Termocamini a legna che riscaldano tutta la casa

- 02 maggio 2016

Termocamini a legna, il perché di una scelta

I termocamini a legna rappresentano la soluzione ideale per chi desidera utilizzare un sistema di riscaldamento domestico ecologico e al contempo godere di quelle piacevoli sensazioni che i classici camini sanno dare. Con il solo termine “termocamino”, generalmente, si intende il caminetto a focolare chiuso; vengono chiamati “termocamini ad acqua” o “termocamini hydro”, invece, quei modelli che producono acqua calda per i sanitari e per alimentare i termosifoni e i pannelli radianti a pavimento di un intero appartamento. Si collegano senza alcuna difficoltà anche a impianti di riscaldamento già esistenti e possono affiancare i pannelli solari. Consentono di contenere i costi del riscaldamento e rappresentano un validissimo modo per rispettare l’ambiente. Il termocamino ad acqua è davvero frutto di una tecnologia all’avanguardia nell’ambito del riscaldamento alternativo, poiché il calore deriva dall’acqua riscaldata e da essa viene diffuso in tutta la casa. Tramite un unico processo si ottiene l’acqua calda e si alimentano gli altri impianti: ecco il motivo di tanto successo. Ma osserviamoli più da vicino. I termocamini a legna ad acqua sono dotati di uno scambiatore interno realizzato in rame alettato e inserito nella caldaia, che consente di raggiungere un livello ottimale di produzione di calore e di acqua calda grazie alla regolarizzazione della combustione attraverso valvole per l'uscita fumi. L’acqua si mantiene a una temperatura costante per tutta la giornata e al contempo si registra un notevole calo del consumo di combustibile. Il termocamino può essere collegato all'impianto in modo che l’acqua transiti attraverso appositi scambiatori collocati intorno alla camera di combustione. Si può optare anche per un serbatoio che garantisca la fornitura di acqua per diverse ore. I termocamini ad acqua a legna di MCZ si collegano all’impianto idraulico e in soli dieci minuti scaldano a 40° l’acqua calda per l’uso sanitario e per il riscaldamento. Con tutto il risparmio della legna, il combustibile più economico presente sul mercato. In foto Hydrotherm 70 di MCZ, Termocamino frontale ad acqua con anta saliscendi posizionabile ad angolo 45° o a parete. Rivestimento Matisse.

Un apparecchio, tanti vantaggi

Concepiti per uso domestico, i termocamini a legna ad acqua sono sempre più diffusi per la loro alta resa, perché permettono di ridurre il consumo di combustibile (sostituendo oppure affiancando la tradizionale caldaia a gas o metano consentono un risparmio fino al 40% sui costi del riscaldamento), sono ecosostenibili, possono essere integrati ai sistemi preesistenti e sono anche caratterizzati da un’estetica accattivante. I nuovi modelli fungono da veri e propri elementi d’arredo e svolgono un ruolo chiave nella creazione di un’atmosfera calda, accogliente eppure moderna. E’ facile abbinarli ai mobili e ai complementi in quanto vasta è la scelta per quanto riguarda sia le forme che le dimensioni e i rivestimenti. Se la casa si sviluppa su più piani, non occorre rinunciare all’idea di acquistare un termocamino: basta installare canali di distribuzione e diffusione, le attuali soluzioni evitano dispersioni termiche e fanno sì che non ci siano differenze di temperatura fra una stanza e l’altra. Un altro vantaggio? La fiamma è sempre visibile dal vetrato temprato, dunque non c’è bisogno di controllare il fuoco per evitare scintille, polvere, cenere o altri fastidi. Ancora, il funzionamento di un termocamino è davvero alla portata di tutti e molto intuitivo, oltre che basato su un sistema di automatizzazione e controllo di anomalie. E’ anche possibile eliminare del tutto lo scaldabagno che, com’è noto, può incidere anche parecchio sulla bolletta della luce. I termocamini a pellet ad acqua rappresentano un’ulteriore evoluzione poiché il combustibile si può stoccare facilmente senza bisogno di una legnaia e gli orari di accensione e spegnimento si possono programmare a seconda delle proprie esigenze. Inoltre, il camino può essere personalizzato con un rivestimento creato ad hoc per il proprio arredo. In foto Vivo 85 Hydro di MCZ, camino a pellet con porta esterna in vetro e senza bocchette frontali a vista (uscita aria perimetrale inferiore).

Facilità di manutenzione

Un altro punto a favore del termocamino a legna è senza dubbio la facilità di manutenzione. Per pulire il frontale e i vetri è sufficiente utilizzare un panno umido e, se necessario, un po’ di detergente non abrasivo. Quando necessario, tutti i giorni o anche di meno a seconda della frequenza con cui viene acceso il termocamino, basta eliminare i residui dalla camera di combustione e svuotare il cassetto di raccolta delle cenere. E’ importante che la cenere accumulata sulla griglia e nel cassetto di raccolta delle ceneri non impedisca l‘afflusso d’aria. Una volta al mese si consiglia di portare la temperatura dell’acqua intorno agli 80 gradi per far ammorbidire le incrostazioni e dunque asportarle facilmente; è inoltre opportuno spazzolare completamente il focolare per eliminare i depositi di sostanze solida ed eliminare la fuliggine dal passaggio dei fumi nella parte interna del termocamino. Annualmente bisogna invece fare il controllo del tiraggio della canna fumaria e procedere con un’eventuale pulizia; verificare le prestazioni di combustione da annotare sul libretto di impianto (a cura del manutentore) e la regolarità di funzionamento delle apparecchiature di sicurezza e protezione (a cura del manutentore). Per un funzionamento ottimale del termocamino occorre bruciare legna secca, stagionata, con umidità residua uguale o inferiore al 40%. I pezzi di legna da ardere dovrebbero essere non più lunghi di 40 cm e larghi non più di 15 cm. Evitare di bruciare carta, carta plastificata, cartoni, plastiche e/o combustibili liquidi, legna trattata, legno impregnato, legname di scarto proveniente da demolizioni e/o ristrutturazione di edifici, bancali, mobili di legno usati: la combustione di questi materiali produce elevate emissioni di gas nocivi e polveri e può inoltre danneggiare l’impianto. In foto il termocamino ad acqua HydroTherm 70 di MCZ, rivestimento Mondrian. L’altezza della portina consente una visione della fiamma in tutta la sua ampiezza. Integrabile con kit scambiatore.

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