Manutenzione caldaia: siete a norma?

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- 30 ottobre 2012

Norme di manutenzione caldaia

La caldaia domestica necessita di controlli periodici, che servono a garantire la piena funzionalità dell’impianto. Tale manutenzione è disciplinata da norme precise: si tratta del decreto legislativo 192/2005, chiamato “codice dell’energia”, parzialmente modificato nel 2006, con l’introduzione di una nuova disciplina riguardante scadenze di manutenzione, ora stabilite dalle istruzioni tecniche che vi sono state rilasciate dall’installatore della vostra caldaia. La legge decreta che per una caldaia con potenza pari o inferiore a 35 kW deve essere effettuata la manutenzione una volta l’anno, mentre ogni due anni andrà verificato il rendimento di combustione.    Per le caldaie con potenza maggiore di 35 kW (quelle centralizzate), invece, è necessario un ulteriore controllo dei fumi da effettuare a metà del periodo d’uso del riscaldamento, ogni due mesi una verifica dei consumi acqua leggendo il contatore, prima di accenderlo ogni anno un controllo del serbatoio di gasolio, ogni cinque anni un controllo interno dello stesso serbatoio. La caldaia va poi pulita se la temperatura dei fumi supera quella rilevata a caldaia pulita, mentre ogni due mesi va verificato il rendimento di combustione percentuale.   Semplici da utilizzare ma con un cuore tecnologico: sono le nuove caldaie della gamma Master 3 di Hermann Saunier Duval, le cui dimensioni contenute le rendono ideali sia per una prima installazione, sia per la sostituzione di una caldaia già esistente. Sul pannello comandi l’utente può in maniera semplice ed immediata selezionare le funzioni e la temperatura desiderata, mentre display digitale permette la costante visualizzazione della temperatura del circuito di riscaldamento o la pressione dell’impianto, nonché l’impostazione dei principali parametri di funzionamento della caldaia.   Le caldaie Master 3 sono compatibili con tutti i sistemi solari grazie ad apppositi kit ed entrano in funzionamento quando l’irraggiamento solare non è sufficiente a mantenere l’acqua sanitaria alla temperatura desiderata.  

A chi rivolgersi

Per la manutenzione caldaia è sempre necessario rivolgersi a personale competente e specializzato: solo un tecnico autorizzato, infatti, può rilasciare le certificazioni. Verificate dunque che il centro assistenza che esegue il controllo su caldaia e impianto di riscaldamento sia in possesso delle autorizzazioni necessarie per farlo.   Il controllo della caldaia e la prova dei fumi che eseguita periodicamente evitano il rischio di incidenti domestici e l’immissione di gas nocivi nell’aria. Il tecnico che provvede al controllo periodico della caldaia domestica dovrà compilare un rapporto (controllo tecnico mod. H o H-bis), con firma e timbro, in tre copie: una resterà a voi e andrà conservata insieme ai documenti relativi all’impianto; una verrà trasmessa al Comune dal tecnico stesso entro sessanta giorni e un’ultima copia sarà conservata dalla ditta che ha curato la manutenzione della caldaia.   Garantiscono massime performance a consumi minimi le caldaie della nuovagamma Clas Evo di Ariston Thermo, che rispondono alle esigenze dei fruitori in modo immediato grazie a un’interfaccia davvero user-friendly. Un display LCD retroilluminato, infatti, permette di leggere le informazioni e controllare i parametri di funzionamento del sistema. Le caldaie Clas Evo sono disponibili  nelle versioni riscaldamento e produzione di acqua sanitaria in tre diverse potenze: 24 kW camera aperta e 24 e 28 kW camera stagna.   Nella versione Clas Evo System, solo riscaldamento, cinque le potenze a disposizione: 24 e 28 kW camera aperta, 24, 28 e 32 kW camera stagna. Per entrambe le versioni è garantito il massimo comfort acustico, grazie ai nuovi silenziatori. Il massimo comfort è garantito anche dalla Funzione Auto, che consente alla caldaia di autoregolarsi in base alle temperature di impianto rilevate, per mantenere costantemente la temperatura desiderata. 

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