Impianto solare termico, riscaldare naturale

- 11 novembre 2014

Rendimento impianto solare termico

Installando un impianto solare termico, è possibile risparmiare in bolletta scaldando l’acqua di casa con l’energia del sole e producendo fino al 70% di acqua calda gratis, semplicemente usando il potere solare, senza inquinare e riducendo in tal modo le emissioni di CO2.

E’ possibile scegliere fra due tipi di impianto: se si vive in una zona a clima temperato, l’impianto a circolazione naturale è più indicato, se invece si abita in regioni con un clima più freddo, meglio optare per un impianto a circolazione forzata. Se si installa l'impianto entro il 31 dicembre 2014 si possono detrarre dalle tasse fino al 65% dei costi. L’impianto dura in media 20 anni, con minimi interventi di manutenzione. Molto spesso, tuttavia, gli utenti fanno confusione tra impianto solare termico e fotovoltaico.
 Ecco la differenza: l'impianto a pannelli solari di tipo termico è destinato alla produzione di acqua calda, per uso sanitario o per uso sanitario/riscaldamento. L'impianto fotovoltaico invece è destinato alla produzione di corrente elettrica.In una normale abitazione, generalmente l'impianto termico consente di risparmiare cifre notevolmente più alte di un fotovoltaico. Tuttavia, ogni caso va valutato attentamente tramite un sopralluogo. In foto: il sistema solare termico a circolazione forzata Acqua DTH per la produzione di acqua calda è stato progettato da Thermics per raggiungere il massimo livello di flessibilità e soddisfazione del cliente. Gli scambiatori di calore della serie Acqua -R sono stati dotati di gruppo solare e centralina di controllo, preinstallati e connessi in modo tale da assicurare un’installazione semplice e standardizzata.

Dimensionamento impianto solare termico

Software gratis online sono disponibili per dimensionare un impianto solare termico. E' possibile scegliere il tipo di pannello solare termico, il consumo giornaliero di acqua in funzione del genere di famiglia, l'inclinazione del tetto, l'ubicazione dell'edificio come pure il tipo di impianto termico utilizzato.
Con pochi step e semplici regolazioni è possibile configurare l’impianto grazie agli schemi già pronti e verificare performance e risparmi! Tuttavia, è spesso meglio ricorrere a professionisti del settore. Ad esempio è bene sapere che bisogna installare il bollitore più vicino possibile ai collettori, soprattutto nei sistemi a circolazione forzata. La viscosità del fluido termoconvettore infatti impone un dimensionamento corretto per rispondere alle perdite di pressione del circuito. Infatti un dimensionamento poco accurato può causare in estate il blocco dell’impianto per surriscaldamento con conseguente rischio di perdita di fluido termoconvettore ed impedimento di rientro in esercizio automatico dell’impianto. L’errata impostazione della pressione di esercizio ed un calcolo poco accurato delle dimensioni del vaso di espansione sono infatti una frequente fonte di malfunzionamento negli impianti solari a circolazione forzata. IIn foto: Pegasus è l’elegante proposta di Thermics tra i sistemi solari a circolazione naturale. Prodotto unico per design, qualità dei materiali impiegati e prestazioni, rappresenta un’ottima soluzione per produrre acqua calda per le utenze familiari, permettendo un’installazione semplice e gradevole.

Costo impianto solare termico

Il prezzo complessivo di un impianto solare con collettori piani per un´abitazione di quattro persone si aggira tra i quattromila e i settemila euro: la differenza dipende dalle varie società installatrici. Se inoltre è prevista l´integrazione al riscaldamento, il prezzo aumenta sino a diecimila euro. A parità di energia prodotta, i collettori a tubi sottovuoto sono del 30% circa più cari dei collettori piani. Questi prezzi valgono – sempre in linea di massima - per tutti i componenti necessari incluso montaggio e Iva. Non sono considerati invece i possibili incentivi, che indicativamente si aggirano intorno al 25-30% del costo dell´impianto. Grazie all’attuale detrazione fiscale del 65% i tempi di ritorno dell’investimento possono essere relativamente brevi, anche cinque o sei anni, in base al genere di impianto e del preesistente che si va a sostituire o integrare. Questo significa che l´investimento è chiaramente minore dei costi energetici risparmiati nei venti/trent’anni di vita dell´impianto, inoltre mette al “sicuro” dai probabili aumenti delle fonti energetiche convenzionali.

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