Piatto doccia, la guida alla scelta

- 20 luglio 2016

Scegliere piatto doccia

Nella scelta del piatto doccia occorre tener presente una serie di fattori ed elementi. Partiamo dalla forma: dev’essere uguale rispetto a quella del box doccia. In commercio esistono piatti doccia quadrati, che sono i più classici; oppure rettangolari, più moderni e spaziosi. Ma ci sono anche piatti doccia quadrati, per chi decide di collocare il box doccia al centro della stanza da bagno, e angolari, per chi invece non dispone di un’ampia metratura e quindi necessita di ottimizzare gli spazi. In realtà lo spazio è un elemento che occorre valutare in tutti i casi con estrema cura, a prescindere dall’estetica (che comunque ha grande importanza) e in un’ottica di massima funzionalità. Il consiglio è quello di affidarsi ad esperti per la realizzazione di un progetto ad hoc, altrimenti si rischia di incorrere in qualche problema logistico nel momento in cui il piatto doccia viene installato. In foto un piatto doccia della collezione Onda di Disenia, quarto satellite del gruppo Ideagroup. Tutta la linea è in Aquatek, materiale innovativo realizzato con resine acriliche e in grado di assicurare un’altissima durevolezza, soprattutto se comparato a molte delle alternative proposte dal mercato. La sua colorazione è in pasta, una particolarità che rende facilmente ripristinabili piccoli danni occorsi sulla superficie del piatto doccia: è sufficiente l’utilizzo di carte vetrate e scotch brite ed è possibile operare sulla ricostruzione in loco con nuovo materiale. Disenia propone piatti doccia che possono essere prodotti sartorialmente su disegno o ricavati da dima, posizionando liberamente la piletta e con dimensioni molto ampie.

Piatto doccia materiali

I piatti doccia possono essere realizzati in Aquatek, materiale molto resistente e anche semplice da pulire (bastano un po’ di acqua e sapone oppure aceto ma vanno benissimo anche i prodotti specifici che si trovano in qualsiasi supermercato), oppure in acrilico, in ceramica, in acciaio, in resina, in Corian, in Tecnoril, in Cristalplant. L’acrilico è il materiale più economico, è leggero e si posa con facilità, è elastico e dunque ben si adatta agli assestamenti delle superfici. E’ disponibile in numerose misure e in diverse texture, anche nella versione liscia ha un leggero grip che lo rende antiscivolo. Tende però a ingiallire con il tempo e può macchiarsi a contatto con determinati prodotti fra cui la candeggina e l’acetone. Il piatto doccia in ceramica è il più tradizionale ma negli anni ha saputo rinnovarsi e confermare la propria qualità grazie alle più moderne tecnologie e tecniche di lavorazione. Bisogna però dire che rispetto ad altri materiali risulta più soggetto a crepe e rotture e resta anche un po’ scivoloso. I piatti doccia in acciaio sono di ottima qualità anche se hanno prezzi superiori rispetto ad altre tipologie. Hanno spessori ridotti e si installano agevolmente perché molto leggeri. Sono disponibili in vari colori, si puliscono velocemente e non risultano soggetti a crepe. In foto uno dei piatti doccia della gamma Ardesia di Grandform; tutti i modelli sono in composito di minerali naturali e resine, ultrapiatti (altezza 3 cm), con piletta di scarico e griglia in acciaio inox inclusa.

Piatto doccia scelta

Continuiamo con i materiali: i piatti doccia in resina sono, più precisamente, realizzati con una miscela di resine acriliche e minerali (vedi nel paragrafo precedente il piatto della collezione Ardesia di Grandform). Esiste un’infinità di varianti con piccole differenze in base alle percentuali dei vari componenti. I piatti doccia in resina sono lavorati con nanotecnologie che si traducono in proprietà antifungine e antibatteriche, oltre che in un elevato grado di repellenza all’acqua. Inoltre sono antiscivolo e possono essere sagomati sul posto, per ottenere qualsiasi forma. Hanno inoltre sempre un’immagine molto gradevole, sono disponibili in diversi colori e finiture: l’effetto pietra è senza dubbio fra le più apprezzate. Il difetto? Un piatto doccia in resina ha un costo simile a quello di un piatto doccia in acciaio, tuttavia è meno duro e di conseguenza più soggetto al rischio di segni e graffi. Il Corian, il Tecnoril e il Cristalplant sono materiali ottimi per la realizzazione di piatti doccia, rappresentano il livello più alto. Sono sottili e lavorati al cm con tagli su misura, hanno un‘ottima resistenza agli urti e ai prodotti chimici e possono essere ripristinati a seguito di graffi e rotture. Comportano una spesa decisamente maggiore, però. In foto vedete Linea, piatto doccia in Corian firmato Planit. Permette il montaggio a filo pavimento con le fresature per l’inserimento del vetro (a richiesta). Larghezza e profondità del bacino e posizione della pedana sono sempre personalizzabili.

Piatto doccia a filopavimento

Passiamo al tipo di installazione. Il piatto doccia tradizionale è quello di un appoggio, cioè un po’ rialzato rispetto al filo pavimento. Crea una sorta di scalino e anche per questo motivo viene utilizzato anche nel caso in cui ci siano problemi di pendenza dello scarico. Più funzionale e pratico, e destinatario di consensi crescenti, è il piatto doccia a filo pavimento. Questa soluzione consente di creare una superficie unica nel passaggio dal pavimento al piatto stesso, è come se quest’ultimo fosse la continuazione del primo. Il piatto doccia a filo pavimento è obbligatorio nei bagni utilizzati anche dalle persone disabili ed è pure il preferito dai designer grazie alla sua estetica pulita e caratterizzata da grande eleganza. Fra tutti gli altri tipi di piatti doccia, è naturalmente il più facile da pulire. Se la pendenza di scarico è troppo ridotta, però, l’installazione potrebbe risultare impossibile. Il foro di scarico è più ampio rispetto a quello dei piatti da appoggio per favorire il defluire dell’acqua di scarico. C’è poi una soluzione intermedia, ovvero il piatto doccia a incasso, che viene parzialmente inserito nel massetto ma forma comunque con il pavimento un piccolo scalino. In foto un piatto doccia a filo pavimento della serie Duraplan di Duravit.