Impianto elettrico nuovo come farlo a regola d'arte

- 08 giugno 2016

Impianto elettrico sicuro

Se stiamo acquistando un nuovo appartamento o siamo in vista di una ristrutturazione globale della nostra abitazione, dobbiamo tenere conto che buona parte della spesa che dovremo affrontare sarà assorbita dai lavori tecnici e impiantisti, vale a dire: lavori idraulici ed elettrici. Infatti, al di là dell'aspetto estetico e architettonico, per abitare in un ambiente sicuro e confortevole, siamo obbligati a rispondere e a sottostare alle vigenti norme di legge e a pretendere dai tecnici e dagli installatori, che incarichiamo dei lavori, il rilascio delle rispettive dichiarazioni di conformità dell'impianto e del lavoro eseguito, certificati che verranno rilasciato a fine lavori, necessari anche all'ottenimento dell'abitabilità dell'immobile. Quindi, lungi da noi improvvisarci in rudimentali fai da te, soprattutto in merito ad opere che interessano l'apparato elettrico, per evitare così incidenti domestici che mettano a rischio la nostra incolumità, come: scosse, cortocircuiti o addirittura incendi. Ma come facciamo a sapere se l'impianto elettrico va rimesso a nuovo? Oltre al sopralluogo di un esperto che ci dirà come intervenire, possiamo già ad un primo acchito verificare se c'è bisogno di un restyling. Prima di tutto, se l'impianto ha più di 15 anni, di sicuro non risponderà più alla normativa vigente e andrà assolutamente prevista una sua messa in regola, o nel "peggiore" dei casi, occorrerà la realizzazione di un nuovo impianto. La normativa che oggigiorno indica i dettami della perfetta sicurezza dell'impianto domestico è la Cei 64-8 (Comitato Elettrotecnico Italiano) in vigore dal 1993, modificata e aggiornata con la variante V3 del 2011; nonché la sostituta della Legge 46/90, ovvero il D.M. 37/2008 sull'istallazione degli impianti negli edifici, rinnovata con i Pareri del Ministero dello Sviluppo Economico nell'anno 2014. Quando parliamo di apparato elettrico e di illuminazione, il pensiero vola spesso verso le lampade di design. In foto possiamo vedere un'ambientazione domestica della storica lampada Toio di Flos, disegnata dai fratelli Castiglioni. Il progetto architettonico di questa casa romana è firmato dallo studio Alvisi Kirimoto & Partners.

Impianto elettrico caratteristiche

Andando ad approfondire la normativa appena citata (Cei 64-8 e variante V3), possiamo dire che l'impianto deve avere delle caratteristiche minime di dotazione che vanno assolutamente rispettate, tra queste si ricordano: la sfilabilità dei cavi; la sezione minima del montate di collegamento tra interruttore e centralino, che deve essere di 6 mm2; la garanzia di continuità di servizio, data dalla presenza di almeno due interruttori differenziali, detti "salvavita", ognuno a protezione delle due linee elettriche e l'esistenza di un interruttore generale, che funzioni anche da interruttore di emergenza. Ma ecco gli elementi base dell'impianto elettrico: il centralino o quadro elettrico, i punti prese, gli interruttori e il sistema di messa a terra. Il quadro elettrico è di solito posto vicino all'ingresso dell'abitazione e presenta gli interruttori: generale e i salvavita, come precedentemente accennato; i punti prese sono i componenti attraverso i quali vengono messi in funzione i vari elettrodomestici; mentre gli interruttori, semplici o composti, servono per azionare i punti luce. In merito al quadro elettrico, in foto illustriamo il nuovo centralino da incasso Vimar, una soluzione estetica ed elegante adatta sia a pareti in muratura che in cartongesso. Quando parliamo di potenza elettrica domestica, occorre invece sapere che l'energia fornita dal gestore di rete si attesta a 3 kW per gli impianti esistenti al di là della metratura, mentre per i nuovi impianti, la fornitura varia dai 3 ai 6 kW, in base alla superficie dell'abitazione. Se l'immobile supera i 75 mq, la potenza contrattuale fornita è di 6 kW. Nulla toglie, per gli impianti più vetusti di richiedere un incremento della potenza sino a 4,5 kW o anche oltre.

Impianto elettrico nuovo

Durante la fase progettuale, prima dell'inizio lavori, occorre ben studiare l'impianto elettrico, che seguirà la distribuzione architettonica e la nuova disposizione dell'arredamento, prevedendo i vari punti prese e i diversi punti luce, capendo quindi dove posizionare gli interruttori della tv, degli elettrodomestici e delle lampade e se esse saranno posizionate a parete o a soffitto. La presenza di un progetto completo e ottimale dell'impianto, eseguito da un tecnico, sia esso architetto o ingegnere, ci permetterà, in fase d'opera, di avere tempi rapidi di esecuzione, di evitare imprevisti e soprattutto di "restare dentro" i preventivi di spesa pattuiti prima delle opere. Durante il cantiere le lavorazioni da eseguire riguarderanno, in linea di massima: l'apertura di tracce sulla muratura per permettere il passaggio dei cavi, l'inserimento delle cassette e delle scatole portafrutti e l'inserimento dei tubi che proteggono e contengono i cavi, la chiusura delle tracce ed il ripristino delle superfici verticali ed orizzontali ed il collegamento degli apparecchi. La normativa prevede, per il posizionamento delle prese, una distanza da terra di 30 cm e di cm 110 negli ambienti come cucina e bagno, dove c'è presenza di acqua; stessa quota dal pavimento, ovvero 110 cm, per gli interruttori. Per i nuovi impianti, sempre la norma indica tre livelli di classificazione, suddivisi in base alle dotazioni minime di comfort garantite. Il primo livello, quello minimo, impone tra l'altro: la presenza uniforme di punti presa lungo tutte le pareti e di almeno uno nei pressi dell'ingresso; l'istallazione di un punto presa vicino ad ogni presa TV; bagno e cucina devono avere dotazioni minime di punti presa; i comandi dei punti luce vanno posizionati nelle vicinanze dell'ingresso delle relative stanze. Dotazioni standard vanno poi realizzate negli spazi esterni dell'abitazione e nei locali, quali cantine e garage. Non da ultimo è necessaria l'istallazione di un dispositivo di illuminazione di sicurezza, che si azioni in caso di assenza di energia elettrica. Il livello 2, intermedio, consente di abitare in un ambiente di maggiore qualità, efficienza e sicurezza rispetto al livello minimo. Il livello 3, elevato, garantisce un comfort abitativo ancora più alto, con l'introduzione della domotica, data dalla presenza di almeno quattro di queste funzioni: impianto antintrusione, gestione delle temperature del locale, controllo da remoto tramite internet o sms di alcune funzioni dell'impianto, rilevamento incendio e fumi, rilevazione del gas e sistema di diffusione sonora. In foto presentiamo il sistema domotico di Came: Came Domotic 3.0, che aggiunge tecnologia ad estetica, con dispositivi semplici e facili da utilizzare per migliorare lo stile di vita di chi vive la casa.

Costo impianto elettrico

Escludendo le opere di muratura, come l'apertura e la chiusura delle tracce, il costo del rifacimento dell'impianto elettrico o dell'istallazione di uno nuovo può essere calcolato ad ore, o meglio a punti luce. E' per questo che occorre essere precisi durante la fase progettuale, avendo così sempre sotto controllo l'aspetto economico. Una volta contati i punti luce, che comprendono: interruttori, deviatori, invertitori, portalampade, prese tv e di corrente, essi dovranno essere moltiplicati per un costo unitario che si aggira tra i 30 e i 60 euro, iva esclusa. Così facendo si otterrà una stima veritiera del costo finale dell'opera. Andranno poi sommati a questo tutti gli interventi straordinari, come il costo dell'eventuale antifurto e di rifiniture particolari. All'interno del prezzo unitario appena citato sono compresi materiali e mano d'opera. Si ricorda che tali opere di sostituzione dell'impianto e di integrazione per messa a norma rientrano all'interno degli sgravi fiscali previsti dalla Legge di Stabilità 2016, che dà la possibilità di detrarre del 50% i lavori di ristrutturazione edilizia, sino ad un massimo di 96.000 euro. In foto presentiamo la nuova placca Chorus ICE di Gewiss, con tecnologia touch dei comandi a sfioramento, dall'estetica moderna, con retroilluminazione multicolore.

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