Letto a scomparsa consigli per l'acquisto

- 11 marzo 2018

Soluzioni funzionali per spazi ridotti: i letti a scomparsa

Le ditte produttrici di mobili si trovano spesso a doversi confrontare con la progettazione oculata per arredare spazi di dimensioni ridotte, in cui si richiedono soluzioni salvaspazio come ad esempio i letti a scomparsa. Ma quando è bene utilizzare un letto a scomparsa? I letti trasformabili a scomparsa sono la soluzione ideale per chi deve risparmiare spazio all’interno della casa, soprattutto se la superficie è limitata. In genere capita che si impieghino soluzioni di letto a scomparsa per assolvere alla duplice funzione di un unico ambiente, che viene sfruttato come living durante la giornata, e all’occorrenza trasformato in zona notte. I letti a scomparsa sono utilissimi, quindi, nei mono e bilocali, nelle case per vacanze che richiedono molti posti letto, nelle camere destinate agli ospiti. In foto: Clei, soluzione di letto a scomparsa collezione Kali

Tipologie di letti a scomparsa

Per avere nello stesso spazio più posti letto sono state studiate nel tempo soluzioni che permettano di fare fronte alle emergenze solitamente non di uso quotidiano, poiché non troppo comode e pratiche, come ad esempio divani letto e reti pieghevoli. Oggi però un cambio di tendenza si palesa in questo senso: gli spazi di vita sono sempre più ridotti e necessitano quindi di soluzioni salvaspazio generalmente letti a scomparsa che permettano con un solo gesto di avere un letto sempre pronto all’uso, estraibile o a ribalta. I meccanismi di apertura del letto a scomparsa sono sempre più tecnologici e di precisione, permettendo in pochi secondi di avere un piano letto per un riposo di qualità per chi ne fa uso. I letti possono essere singoli, matrimoniali o da una piazza e mezza, a ribalta, estraibili o a castello: sono realizzati in differenti materiali e con struttura in acciaio o legno, imbottiti o laccati. In foto: letto a scomparsa Clever

Modelli e dimensioni

Le caratteristiche che deve avere un letto a scomparsa sono per lo più inerenti la sicurezza, l’affidabilità, la semplicità d’utilizzo, la comodità, la modularità, il risparmio di spazio senza sottovalutare l’estetica. Sono queste le caratteristiche contemplate in moltissime tipologie di letti a scomparsa: scopriamoli insieme. Il letto matrimoniale a scomparsa è un elemento che può essere celato da una parete nella zona giorno: questo elemento propone per lo spazio adibito alla notte una soluzione ribaltabile che quando non serve, si può richiudere all’interno della parete, sparendo del tutto; esempi di questi letti sono dati dalla ditta Clei. Per i letti singoli a scomparsa le possibilità sono molteplici: a partire dal classico letto che nella parte sottostante accoglie un cassettone estraibile con materasso, si possono trovare soluzioni a ribalta a parete, o ancora, ribaltabili e trasformabili da piano di scrivania a letto. In foto: letto a scomparsa di Clei, Cabrio In

Letti a scomparsa matrimoniali

È possibile rendere “grandi” anche spazi piccoli, regalando il massimo della vivibilità magari a monolocali? Certo che sì, affidandosi ai “trasformisti”, mobili che a seconda delle situazioni sono armadi, scrivanie, divani, letti. Soluzioni utili pure in altri casi: famiglie numerose ma poche stanze, arrivo di ospiti “programmati” o che decidono di fermarsi da noi inaspettatamente. L’eclettismo dei letti a scomparsa, in proposito, è davvero utilissimo, perché si tratta di pezzi d’arredo che, con pochi gesti, grazie a tecnologie mirate, possono far diventare bedroom un soggiorno, senza inficiarne lo stile e l’appeal. Insomma, possiamo avere una zona giorno-notte negli stessi metri a disposizione, una bella idea altresì se lavoriamo da casa e non abbiamo un locale adibito a studio ma soltanto il soggiorno: la concentrazione può venir meno con il letto sotto gli occhi che certo non è il massimo da vedere se arriva qualcuno a farci una visita per quattro chiacchiere o magari proprio per un incontro d’affari. In proposito, il brand Fratelli Spinelli propone un’ampia gamma di mobili trasformisti, per arredare sia camere con letto singolo sia quelle matrimoniali, con tecnologie che garantiscono la robustezza, la praticità e la durata nel tempo. Nel modello Quick, ad esempio, il letto matrimoniale (che si può avere pure nella versione alla francese cioè un po’ più piccolo, tra i 140x190/200 cm, rispetto alle misure standard160x190/200 con spessore di 18 cm) ha una scomparsa in verticale, all’interno di un mobile che da chiuso riduce decisamente gli ingombri e che presenta una scrivania integrata. Grazie alle cinghie elastiche interne regolabili, il materasso del letto è tenuto ben fermo ed è subito pronto nel momento in cui si apre, equipaggiato con rete ortopedica con doghe faggio cinghiate al centro. La profondità a letto chiuso è pari a 33 o 44,6 cm (a seconda della scelta), a letto aperto è rispettivamente di 217 o 228. Il “sistema mobile”, dalla struttura in laccato, alto 210,5 cm e largo 179 (159 nella versione alla francese), è personalizzabile anche con eventuali luci interne e componibile in diverse configurazioni, prevedendo ad esempio cassettoni e ripiani vari. Nell’utilizzo di questo tipo di letto a scomparsa, ci sono alcune accortezze, cioè bisogna ancorarlo al muro con l’ausilio di tasselli metallici adeguati e naturalmente dopo aver verificato che la parete stessa sia idonea a essere forata e a “reggere” l’insieme. Escluse le pareti in cartongesso, che non garantiscono una tenuta opportuna.

Letti a scomparsa verticali

Uno dei meccanismi più usati nei letti a scomparsa è quello verticale, con apertura abbattibile. Una circostanza per cui si deve avere bisogno di uno spazio sufficiente sulla parte davanti. Un’idea la fornisce Clei con il suo sistema trasformabile dining-night chiamato Penelope 2, dalla variegata funzionalità. Esattamente, nella funzione notte abbiamo un letto matrimoniale fornito di rete brevettata CF09 a doghe: si apre con un sistema di articolazione assistito da pistoni a gas totalmente incassato nel fianco del mobile mediante tecnologia brevettata che fa abbassare il tavolo meccanizzato. Questo, alto 72 cm, profondo 120, largo 70, è fissato al mobile grazie a un movimento basculante che attivato lo porta a posizionarsi del tutto sotto la rete. Quando invece il letto si chiude e rientra nel suo “nido”, il tavolo si può aprire, o meno, a seconda della necessità di spazio. Il tutto è sicuro per via di un insieme di blocchi di sicurezza automatici contro il rischio di chiusure/aperture accidentali. Le misure di questo mobile, con un’altezza di 220 cm e larghezza di 177, cambiano in base alla profondità, da chiuso 35 o 62,3 cm, da aperto 213,9 o 241,2. La differenza in merito alla profondità riguarda anche il tipo di testata per il letto, tessile in quella minore, in legno dotata di contenitore porta guanciali e mensole per quella maggiore. Ampia la gamma delle finiture delle versioni disponibili (standard, dining con tavolo, board con scrittoio maxi, sofa), tra tessuti, pelli, ecopelli, laccature, legni, vetri, melaminico, sulla cui base bianca si possono avere anche pattern stampati in diverse combinazioni.

Letti a scomparsa con meccanismo elettrico

Per recuperare spazio dove non c’è, alcuni designer hanno avuto l’ispirazione di un letto che scompare sul soffitto, scendendo e salendo grazie a un meccanismo elettrico. L’azienda francese BedUp ha creato una soluzione del genere con il modello BedUp® VISION che ha un supporto alla parete all’altezza della testata ed è sospeso da due cavi in acciaio, che garantiscono stabilità e sicurezza, senza necessità di pareti portanti. Il letto, che arriva a un’altezza standard tra 2metri e 20, 2 metri e 80 (ma può essere disegnato su misura per varie esigenze), garantisce in pratica una visione “panoramica” sulla stanza ed è pensato in modo da arrivare fino in fondo poggiandosi semplicemente su mobili e oggetti ad hoc. E rimane ben saldo al pavimento grazie all’apporto di due gambe oblique retrattili che appunto scompaiono nella parte inferiore in cui se si vuole si possono integrare luci anche a led. Il letto si può fermare pure prima di arrivare a terra, a seconda della necessità, diventando tavolino o divano, con tanto di scaletta per salire/scendere. Nelle possibili configurazioni, rientra pure il supporto murario che può essere personalizzato dotandolo di mensole e ripiani, così come è possibile equipaggiare il letto con lampade collocate nei punti opportuni per il massimo della fruibilità. Con questo progetto, in pratica, tutto l’ingombro di un letto matrimoniale svanisce per lasciare spazio (è proprio il caso di dirlo) a un salottino e a una zona giorno in piena regola che si fa da parte (pur rimanendo al suo posto) nel momento opportuno. Il letto sospeso si monta in una giornata e ha una garanzia di 5 anni.

Letti a scomparsa con divano

Quando è chiuso, l’aspetto è quello di un normale soggiorno con un comodo divano integrato a un armadio/libreria, ideale per rilassarsi, guardare la tv, leggere, incontrare gli amici. Tutto cambia quando è l’ora di dormire perché la struttura nasconde un letto matrimoniale a scomparsa. Nobu di Clever funziona con un meccanismo a ribalta di apertura assistita che, dolcemente e prevenendo aperture accidentali, accompagna l’estrazione del letto con rete e materasso, dopo aver abbassato i cuscini dello schienale del divano. Insomma, un progetto furbo per avere due stanze in una, con la possibilità di scegliere tante finiture in modo da abbinarlo a tutti i mobili necessari per arredare al meglio lo spazio a disposizione. Inoltre, il letto può essere completato da una testiera imbottita e avere all’interno mensole e illuminazione led, persino una o più prese di corrente. Ed è pensato per materassi matrimoniali delle dimensioni classiche di cm 160 x 200. Per quanto riguarda il divano, in tessuto, le opzioni riguardano modelli lineari a 2 o 3 posti oppure la versione con chaise longue, con o senza braccioli.

Letti a scomparsa opinioni

Abbiamo sentito un gruppo di persone per sapere cosa ne pensano dell’alternativa letto a scomparsa per recuperare spazio in casa. Marina, impiegata, ritiene che “non si tratta tanto di un’alternativa, piuttosto di una vera e propria necessità, poiché le abitazioni di oggi sono sempre più piccole nelle metrature”. Paola, quando ha deciso di arredare in maniera stilosa la camera degli ospiti, ha avuto una vera e propria rivelazione, dice lei, “perché ho scoperto che i letti a scomparsa, integrati nei mobili, non sono solo per i bambini”. “È vero”, aggiunge Micaela, “Non sono poche le aziende che offrono versioni belle, eleganti, non solo quelle colorate che sono molto carine, certo, ma per gli adulti sono meno adatte”. “Personalmente”, sostiene Luca, “sono rimasto parecchio colpito dall’innovazione tecnologica su cui puntano i diversi brand, con meccanismi facili da gestire e con il massimo della sicurezza”. Davide lavora a casa da un po’ di tempo e vive in un monolocale, in cui è riuscito a ritagliarsi uno spazio-ufficio “grazie a un mobile che di giorno è libreria-scrivania e di notte il suo potere di transformer lo rende un comodo letto matrimoniale in cui posso ospitare la mia ragazza”. A proposito di ospiti: se ne arrivano senza preavviso, il designer Lorenzo Damiani ha inventato, per Campeggi, Bed Sharing. Cos’è? Un letto singolo costituito da un materasso rivestito da tessuto colorato, che si chiude a metà con un semplicissimo sistema in velcro e, grazie alle tante maniglie laterali, lo si sposta facilmente. Funziona così: se ne prendono diversi in altrettanti colori e si appendono alla parete magari ad altezze sfalsate, in modo da sembrare una sorta di scultura molto estrosa. Ma quando serve, l’anima funzionale di Bed Sharing si fa sentire. Basta sganciarne uno o quanti necessitano, per ottenere letti comodi per condividere spazio e tempo con ospiti e amici. Insomma, letti a scomparsa decisamente speciali.

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