Scegli le tende parasole per vivere l'outdoor protetti

- 21 giugno 2021

Dove è possibile installare una tenda parasole

A seconda della tipologia, le tende parasole si possono installare a muro o a soffitto, scegliendo con attenzione i punti di ancoraggio. Queste sono le soluzioni più diffuse – è facile dedurlo – per i balconi e per i terrazzi.

Ma a proposito di questi ultimi, e anche dei giardini o più in generale degli spazi outdoor piuttosto estesi (si pensi alle superfici con piscine), un’alternativa molto apprezzata e gettonata coincide con le tende autoportanti, cioè dotate di robuste basi o altri sistemi di fissaggio a terra. La scelta dipende quindi dall’area in questione e dalle preferenze individuali. C’è però un’altra questione da considerare.

Se si tratta di un’abitazione autonoma, per esempio una villetta mono o bifamiliare, il livello di libertà relativo alla collocazione della tenda da sole è molto elevato. Ma se la casa si trova in un condominio il discorso cambia.

Doveroso è innanzi tutto mantenere intatto il decoro dello stabile; a tal proposito, nella maggior parte dei casi il regolamento condominiale fornisce le risposte riguardanti l’installazione delle tende solari. Per quanto concerne l’eventuale fissaggio di ganci, se i balconi sono aggettanti è sufficiente chiedere il permesso al proprietario della casa al piano di sopra.

Se i balconi sono incassati, non occorre chiedere niente a nessuno. Se però ci sono elementi che connotano l’estetica del palazzo, bisogna prima ottenere l’autorizzazione di tutta la compagine condominiale. E ancora, nel caso in cui l’edificio in questione abbia una certa rilevanza storica e artistica, il permesso dev’essere chiesto alla Sovraintendenza competente per il territorio.

In foto Spazio, la tenda a bracci disegnata da Meneghello Paolelli Associati per Gibus, novità targata 2021.

Quale tipologia scegliere

Passiamo adesso in rassegna i diversi tipi di tende parasole, al fine di agevolarne la scelta:

  • A bracci: come si deduce subito dal nome, sono caratterizzate da due bracci estensibili, agganciati a una barra orizzontale su cui è fissato anche il tubolare intorno al quale le tende stesse si arrotolano. Il fissaggio può avvenire a una parete oppure sul soffitto. La protezione è dall’alto. Può essere presente o meno un cassonetto che accoglie la tenda nel momento in cui viene chiusa.
  • A caduta: si ancorano al soffitto oppure a una trave. La struttura è composta da un rullo e dal telo che intorno a esso si arrotola per mezzo di una molla o un arganello. La protezione è frontale, l’ingombro è contenuto e di conseguenza queste soluzioni sono perfette per i balconi.
  • A vela: possono essere fissate a una parete ma anche a una colonna o a un albero; ci sono inoltre le versioni autoportanti. Le tende a vela sono un’opzione molto apprezzata da chi ama l’essenzialità e la pulizia formale. La tensione dei teli è regolabile.
  • A cappottina: si riconoscono subito dalla loro forma bombata e un po’ retrò, vengono ancorate alla parete e hanno bracci estensibili. Rappresentano una scelta molto diffusa nel caso di villette private, ma anche di hotel e negozi.


Doveroso citare anche le pergotende: la struttura è autoportante, addossata alla parete, fissata ai muri perimetrali dell’edificio oppure al pavimento. Il telo è retrattile, avvolgibile o richiudibile a pacchetto. Ottimo acquisto per gli spazi più estesi.

Nelle foto, la tenda a bracci motorizzata con cassonetto a scomparsa totale R94 Stone di Bt Group; la tenda a caduta con con telo guidato a cavetti o tondini laterali in acciaio inox Edera di Arquati; la tenda a vela triangolare Velart di Giulio Barbieri.

Come selezionare colori e tessuti

I tessuti utilizzati per la realizzazione dei teli sono un elemento determinante nella scelta delle tende da sole. Il cotone è naturale, consente di ottenere una schermatura efficace, ma viene usato sempre meno perché col tempo e con l’esposizione ai raggi solari tende a scolorirsi e non è raro che si strappi.

Molto più gettonate risultano oggi le fibre sintetiche, in primis l’acrilico e il poliestere, in virtù della loro resistenza e robustezza. I migliori prodotti, inoltre, vengono trattati in modo da risultare impermeabili, isolanti e antimacchia. Una valida alternativa è il Pvc, che possiede caratteristiche simili a quelle dei tessuti sintetici.

Per quanto riguarda i colori, indubbiamente prevalgono quelli chiari e neutri: il bianco soprattutto, ma anche - per esempio - il beige e il panna. Del resto, sono tonalità di tendenza pure per l’arredamento outdoor, e in ogni caso donano ulteriore luminosità e raffinatezza al contesto.

Il mercato propone anche tende solari scure, ma bisogna – appunto – accertarsi che non incupiscano l’ambiente. I colori più accesi non sono invece molto in voga, tuttavia ciò non significa che siano da escludere a priori: i gusti personali devono avere sempre un ruolo importante. Il blu è perfetto per le abitazioni dagli esterni bianchi e lo stesso dicasi del giallo. L’arancio merita la promozione nel caso in cui gli esterni della casa siano gialli oppure marroni. Queste le opzioni attualmente più richieste.

Nelle foto, la tenda a bracci Harol di Tucan; la tenda cassonata Caraibi di Mv Living e la tenda cassonata Markilux 970di Markilux.

Tende parasole manuali o motorizzate? Due tipologie a confronto

Meglio una tenda da sole manuale oppure motorizzata? La prima si apre e si chiude tramite la classica manovella collegata all’asta, il più grande vantaggio è senza dubbio il costo contenuto. Si tratta di un’ottima soluzione per le tende destinati a spazi non ampi, quindi principalmente balconi; è maneggevole, facile da utilizzare, insomma si gestisce con facilità.

Il discorso cambia per le tende più grandi: l’operazione può risultare poco comoda e anche piuttosto faticosa. Per le tende motorizzate la spesa lievita, ma lo stesso dicasi per il grado di funzionalità e praticità. L’apertura e la chiusura avvengono tramite meccanismi elettrici ma non solo: i modelli più evoluti sono dotati anche di speciali sensori grazie ai quali il telo viene ripiegato automaticamente in caso di pioggia e/o vento. Così si evita il rischio di danni.

L’utilizzo della tenda parasole elettrica avviene tramite telecomando, ma si stanno moltiplicando i prodotti in grado di riconoscere i comandi vocali per mezzo degli assistenti Alexa, Google e Siri; in questi casi, sono a tutti gli effetti componenti della casa domotica e vengono quindi inseriti nelle relative programmazioni.

E se la corrente va via? Nessun problema: c’è sempre la possibilità di ricorrere all’arganello e procedere manualmente. Importante far presente, d’altro canto, che molte tende manuali possono essere motorizzate grazie all’intervento di tecnici specializzati.

Nelle foto, la tenda motorizzata a bracci estensibili T-Hide di Pratic, la tenda a scorrimento orizzontale Frame di Shade Lab e la vela ombreggiante Vele Shade di Unosider.

Le detrazioni fiscali di cui usufruire per le tende parasole

C’è una buona notizia: l’installazione di schermature solari, quindi anche di tende parasole, rientra fra gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, di conseguenza è possibile usufruire di una detrazione fiscale pari al 50% delle spese totali sostenute (si considera anche l’installazione) con un limite massimo di 60.000 euro per unità immobiliare.

Il beneficio riguarda gli edifici che, alla data d’inizio dei lavori, siano “esistenti”, cioè accatastati o con richiesta di accatastamento in corso, e in regola con il pagamento dei tributi. In alternativa all’utilizzo diretto della detrazione (il rimborso avviene tramite 10 rate annuali di eguale importo), i contribuenti possono optare per uno sconto in fattura o per la cessione del credito.

Attenzione, però. Le schermature devono essere applicate in modo solidale con l’involucro edilizio, cioè non liberamente montabili/smontabili dall’utente; a protezione di una superficie vetrata, installate al suo interno o all’esterno; mobili e “tecniche”. In foto, la tenda addossata Space Wall di Ke.