esempio condizionatori d’aria, lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie, forni, fornisce utili informazioni sul prodotto. Per le cappe l’energy label è obbligatoria dal 1 gennaio 2015 e riporta: il nome o il marchio del produttore; il modello; la classe di efficienza energetica; il consumo annuo dell’apparecchio stimato ed espresso in kWh; la casse di efficienza fluodinamica, ossia l’efficienza nell’aspirare i vapori; la classe di efficienza luminosa; la classe di efficienza del filtraggio dei grassi; il livello di rumorosità. Al passo con l’impiego di nuove tecnologie da parte dei produttori, a partire da gennaio 2018 le classi energetiche, sempre sette dal 2015, vanno dalla A++ alla E e da gennaio 2020 dalla A+++ alla D. Le cappe in commercio soddisfano tutte le esigenze in termini di prestazioni, design e prezzo; ve ne sono anche per le cucine con bancone centrale attrezzato come blocco cottura. Una cappa cucina destinata all’isola, ancorata al soffitto, personalizza e conferisce stile all’ambiente. Frames di Franke, prestigiosa azienda nota a livello mondiale per prodotti di alta qualità, è un sistema modulare che comprende 67 elementi coordinati, ossia lavelli, piani cottura, forni, accessori e cappe che si attivano automaticamente all’accensione del piano cottura regolando in autonomia la potenza dell’elettrodomestico. Le due diverse intensità delle luci a led, inoltre, assicurano la giusta illuminazione alla zona di lavoro conferendo alla cucina un’atmosfera particolare. In foto Cappa della serie Frames by Franke. Dalla prima di edizione di MasterChef Italia, nel 2011, il testimonial di Franke Italia è il pluristellato Chef Bruno Barbieri che per l’azienda ha anche firmato delle collezioni limitate.

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