Scopri i 5 materiali per un top cucina antibatterico ed ecocompatibile

- 08 novembre 2023

Piani cucina Fenix, anti-impronta e morbidi al tatto

Dal tradizionale laminato all’acciaio inox, sono numerosi i materiali utilizzati per la produzione di piani cucina. Se però state cercando una soluzione che garantisca un elevato livello di igiene e resistenza, e al contempo si basi sul rispetto della salute e dell’ambiente, consigliamo 5 opzioni: Fenix, Okite, Corian, Silestone e Dekton. Andiamo con ordine. Il Fenix è un materiale nano tecnologico messo a punto da Arpa Industriale, composto da cellulosa e da resine di nuova generazione, molto bello ma soprattutto performante. I top cucina in Fenix sono anti-impronta, opachi, estremamente morbidi al tatto; resistono agli urti, ai graffi, alle abrasioni. Sono idonei al contatto coi cibi, idrorepellenti, non temono le muffe e neppure il calore secco, non si rovinano a causa di eventuali strofinamenti, tollerano egregiamente l’utilizzo di solventi acidi e reagenti di uso domestico. Hanno un colore intenso e profondo, assai affascinante. Un’altra caratteristica da sottolineare? Proprio grazie alle nanotecnologie utilizzate per la realizzazione del Fenix, i piccoli tagli si richiudono semplicemente passando sopra un panno caldo. In foto la cucina City di Stosa Cucine, con top in FENIX NTM®

Piani cucina Okite, più forti del granito

Unico sul mercato, l’Okite è un materiale made in Italy composto al 93 per cento di quarzo; la formula prevede anche piccole percentuali di pigmenti naturali e di resina poliestere. Prodotta in lastre e cinque volte più forte del granito, l’Okite consente di realizzare piani per la cucina raffinati, solidi e antibatterici. Andando più nel particolare, queste sono le principali peculiarità:

  • Resistenza al calore, ai graffi, alle macchie
  • Assenza di pori (il che si traduce nel mancato assorbimento di liquidi quali olio, caffè, vino)
  • Facilità di pulizia
  • Ricca disponibilità di colori
  • Massima igiene
Al contrario dei piani in marmo, inoltre, quelli in Okite non necessitano di una particolare manutenzione. Non richiedono neppure l’uso di agenti chimici protettivi e quindi sono davvero sicuri per tutta la famiglia. In foto una composizione appartenente alla collezione Diesel Social Kitchen di Scavolini. I piani sono in Okite Sahara Gris.

Corian, il materiale non poroso che non si macchia

Creato nella seconda metà degli anni Sessanta dalla DuPont, e costantemente perfezionato, il Corian deriva da un mix di minerali naturali (2/3) e di resina acrilica (1/3), cui si aggiungono poi pigmenti colorati. Possiede quindi la grande resistenza dei minerali e le doti di impermeabilità e flessibilità che contraddistinguono invece la resina; se da un lato non viene danneggiato dal calore e dagli urti, dall’altro può essere lavorato come si fa con il legno. Il Corian non è poroso e non assorbe, dunque è praticamente impossibile che si macchi. Si pulisce semplicemente con un panno umido e un detergente delicato ed è più che idoneo al contatto con gli alimenti. In caso di lievi danni, la superficie può essere ricondotta all’aspetto originario con un detergente abrasivo e una spugnetta altrettanto abrasiva. È possibile installare il piano in Corian con giunzioni impercettibili che rendono la superficie estremamente compatta. In foto una versione relativa alla collezione T45 di TM Italia Cucine. Il piano di lavoro, che include il piano cottura e il lavello, e la spalla sono in Corian finitura Glacier White.

Superfici dure e igieniche con il Silestone

Creato dal Gruppo Cosentino nel 1990 (allora erano disponibili solo 6 colori, oggi il catalogo ne conta oltre 60), il Silestone è costituito da quarzo naturale per una percentuale che supera il 94 per cento. È l’unico materiale basato su un’esclusiva formula, ideata sempre da Cosentino, di protezione batteriostatica realizzata con ioni d’argento e in grado di contrastare la proliferazione dei batteri. Il Silestone non è poroso e quindi resiste alle comuni macchie di caffè, olio, bevande gassate, vino. Non teme gli urti, di conseguenza permette di maneggiare tranquillamente pentole, padelle, teglie e vassoi. Tutti i piani in Silestone sono garantiti ben 25 anni. Nel corso del tempo questo prodotto ha ottenuto diverse e prestigiose certificazioni a livello internazionali, che ne confermano l’elevata qualità e l’alto grado di sicurezza. Per fare un esempio, ha conquistato la certificazione Greenguard, la quale dimostra che non vengono emessi composti organici nocivi volatili nell’ambiente, e la certificazione NSF, concessa ai materiali indicati per il contatto diretto con qualsiasi tipo di alimento. Si consiglia di evitare il contatto fra il Silestone e sostanze aggressive quali la candeggina, la soda caustica e l’acido fluoridrico. In foto il piano lavoro Calypso della serie Nebula Alpha by Silestone.

Piani cucina Dekton, ultracompatti e adatti a ogni cucina

Oltre al Silestone, il Gruppo Cosentino ha ideato un altro prodotto innovativo: il Dekton. In questo caso si tratta di una miscela composta da circa venti minerali naturali, ovvero dalle migliori materie prime usate nei processi di produzione del vetro, del quarzo e di diverse ceramiche. Grazie alla Tecnologia di Sinterizzazione delle Particelle o TSP si ottengono lastre di grande formato e di spessore minimo, molto leggere. I piani cucina in Dekton hanno un’elevata resistenza ai raggi UV, quindi non si scoloriscono con l’andar del tempo; sono le superfici più resistenti ai graffi, addirittura non temono le incisioni provocate dai tipici utensili da cucina (ma l’uso di taglieri è sempre consigliato); sono inattaccabili dalle macchie; resistono alle alte temperature senza alterarsi minimamente. In foto la cucina Maxima 2.2 di Cesar con top in Dekton, finitura Kelya.

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