Case e design nel metaverso: ecco l'abitare del futuro

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- 15 marzo 2022

Cos'è il metaverso

Il termine metaverso, utilizzato per la prima volta nel 1992 dallo scrittore di fantascienza Neal Stephenson, identifica, oggi, un mondo virtuale in 3D in cui, attraverso un proprio avatar virtuale, con l’ausilio di sensori VR e guanti per maneggiare oggetti virtuali, è possibile incontrarsi, lavorare, giocare, fare degli acquisti. È una iper-realtà il cui funzionamento si avvale di alcune tecnologie.

  • NFT: è l’acronimo di "non fungible token", ossia un certificato in grado di garantire l’autenticità digitale di un’opera;
  • blockchain: una sorta di registro digitale, il cui contenuto, una volta scritto, non è più modificabile. Serve a certificare e commerciare le opere digitali;
  • criptovaluta: una valuta virtuale, spesso utilizzata come mezzo di scambio nel metaverso, o a fini di investimento.
Oggetti, case, opere d’arte digitali possono, così, diventare pezzi unici, e chi li acquista esserne considerato il proprietario univoco.

Come sono le case nel metaverso

Con la discesa in campo dei recenti grandi investimenti nell’acquisto di terreni, volti alla costruzione di edifici interamente digitali, si inizia persino a parlare di un nuovo boom immobiliare. Diversi sono gli architetti e i designer coinvolti nella progettazione di case virtuali, tra cui spicca la Winter House, una residenza pensata per la stagione invernale, dagli interni pastello nelle tonalità del rosa e immersa in un paesaggio innevato e naturale.

Heliophilia è una casa sull’acqua che indaga le relazioni tra il sole e lo spazio negli attimi della golden hour, in una continuità tra la casa e il suo virtuale ambiente circostante.

The Mars House si presenta, invece, come un ambiente completamente trasparente con luci al led studiate in modo da renderlo un luogo dedicato alla meditazione. Ciò che contraddistingue una casa virtuale è un’inedita fruizione dello spazio e dell’arredo dettata da una grande libertà progettuale, non essendoci più alcun vincolo legato alla costruzione e ai materiali, così come al contesto, anch’esso interamente programmabile.

Come si compra una casa virtuale

Grazie alla tecnologia Blockchain le compravendite sono regolamentate da contratti il cui dominio è completamente pubblico, rendendo superflue figure come avvocati e notai. I passaggi di proprietà sono immediati ed entrano automaticamente a far parte della “storia” dell’immobile comprato. Per comprare una casa occorre accedere a una delle molte piattaforme virtuali, ciascuna delle quali corrisponde a un diverso metaverso.

Le più importanti sono Etherland, Decentraland e Sandbox. Una volta scelto il terreno si effettua la transazione tramite il proprio portafoglio online e si riceve un NFT che ne certifica la proprietà. Allo stesso modo è possibile acquistare gli immobili già costruiti nei diversi mondi, il cui valore, come nella realtà, dipende oltre che dal tipo di immobile, anche dalla vicinanza a specifici luoghi centrali, in cui il flusso di avatar risulta maggiore.

Perché comprare un immobile nel metaverso

Le possibilità di utilizzo di un immobile nel metaverso sono molteplici, molte delle quali ancora da scoprire, sia per le aziende che per i singoli utenti.

  • Ospitare eventi e fiere: uno showroom virtuale a cui far accedere tramite un ticket di ingresso e in cui è possibile vedere e comprare prodotti digitali o reali;
  • pubblicità: si può pensare di vendere spazi pubblicitari sulla propria proprietà ad aziende presenti nel metaverso, con introiti che differiscono in base alla locazione dell'immobile;
  • avere un salotto virtuale: uno spazio sempre disponibile per trovarsi con amici da tutto il mondo e fare esattamente ciò che si farebbe a casa propria, ma che la distanza rende impossibile realizzare di persona.

Arredare una casa virtuale con i mobili NFT

Nel mondo del design si sta assistendo a un'integrazione tra la dimensione fisica e quella virtuale. Il progetto renderizzato diventa usufruibile in realtà virtuale o aumentata all’interno della propria abitazione digitale. Il metaverso, in futuro, sarà anche un’opportunità per le aziende di monitorare la risposta dei consumatori su un determinato prodotto senza passare necessariamente dalla sua produzione. Emblematico è il caso della poltrona Hortensia, nata unicamente come render, ma visto il grande successo tra il pubblico, successivamente prodotta in edizione limitata da Moooi. Si tratta di un mondo nascente, ma che presenta già una propria estetica, fatta di sfumature delicate e colori pastello, dalle forme organiche e sinuose che stimolino maggiormente la vista, sopperendo al venir meno della tattilità dell’oggetto.

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