Gli scrittoi, nuovi protagonisti dell'arredo di casa

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- 01 ottobre 2021

Lo scrittoio nuovo protagonista degli spazi domestici

La pandemia ha cambiato il nostro modo di vivere la casa e ci ha portati a concepire in maniera diversa gli spazi domestici, che si sono fatti fluidi, per accogliere differenti attività: in casa si lavora, ci si dedica al fitness, ci si rigenera. Lo smart working, modalità lavorativa oramai diffusa ha favorito la riscoperta di arredi che sembravano ormai tramontati, a cominciare dallo scrittoio.

Un mobile oggi estremamente versatile, che presenta forme e strutture diverse a seconda delle esigenze. Perché non è solo l’elemento fondamentale per chi opera in smart working e necessita di allestire un home office, ma anche la soluzione perfetta per i momenti da dedicare allo studio, oppure come pratica toeletta da collocare accanto al letto.

Lo scrittoio arricchisce gli ambienti dal punto di vista stilistico, consente di personalizzarli meglio, si integra perfettamente nel living ma anche nella camera da letto; può anche essere posizionato lungo un corridoio o all’ingresso. Viene realizzato con materiali di pregio ed estrema è la cura dei dettagli.

L’offerta in commercio si fa sempre più ampia, qui vogliamo proporre esempi che meritano attenzione per il grado di funzionalità offerto e per il design. Cominciamo dalla riedizione dell’iconico D.847.1 in noce nazionale – con puntali d’ottone - creato negli anni Quarante da Gio Ponti per Molteni&C, resa possibile grazie al progetto progetto Heritage Collection di Molteni&C in collaborazione con i Gio Ponti Archives. Eccolo, col piano dai terminali curvati che fa pensare all’ala di un areo, con il cassetto sottostante, con le sue forme arrotondate e al contempo slanciate.

Stili, colori e materiali degli scrittoi contemporanei

Lo stile contemporaneo dei nuovi scrittoi si concretizza in due opposte declinazioni: da un lato i modelli minimalisti, dalle linee pulite ed essenziali, dalle forme geometriche; dall’altro quelli basati sul fascino delle curve, con forme morbide e arrotondate. Scultorei, in alcuni casi, che strizzano l'occhio all'estetica degli anni 60 in altri.

Per quanto concerne i materiali, al legno massello, al laminato Hpl, al laccato lucido opaco e altri derivati del legno si affiancano i metalli, spesso utilizzati per realizzare seducenti contaminazioni materiche. Non solo. Nei progetti di design non è raro che entrino in scena materiali inaspettati, per esempio il cuoio, l'ecopelle e i tessuti, che rivestono le superfici.

Anche in riferimento ai colori possiamo individuare due macro categorie: gli scrittoi dalle tonalità chiare e luminose e quelli caratterizzati invece da nuance intense e decise, per esempio le essenze più scure e il grigio fumo. Alcune aziende puntano sulle tonalità polverose o sui pastelli, ma tutte hanno – per il momento – messo da parte i colori accesi. Scopriamo insieme altre proposte del 2021.

Nella prima foto ecco Louis di Cantori, che in camera da letto – per esempio - può essere usato non solo come scrittoio ma anche come toeletta e piano di appoggio. Risultato della creatività del giovane designer Luca Roccadadria, si caratterizza per le linee decise valorizzate dal mix di legno e metallo. Da notare le gambe incrociate.

Nella seconda immagine vedete lo scrittoio Rito di Désirée, brand del Gruppo Euromobil. Disegnato da Matteo Thun e Antonio Rodriguez, presenta una struttura in metallo sovrastata da pannelli in legno, alcuni dei quali rivestiti in pelle. Il vano a giorno e il cassetto sottostanti creano un affascinante gioco pieni e vuoti e al contempo consentono di avere a portata di mano quegli oggetti che non si desidera lasciare in vista.

Infine lo scrittoio Pebble creato dallo studio Lanzavecchia + Wai per Living Divani, che a sua volta funge anche da soluzione vanity. Lo specchio irregolare, la cassettiera sospesa integrata nella struttura e il piano d’appoggio rivestito in pelle lo rendono un arredo prezioso, senza che ciò tolga nulla in termini di praticità. In questa foto è abbinato allo sgabello Nina di David Lopez Quincoces.

Soluzioni salvaspazio per ogni esigenza

Fra i nuovi scrittoi troviamo anche diverse soluzioni salvaspazio. Sono modelli molto compatti, dalle gambe sottili e slanciate e dalla struttura basic, oppure multifunzione, che per esempio fungono anche da toelette. O ancora, integrati in altri arredi o sospesi e/o a ribalta. La scelta, anche in questo senso, è ampia quanto diversificata. Abbiamo selezionato 3 interessanti proposte per chi si ritrova alle prese con superfici ridotte.

Nella prima foto, una novità presentata da Lema nel 2021: il sistema modulare LT40 di David Lopez Quincoces nella versione Vanity. Inserito fra due fianchi di finitura dell’armadio e sormontato da un top di chiusura, è un elemento sospeso e fissato a una pannellatura dal perimetro luminoso. Quinconces tramuta un prodotto in uno spazio intimo e appartato, che può essere considerato una workstation domestica ma anche adibito a toeletta per il make up.

Nella seconda immagine, un’altra novità del 2021, firmata questa volta da Caccaro: un esempio relativo alla serie di ripiani multifunzionali Poly. In questa versione abbiamo uno scrittoio che poggia a terra soltanto da un lato, mentre dall’altro è sostenuto dalla parete.

Nella terza foto, lo scrittoio a muro di Alada di Woodendot, messo a punto dal designer Daniel Garcia Sanchez, che è anche co-fondatore del brand. Si tratta di un originale arredo trasformabile: il piano si piega in due parti e, quando non serve nella sua interezza, la più ampia diventa una sorta di pannello mentre quella più piccola funge da scaffale decorativo. Alada è disponibile nelle finiture rovere naturale e frassino laccato nero, nonché in diversi colori.

Come scegliere la sedia giusta da abbinare allo scrittoio

Se lo scrittoio viene utilizzato come tavolo toelette, o comunque di volta in volta per tempi ridotti, si può abbinare anche un semplice sgabello o un pouf. Riducendo al massimo, così, gli ingombri. Se invece serve per lavorare, studiare oppure dedicarsi ad attività che portano a restare seduti anche per ore, è necessario optare per una sedia.

La scelta ideale per la workstation è un modello dotato di schienale regolabile e braccioli, nonché di una leggera imbottitura che funga da ulteriore sostegno e assicuri un più elevato grado di comfort. Un plus? Le ruote e la seduta girevole, che consentono di raggiungere tutti gli oggetti presenti sul piano senza muovere bruscamente la schiena. E poi una sedia con rotelle si sposta da una stanza all’altra con estrema facilità.

A chi preferisce i modelli senza braccioli, o ritiene siano più adatti al caso proprio perché meno voluminosi, suggeriamo di optare comunque per un prodotto ergonomico.

Nella foto il nuovo scrittoio Hit del brand spagnolo Mobenia, in legno impiallacciato e metallo laccato. Gli elementi ondulati donano originalità e movimento, ma consentono anche di godere di una maggiore privacy e concentrarsi meglio.

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