Temperatura frigo, i consigli per non sbagliare

- 18 febbraio 2016

La conservazione degli alimenti

La conservazione degli alimenti è, da sempre, fondamentale per l’uomo. Perché essi sono costantemente a rischio contaminazione da parte di microrganismi, il che si traduce in seri rischi per la salute. Conservare correttamente i cibi, inoltre, consente di garantirne le proprietà organolettiche (sapore, odore, aspetto, consistenza) e le caratteristiche nutrizionali. Tutto può subire alterazioni sia qualitative che quantitative: le proteine, gli zuccheri, i grassi, le vitamine, i sali minerali. E bisogna impedirlo. Uno dei metodi per meglio conservare gli alimenti, ovviamente, è il freddo. Che interferisce con le funzioni vitali dei microrganismi in modo da esplicare un’azione essenzialmente microbiostatica e dunque rallentare le reazioni degradative all’interno dell’alimento. La conservazione è possibile fino alla scadenza, ovvero la data entro la quale il produttore garantisce la salubrità e le caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto; su tutte le confezioni devono essere inoltre riportate le condizioni di conservazione ed eventualmente la temperatura ottimale. E a proposito: la temperatura frigo secondo quali parametri deve essere regolata? Sul decalogo “Sicurezza nel frigorifero” realizzato dal Ministero della salute si legge: “Mantieni la temperatura interna del frigorifero intorno ai 3-5 °C (sulla mensola centrale) per conservare nel modo migliore i tuoi cibi”. Occorre inoltre collocare l’elettrodomestico lontano da fonti di calore, aprirlo solo al bisogno e richiuderlo il prima possibile. I modelli più recenti hanno un display che riporta la temperatura interna: fra questi il frigorifero GSBS 16820 X di Grundig (foto), che è anche equipaggiato con tecnologia Fresh Guard in grado di elimina i batteri fonte dei cattivi odori. Così l’aria rimane pulita e il cibo si mantiene fresco più a lungo. Per garantire la massima igiene nel frigorifero, inoltre, le guarnizioni sono rivestite con uno speciale trattamento antibatterico.

Temperatura frigorifero

Parlando di temperatura frigo, occorre tenere presente che ogni zona dell’elettrodomestico stesso ne mantiene diverse. Il punto più freddo coincide con la mensola più bassa, appena sopra il cassetto per la frutta e la verdura; la parte meno fredda, invece, corrisponde allo sportello. D’altro canto bisogna considerare che i frigoriferi più nuovi dispongono di differenti sistemi di refrigerazione, che cambiano quindi da marca a marca. Le indicazioni precise relative alla gestione degli spazi interni, perciò, si trovano soltanto nel libretto delle istruzioni. Doveroso sottolineare, inoltre, che ogni alimento si conserva a una determinata temperatura. Carne e pesce devono essere conservati nella parte più fredda del frigo; il pesce, eviscerato e lavato, va consumato entro un giorno. La carne, in genere, si mantiene per 2-3 giorni a seconda del taglio. La parte centrale del frigo, che si assesta su una temperatura di 3-5°, è adatta per le uova, i latticini, i dolci a base di creme e panna e tutti gli alimenti che vanno conservati dopo l’apertura. Nelle mensole dello sportello si possono invece collocare quei prodotti che devono soltanto essere refrigerati, come il burro e le bibite. Nella foto, l’iconico frigorifero Smeg monoporta anni '50.

Temperatura freezer

Dalla temperatura frigo alla temperatura del freezer il passo è breve quanto naturale. Ebbene, gli esperti sono d’accordo nell’affermare che essa debba essere mantenuta al di sotto di -18°. Diciamo fra -18° e -25°. Per congelare in modo corretto, però, sono necessari alcuni accorgimenti. Innanzi tutto, se si tratta di un alimento caldo è bene aspettare almeno due ore prima di riporlo nel freezer. Secondo, se possibile è sempre meglio fare confezioni piccole – scrivendo sopra la data di preparazione – e non metterlo a contatto con altri prodotti già congelati perché potrebbe scongelarli parzialmente. E a proposito: quali le migliori modalità per scongelare i cibi? Si possono passare nel frigorifero e lasciarli qualche ora (la mattina per la sera, ad esempio), in modo che il processo avvenga gradualmente; oppure si ricorre (cosa che fanno ormai in molti) al forno al microonde o si mettono (se in confezioni impermeabili) sotto l’acqua fredda. Si sconsiglia invece di scongelare prodotti a temperatura ambiente oppure a bagno in acqua, specialmente se sono di origine animale. Nella foto, il frigorifero da incasso – e di grandi dimensioni - MasterCool di Miele. Peculiarità: disposizione orizzontale dei profili in alluminio e utilizzo di faretti alogeni, dispenser per acqua e cubetti di ghiaccio, una nuova elettronica hi-tech capace di regolare le condizioni climatiche interne per meglio adattarle alle esigenze dei diversi alimenti attraverso un innovativo sistema di regolazione dell’umidità.

Classe climatica frigoriferi

La temperatura frigo non può prescindere della classe climatica. La classe climatica è infatti un parametro fondamentale: indica le temperature ambientali entro le quali i frigoriferi e i congelatori funzionano al meglio, dunque anche il grado di efficienza del circuito di raffreddamento e la qualità dell'isolamento utilizzato. Le classi climatiche vengono indicate tramite sigle che fanno riferimento ai range ottimali di temperatura ambientale. Sono le seguenti: SN o classe temperata estesa da +10°C a +32°C, N o classe temperata da +16°C a +32°C, ST o classe subtropicale da +16°C a +38°C, T o classe tropicale da +16°C a +43°C. In alcuni modelli di frigoriferi si trovano le classi allargate SN/ST (funzionamento a temperatura ambiente da 10°C a 38°C) e SN/T (funzionamento a temperatura ambiente da 10°C a 43° C). Nella foto, KAN58A75 di Bosch, Frigo-congelatore Side by Side Inox door.

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