Come pulire le stufe a legna

- 22 ottobre 2014

Stufe a legna: uso e manutenzione

L’inverno è alle porte e tra le soluzioni per riscaldare gli ambienti di casa al meglio in molti contesti abitativi fa il suo ingresso la stufa a legna, che non richiede una complessa installazione né una spesa eccessiva, e che sa regalare il calore e il fascino della fiamma come un camino richiedendo un minor consumo di combustibile. Le stufe a legna, per funzionare al meglio, necessitano di una manutenzione, non complessa, ma sicuramente accurata. L’alto grado di efficienza raggiunto nella combustione dagli attuali modelli in commercio, fa sì che la manutenzione delle stufe a legna richieda unicamente controlli periodici dei condotti e operazioni di pulizia ordinaria. In foto: stufa a legna senza canna fumaria Chari di MCZ

Come pulire la stufa a legna

Prima di apprestarci a pulire la nostra stufa a legna dobbiamo spegnerla. Ed attendere che il rivestimento esterno e le superfici interne si siano raffreddati. Nella manutenzione delle stufe a legna, per pulire le superfici, è consigliabile evitare detersivi e prodotti chimici, ma utilizzare piuttosto un panno inumidito con acqua calda, sufficiente per eliminare le tracce di sporco e la polvere. I metalli utilizzati per le stufe in ghisa o acciaio sono sicuramente resistenti alle alte temperature ma non inossidabili. Nel tempo, quindi, specialmente se la stufa è collocata in una casa umida e non sempre abitata, potrebbero presentare tracce di ruggine. I metalli possono in tal casso essere riverniciati con prodotti per alte temperature o con paste grafitate. Sempre a freddo va pulito il vetro delle stufe. Per eliminare macchie e sporco, si può ricorrere a un prodotto specifico richiedendolo al produttore dell’apparecchio, oppure utilizzare la stessa cenere della stufa, che poi andrà sciacquata con acqua, su un panno umido. Tenete presente che più lascerete che la fuliggine si accumuli, più risulterà faticoso e lungo pulire il vetro. In foto: stufa a legna canalizzabile Kasai di MCZ

Come pulire la canna fumaria

Della manutenzione delle stufe a legna fa parte anche la corretta pulizia della canna fumaria, dove si accumulano i fastidiosi depositi di creosoto, che si formano se la temperatura della canna fumaria si abbassa sotto i 150 gradi. Per eliminarli occorre pulire periodicamente (annualmente o con maggiore frequenza se la stufa viene utilizzata quotidianamente) la canna fumaria. Solitamente, per la pulizia della canna fumaria di una stufa, ci si affida a uno spazzacamino professionista, che, terminata la pulizia e il controllo di questa e del comignolo, vi dovrà rilasciare una dichiarazione che attesti che l’impianto è in sicurezza. Ad assicurare il buon funzionamento della stufa è anche il comignolo, in cui l’area aperta per l’evacuazione dei fumi deve essere perlomeno il doppio della sezione della canna fumaria e conformata in modo tale da assicurare l’evacuazione anche in caso di vento e da impedire l’ingresso a neve, pioggia o animali. In foto: stufa a legna Stub Overnight di MCZ

Pulizia della cenere

Operazione di manutenzione delle stufe a legna da svolgere a stufa spenta è la pulizia del cassetto della cenere, che andrà svuotato solo quando pieno, dato che uno strato di cenere lasciato sul fondo ha potere isolante e sostiene il calore delle braci alla base del fuoco. Per le operazioni di rimozione della cenere potranno esservi utili una paletta e una spazzola metallica, che vi aiuterà a rimuovere tutti i residui presenti nel cassetto. Una volta rimossa, la cenere non va assolutamente svuotata tra i rifiuti indifferenziati, poiché potrebbe contenere braci ancora calde, ma va piuttosto depositata in un contenitore di metallo perché le braci si raffreddino definitivamente. Se avete un giardino ricordate che la cenere, fortemente alcalina ma anche ricca di potassio, è un ottimo fertilizzante per alcuni tipi di terreno. In foto: stufa a legna Thor di MCZ Approfondimento a cura di yourFire, il web-magazine di MCZ Group

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