Cosa c’è da sapere su un impianto fotovoltaico

- 08 febbraio 2019

Quanto costa un impianto fotovoltaico

Sfruttare i raggi del sole per avere energia elettrica pulita e inesauribile, grazie a un impianto fotovoltaico: ma quanto costa? I fattori che influenzano la spesa finale di un impianto fotovoltaico sono legati a:

  • dimensione,
  • numero di pannelli e tipologia,
  • potenza complessiva erogata,
  • presenza o meno di un sistema di batterie per l’accumulo energetico e di monitoraggio,
  • modello di inverter, strumento che trasforma la corrente continua prodotta dai pannelli fotovoltaici in corrente alternata, quella utilizzata dalle apparecchiature domestiche.

Per un impianto fotovoltaico completo da 3kilowatt (che produce tra i 3mila e i 4.500 kilowatt all’ora all’anno a seconda dell’area geografica di installazione), adatto al consumo per una famiglia di 4 persone, con un totale di 12/14 pannelli, il costo in media è di 6mila euro che aumenta anche del doppio a seconda del modello e della capacità della batteria che accumula energia quando se ne produce più del necessario.Questa si può usare in momenti successivi, permettendo risparmi notevoli in bolletta e quindi ammortizzando la spesa con il tempo. Se serve più energia, il sistema si ampia, calcolando una cifra tra mille e 2mila euro per ogni kW in più.
È utile poi informarsi bene se la somma finale comprende anche la manodopera nonché eventuali costi di progettazione dell’impianto e/o strutture di sostegno. Da considerare inoltre la spesa per allacciare il sistema alla rete elettrica.

Impianto fotovoltaico fai da te

È possibile installare un piccolo impianto fotovoltaico con il fai da te? La risposta è affermativa. Ci sono però da seguire alcuni accorgimenti.
Prima di tutto bisogna capire la quantità di energia che necessita e quale è la tipologia dei pannelli da montare, decidendo se devono essere fissi o mobili.
Nel primo caso, è meglio lasciare la messa in opera a professionisti, poiché si tratta di strutture da ancorare all’edificio. Nel secondo caso si parla in genere di strutture di dimensioni contenute, facili da spostare, indicate per fornire piccole quantità di energia e il cui montaggio può avvenire anche da parte di chi non è un esperto. In questa opzione in genere non c’è necessità di chiedere autorizzazioni al comune di residenza come accade per un impianto fisso.
Una soluzione per un impianto fotovoltaico fai da te è costituita da un apposito kit che si può comprare anche online. Ce ne sono di numerose varianti, meglio avventurarsi nella scelta non del tutto a digiuno dell’argomento.
Il kit, che può essere “on grid” se si allaccia alla rete elettrica, o “off grid” nel caso opposto, integrabile o meno all’impianto di casa è formato da diversi elementi:

  • pannelli, in un numero da 10 a 14,
  • inverter,
  • una o più batterie,
  • regolatore di carica,
  • cablaggi, cavi e tutti i supporti utili per il montaggio,
  • display di controllo.

Installare un impianto fotovoltaico per un appartamento in un condominio

Anche se si vive in un condomino, si può installare un impianto fotovoltaico per il proprio appartamento da collocare sul lastrico solare, sulla proprietà individuale e anche sulle superfici comuni. Soprattutto in questo caso, dice la legge n. 220 dell’11/12/2012, il condomino non deve alterarli né impedirne l’utilizzo al resto del vicinato. Quindi non devono essere messi a rischio la stabilità, la sicurezza, il decoro dell’edificio.
Nel caso si sia intenzionati a installare un tale tipo di impianto, dunque, il condomino deve fornire all’amministrazione tutti gli elementi utili per valutare l’entità dell’opera da intraprendere. La cui autorizzazione può essere data dalla maggioranza degli altri condomini intervenuti nella relativa assemblea condominiale.
E comunque ci deve essere sempre la possibilità che nelle superfici coinvolte rimanga lo spazio utile per montare impianti di fotovoltaico anche per gli altri condomini.
Da ricordare poi che, per l’installazione di un impianto fotovoltaico condominiale, che serva cioè a tutti i condomini, serve il parere favorevole, in seguito ad apposita assemblea, di almeno la metà degli intervenuti, ovvero la metà del valore millesimale dell’edificio. Fermo restando che i condomini non d’accordo ad usufruire dell’energia rinnovabile non saranno costretti a pagare le relative spese, né ad avere vantaggi dagli eventuali incentivi.

Vantaggi e svantaggi di un impianto fotovoltaico domestico

Tra gli svantaggi di un impianto fotovoltaico, da segnalare, accanto ai costi iniziali di una certa importanza, che si recuperano a medio/lungo termine, il suo legame con l’esposizione ai raggi solari la cui variabilità non ne permette la continuità energetica giornaliera, nonché la perdita dell’energia prodotta non consumata se non ci si dota di un sistema di accumulo. Tale caratteristica ha però un risvolto positivo per la bolletta: senza accumulatore di energia, il surplus può essere reimmesso nella rete che lo paga all'utente, in base al prezzo previsto dal mercato libero.
Tra i vantaggi anche:

  • il risparmio economico, con una spesa anche fino al 50% in meno rispetto all’energia elettrica tradizionale, il cui costo continuerà a salire nel futuro,
  • l’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica,
  • la possibilità di usufruire di detrazioni fiscali fino al 50% della spesa sostenuta.

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