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- 13 dicembre 2013

Principio di funzionamento

Il riscaldamento a pavimento, anche conosciuto con il nome più tecnico di riscaldamento a pannelli radianti, è una particolare tecnica impiantistica che, negli ultimi anni, si sta diffondendo moltissimo nell'edilizia. Nelle costruzioni di ultima generazione, in particolare, questa tecnologia viene scelta sempre più frequentemente in quanto consente di raggiungere eccellenti risultati da un punto di vista energetico, conformemente alle recenti normative in materia di impatto ambientale relative al settore edilizio.  Il principio di funzionamento che si trova alla base di un impianto di riscaldamento a pavimento è piuttosto semplice: esso, infatti, funziona per irraggiamento, e non per convezione come molti sarebbero portati a pensare. Ciò è possibile grazie a dei particolari pannelli, posti a pavimento, all'interno dei quali sono presenti delle serpentine di tubi in cui scorre il fluido caldo, generalmente acqua, portato, grazie al collegamento alla caldaia, ad una temperatura di circa 30-40°C. In questo modo, il riscaldamento del pavimento va in contrasto con l'aria fredda presente nella stanza, e ciò crea una differenza di temperatura che genera, di conseguenza, moti ascensionali di aria calda e moti discensionali di aria fredda.  In questo modo verrà a crearsi una stratificazione delle temperature, che consentirà di raggiungere, all'interno dell'ambiente, la situazione ideale di benessere termico, ottenibile grazie anche al fatto che il riscaldamento a pavimento permette una uniforme distribuzione di calore in tutto l'appartamento. 

Principali componenti del riscaldamento a pavimento

Il riscaldamento a pannelli radianti è costituito da pochi, ma indispensabili, componenti, tra cui troviamo:  - il solaio, che costituisce il basamento dell'intero sistema e che deve essere adeguatamente provvisto di uno strato isolante di sottofondo, necessario per evitare il passaggio del calore verso il piano inferiore.  - il foglio protettivo, importante per creare uno strato che impermeabilizzi il sistema dal vapore acqueo che tende a crearsi a causa dello sbalzo di temperatura che si verifica sulla superficie del solaio.  - il pannello isolante, caratterizzato da basso coefficiente termico, che serve a creare una sorta di camera di contenimento, volta ad evitare la dispersione di calore principalmente verso il basso.  - il massetto, vale a dire uno strato cementizio che serve a ricoprire il sistema radiante per creare una base sulla quale verrà poi alloggiato il pavimento.  - i tubi, che costituiscono la sorgente radiante del sistema. Tali tubazioni vengono poste insieme e alloggiate su pannelli, che saranno poi adagiati sul sottostante pannello isolante.  - banda perimetrale, caratterizzata da una semplice striscia di materiale isolante, che deve esser posta perimetralmente all'area in cui sono alloggiati i pannelli radianti, nelle zone angolari, quindi, tra il solaio e le pareti, per consentire al pavimento di assorbire gli sbalzi termici senza danneggiare l'impianto sottostante.  - distributore a collettori, costituito sostanzialmente da una centralina attraverso la quale è possibile regolare sia la distribuzione del flusso del fluido in ingresso all'impianto, sia quella relativa al fluido in uscita dal sistema. 

Confronto con il riscaldamento tradizionale

Per concludere, è indispensabile capire le principali differenze che un impianto di riscaldamento a pavimento ha rispetto ad uno tradizionale, per metterne in evidenza eventuali vantaggi e svantaggi.  Per prima cosa bisogna considerare l'aspetto relativo alla presenza degli elementi riscaldanti. In un impianto tradizionale, infatti, vi sono i classici radiatori, completamente assenti nell'impianto a pannelli radianti, e ciò limita di molto la progettazione degli interni, dal momento che è pressoché impossibile arredare adeguatamente le pareti su cui si trovano i termosifoni.  Altro aspetto da considerare è sicuramente quello riguardante l'impatto ambientale. Il riscaldamento a pavimento, infatti, presenta un'eccellente efficienza energetica, a tutto vantaggio, oltre che per l'ambiente, anche per il portafoglio, dato che sarà possibile verificare consumi realmente più bassi rispetto ad un impianto tradizionale. Quest'ultimo aspetto, in particolare, è dovuto principalmente al fatto che i pannelli radianti posti a pavimento consentono una più uniforme distribuzione del calore, a differenza degli impianti classici, in cui il calore era maggiore solo nelle vicinanze dell'elemento riscaldante.  Un possibile svantaggio del sistema di riscaldamento a pavimento, infine, potrebbe essere costituito dai maggiori costi iniziali di impianto. Tuttavia, tenendo conto del risparmio energetico che si riesce ad ottenere, tale costo maggiore viene largamente ripagato nel tempo.   Prima Foto: Sistema di riscaldamento radiante a pavimento, Rehau 

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