Scopri comodità e versatilità delle lampade senza filo ricaricabili

- 18 aprile 2023

Come funzionano le lampade senza filo ricaricabili

Le lampade senza filo ricaricabili rientrano sicuramente tra i trend del momento nel settore dell’illuminazione, sia per la comodità di poter trasportare luce un po’ ovunque, ma anche per una questione sempre più legata al risparmio energetico.

Solitamente questo genere di complementi d’arredo wireless, molto spesso di design, è ricaricabile tramite una normalissima presa usb da collegare al pc oppure ad un trasformatore apposito, ma anche su più immediate basi di ricarica; son dotati di fonti luminose a led e di batterie a lunga durata, sia per numero di ricariche, ma anche come performance e autonomia luminosa.

Dalle linee essenziali o ricercate, colorate, decorate e in materiali di ultima generazione per diffusori e corpi, le lampade senza fili sono anche al giorno d'oggi anche altamente tecnologiche ed efficienti. Inoltre, possono essere anche avvalorate da sofisticati comandi touch integrati, comodi, pratici e intuitivi.

Quanto consumano le lampade ricaricabili

Uno dei punti sicuramente a favore delle lampade senza filo ricaricabili, sta nel risparmio energetico: con un consumo di circa 4W di potenza la lampada è in grado di offrire un fascio di luce corrispondente a quello emesso da un’ordinaria lampadina ad incandescenza da 50W.

La tecnologia più efficiente a disposizione al giorno d’oggi sono le luci LED capaci di consumare meno energia di qualsiasi altra opzione: circa l’80% rispetto alle lampade alogene e circa il 20% rispetto alle fluorescenti.

Se prendiamo, ad esempio, la versatile e originale “lampe-à-porter” Poldina di Zafferano, caratterizzata da una fonte luminosa a LED, questa consente una riduzione notevole degli sprechi: la versione da tavolo ha un’autonomia che supera le 12 ore, mentre una volta esaurita, per ricaricare la batteria al litio sarà sufficiente posizionare l'oggetto sulla base di ricarica per essere di nuovo pienamente efficiente dopo solamente 6 ore.

Solitamente, è dopo circa 500 cicli di ricarica che è necessario sostituire la batteria, ormai esausta.

Come si ricaricano le lampade senza fili

Le lampade senza fili ricaricabili vengono alimentate a LED, consumano poco e possono essere ricaricate attraverso una comune sorgente elettrica, per via induttiva oppure via wireless, mediante l’apposita base su cui sono posizionate e che non include nessun cavo elettrico.

La batteria può essere ricaricata ogniqualvolta ce ne sia la necessità e può durare anche fino a 6 ore ininterrotte.
Alcuni marchi, inoltre, hanno pensato di incrementare in maniera del tutto green il loro funzionamento, prevedendo particolari celle solari che auto-ricaricano la batteria delle lampade, sfruttando unicamente l’energia sostenibile avvalendosi di un piccolo accumulatore incorporato.

Esistono in commercio anche soluzioni decisamente smart e con tecnologia wi-fi, che si possono accendere e spegnere comodamente dal proprio smartphone, tenendo così monitorato e sotto controllo anche i consumi relativi all’abitazione.

Quali lampade ricaricabili fanno più luce

Per creare l’atmosfera giusta serve la luce opportuna e le lampade senza filo ricaricabili possono essere la scelta ideale per garantire una buona luminosità, anche durante una romantica cena in terrazza oppure una festa en plei air o un picnic sotto al cielo stellato.

Ecco tre modelli degni di illuminare degnamente in qualsiasi circostanza:

  • Tee, disegnata da Marc Sadler per Olev: stelo in plexiglass trasparente abbinato ad un paralume e una base sottilissima magnetica color oro, che non passano di certo inosservati. Uno dei suoi punti di forza sta nella sua tecnologia LED Dim to Warm, che consente di calibrare semplicemente con un pulsante fino a tre diversi livelli l’intensità e il colore della luce, garantendo una luminosità ottimale per ogni occasione. Disponibile anche nelle versioni con paralume e base: neri, bianco brunito e titanio.
     
  • Mun, pensata dai designer danesi di OEO Studio per Stellar Works. E’ caratterizzata da un resistente cinturino in silicone che ne facilita lo spostamento dalla casa al giardino, appendendola sulla parete, a qualsiasi gancio oppure posata semplicemente come centrotavola per una cena o una festa all’aperto.
     
  • Firefly in the sky, disegnata da Matteo Thun per Panzeri: basica e dalle piccole dimensioni, ha una testa removibile in cui sono racchiusi il sistema di aggancio magnetico, la batteria ricaricabile via USB e la sorgente LED e comando STEP DIM che può regolare addirittura fino a 5 gradi d'intensità luminosa. Inoltre, è resa  particolarmente sicura grazie a un doppio meccanismo antitaccheggio, indispensabile per luoghi all’aperto come bar o ristoranti.

Quanto costano le lampade senza filo

Per stabilire il costo delle lampade senza filo ricaricabili, che possono variare da poche decine ad alcune centinaia di euro, è necessario prima individuarne le caratteristiche perché, oltre che all’estetica e al design, molto varia anche in base a:

  • il tipo di luce che si desidera, in grado di illuminare bene in situazioni di totale buio. Per chi non ne fa una questione di prezzo, l’ideale è optare dunque su un modello a LED, che, anche se più costoso, garantisce davvero un’ottima visibilità;
     
  • l’autonomia: più la batteria della lampada sarà durevole, meglio saranno le sue performance con una garanzia della luce capace di arrivare anche alle 12 ore, mentre i modelli più economici possono resistere solo per qualche ora;
     
  • i materiali con i quali paralume e base sono costruiti. Da questi, infatti, molto dipende la leggerezza dell’oggetto, ma anche la sua resistenza, solidità e durevolezza, soprattutto nei casi in cui la lampada viene utilizzata per l’outdoor.

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