Miscelatore cucina, fra ecologia e risparmio idrico

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- 26 gennaio 2018

Miscelatore cucina

All’interno di una cucina, i rubinetti rappresentano un vero e proprio tratto distintivo per quanto riguarda la caratterizzazione e personalizzazione della zona adibita al lavaggio delle stoviglie. La loro composizione, la loro forma, la loro tipologia di funzionamento, il materiale di cui sono composti e le finiture con cui sono realizzati servono a donare un’identità definita e particolare alla propria cucina. Esistono svariati tipi di miscelatore: con bocca di erogazione alta o baricentro spostato in avanti, con linee di design più decise e squadrate oppure morbide e stondate, monomanopola (ovvero con una singola manopola regolabile verso destra e sinistra a seconda della temperatura desiderata) o a doppia manopola (da una parte il pomello dell’acqua calda e dall’altra quello della fredda). Come per qualsiasi altro elemento d’arredamento della casa, la scelta del miscelatore è molto importante e deve in primo luogo appagare il nostro gusto estetico: l’impatto visivo del rubinetto deve essere gradevole, ed esso si può scegliere in sintonia o in ragionato contrasto con lo stile dell’ambiente della cucina. Ma siccome la sostanza vale più della forma - soprattutto per quel che riguarda l’utilizzo di un lavandino sul lungo periodo - ancora più importante è la tecnologia e i materiali con cui il miscelatore è realizzato. Per quanto possa essere bello ed elegante, un rubinetto servirà a poco e niente se non dovesse funzionare a regola d’arte o se si dovesse deteriorare poco dopo l’acquisto. L’occhio vuole sempre la sua parte, ma sono altre le caratteristiche che dovrebbero farci propendere verso l’acquisto di un prodotto. Ed è proprio per questo motivo che nei paragrafi che seguiranno ci concentreremo non tanto sull’estetica di miscelatori e rubinetti, quando sul loro funzionamento tecnico, con un occhio di riguardo alle questioni del risparmio energetico ed idrico. A proposito di novità, un’assoluta garanzia in questo senso è rappresentata da GROHE Red, miscelatore da cucina capace di erogare, con la semplice pressione di un pulsante, acqua filtrata alla temperatura di 100°C. Una soluzione perfetta e all’avanguardia per abbattere definitivamente i tempi morti in attesa che l’acqua si scaldi per preparare caffè, tè o cuocere la pasta. Inoltre, oltre all’estrema facilità di utilizzo, GROHE Red può contare sulla tecnologia di protezione ChildLock, per un uso al 100% sicuro anche in presenza di bimbi.

Miscelatore cucina materiali

Per quel che riguarda i materiali di fabbricazione, nel campo dei miscelatori la parte del leone se la tiene stretta l’acciaio inox, il materiale nettamente più utilizzato quando si parla di rubinetti e miscelatori. Un altro materiale che si trova frequentemente in tante cucine è l’ottone cromato: si tratta di una variante più tradizionale, ma che continua a ritagliarsi uno spazio di rilievo anche in tempi più recenti. Le varianti più comuni per la finitura di rubinetti e miscelatori sono quelle lucida, opaca o satinata. Versioni più moderne presentano smaltature nei colori bianco o nero. Mediamente, sono più diffusi i lavelli monocomando, dotati di un’unica leva da ruotare da destra a sinistra e viceversa per miscelare la temperatura dell’acqua e con la quale - a seconda dell’angolo di apertura - è possibile anche controllare l’intensità di erogazione del flusso. Per ampliare il raggio di erogazione di un rubinetto si più installare una bocca orientabile (per direzionare il flusso non solo in verticale dal all’alto al basso, ma anche in diagonale) o un corpo snodabile, in modo da rendere il nostro rubinetto ancora più maneggevole e comodo da usare. In aggiunta, si può anche dotarlo di una doccetta estraibile, comodissima ad esempio per riempire recipienti sistemati sul piano cottura senza il bisogno di travasi dentro e fuori il nostro lavandino. Il rubinetto Move di Teknobili è dotato di una doccetta con ampio raggio d’azione a trecentosessanta gradi, con getto aeratore e getto spray. Grazie al sistema di attrazione magnetica la doccetta è facilissima da utilizzare e si può prendere con una sola mano.

Miscelatore cucina temperatura

Dopo avere effettuato una panoramica generale sui miscelatori da cucina, sulle loro diverse modalità di funzionamento e sui materiali di cui sono costituiti, proviamo a inoltrarci un po’ di più nell’aspetto tecnico. In particolar modo, vediamo come l’acqua dovrebbe essere correttamente erogata dal nostro lavandino. I temi del consumo e del risparmio energetico sono molto sentiti, soprattutto in un periodo come quello attuale in cui iniziamo ad approcciarci ad un utilizzo più consapevole e sostenibile delle nostre risorse. Iniziamo dalla temperatura. In cucina, l’acqua (fredda, ma anche e soprattutto calda) viene utilizzata per lavare e sciacquare le stoviglie e pulire le superfici della stanza (piano cottura, piano cucina, ecc…). Il primo consiglio da seguire è quello di non utilizzare l’acqua a temperature troppo alte, così da preservare meglio la qualità delle nostre superfici. Per lavare i piatti, l’acqua bollente non serve, anzi rischia solo di portarci a inutili consumi energetici di gas, facendo lavorare a pieno regime caldaia, scaldabagno o boiler elettrico. In linea di massima, la temperatura ottimale viaggia fra i 40°C e i 50°C. Purtroppo il nostro corpo non è dotato di indicatori scientifici per misurare la temperatura dell’acqua, operazione che ci è possibile fare solo a spanne. Fortunatamente esistono alcuni accorgimenti tecnologici installabili sui nostri rubinetti, utili a venirci incontro e ad evitarci inutili sprechi. In primis, alcuni miscelatori sono dotati di appositi limitatori di temperatura, che offrono una resistenza nella rotazione della manopola dalla parte dell’acqua calda. In altri casi la manopola è direttamente predisposta a ritornare automaticamente verso il centro, ovvero verso l’erogazione a temperatura ambiente. In alcuni modelli elettronici si possono trovare addirittura dei sensori a led che cambiano colore a seconda della temperatura dell’acqua, così da tenerci sempre all’erta su quanto stiamo facendo lavorare la nostra caldaia. È bene evidenziare inoltre che dotando i propri rubinetti di dispositivi tecnologici specifici è possibile arrivare a un risparmio idrico addirittura del 50%. Il lavello ZOE di KWC è declinato in tre modelli (due monovasca e un doppiavasca) con installazione sottotop o incasso semifilo/filotop. Esso è caratterizzato dalla possibilità di regolare manualmente la temperatura dell’acqua erogata grazie a un semplice dispositivo touch.

Miscelatore cucina erogazione

Esaurito il discorso sulla temperatura, spostiamoci ora a parlare dell’erogazione, o per meglio dire della quantità di acqua che esce dalla bocca del rubinetto in un dato periodo di tempo. Un semplice esempio pratico salta subito agli occhi di tutti: a seconda che apriamo parzialmente o completamente la manopola del nostro rubinetto, il getto d’acqua varia per intensità e per quantità d’acqua erogata. Ma quanta acqua è giusto utilizzare quotidianamente per l’uso che facciano in media dei nostri rubinetti? Purtroppo, come spesso accade in innumerevoli altri ambiti, tendiamo ad utilizzare una dose superiore della risorsa in questione (in questo caso l’acqua) rispetto a quella che ci servirebbe. Basti pensare alle operazioni di lavaggio e risciacquo dei piatti: quante volte teniamo la manopola costantemente aperta - magari al massimo di erogazione e temperatura - quando sarebbe invece sufficiente aprirla per pochi secondi solo nel momenti in cui abbiamo effettivamente bisogno di sciacquare i piatti insaponati? Se parliamo di capacità standard, un miscelatore è in grado di erogare in media dai 9 ai 12 litri al minuto (pensate a una decina di bottiglie d’acqua rovesciate nel tubo di scarico ogni 60 secondi e avrete un’idea ancora più vivida di quello a cui ci si riferisce quando si parla di spreco). In realtà, si stima che il flusso potrebbe essere tranquillamente dimezzabile, portandolo a 4,5-6 litri al minuto. Come fare? Innanzitutto prestando maggiore attenzione a come usiamo i nostri rubinetti. In seconda battuta è possibile ricorrere all’installazione di miscelatori dotati preziosi dispositivi, integrati nei prodotti di ultima generazione che rendono più facile e immediato questo risparmio idrico. Ad esempio, il rubinetto Active di Ideal Standard è dotato di meccanismo EKO, con un comando per il risparmio idrico e un sistema di controllo della temperatura dell’acqua calda.

Miscelatore cucina limitatore

Ma come funzionano questi dispositivi pensati per limitare lo spreco idrico? Parecchi modelli di miscelatori sono dotati di un limitatore di flusso (chiamato altrimenti regolatore di apertura). Esso viene inserito solitamente all’interno della cartuccia e permette così di contenere il passaggio massimo dell’acqua: un blocco serve a frenare il movimento della leva del comando della manovella, con due o più scatti, ciascuno dei quali corrisponde a diverse portate. Il rompigetto aerato (o aeratore) svolge la medesima mansione di riduzione del getto. Si tratta di un filtrino installato sulla bocca di erogazione, che riduce il flusso idrico facendo uscire acqua mista ad aria. In più esiste una serie di miscelatori automatici dotati di fotocellula che attivano e chiudono il proprio flusso toccando la barra di erogazione e lo stelo; ad essi si aggiungono i rubinetti temporizzatori (quelli che siamo ad esempio abituati a vedere nei servizi di locali, pub, ristoranti e discoteche). Entrambe queste varianti nascono con uno scopo ben preciso: evitare di poter dimenticare la manopola aperta ed abbattere eventuali sprechi di acqua (oltre a ridurre a zero il rischio di ritrovarsi la casa allagata per distrazione). A proposito di consumi e risparmio energetico, New Cleo di Fir Italia, ad esempio, è dotato di aeratore “green” capace di miscelare aria e acqua, riducendo in questo modo la portata fino a 6 litri per minuti e i consumi di almeno il 40%.

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