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- 29 gennaio 2016

Pavimenti in resina

I rivestimenti in resina sono nati per uso industriale ma col tempo hanno conquistato anche la superficie degli spazi privati. Le resine per pavimenti sono infatti sempre più diffuse nelle case e uno dei principali motivi di tale successo sta nella resa estetica e nell’ampia possibilità di personalizzazione: le molteplici forme decorative e le infinite tonalità permettono di ottenere risultati di grande effetto per qualsiasi stile e tipologia di arredamento. Gli ambienti prediletti? La cucina, il soggiorno e il bagno. Nel primo caso rappresentano un’ottima alternativa alle piastrelle, in primis perché resistono bene all’acqua e all’umidità e sono di facile manutenzione. Per lo stesso motivo hanno varcato la soglia del bagno, luogo in cui si fa abbondante utilizzo di acqua; ebbene, pulire e asciugare è di una semplicità estrema. E inoltre le resine possono rivestire il top del lavabo, le pareti della vasca e i sanitari, creando dunque abbinamenti d’effetto. Nell’area living danno una sensazione di ampliamento, aggiungono luminosità e grazie alle finiture – lucide oppure opache - consentono di valorizzare determinate aree rispetto ad altre. ARKdeko' Design realizza pavimenti in resina autolivellanti, a film sottile e multistrato, ma anche pavimenti spatolati d'effetto materico: dipende dalla resina impiegata nella posa in opera e dal ciclo realizzato. Per quanto riguarda il colore, la scelta può essere effettuata in base alla gamma standard RAL per pavimenti in resina monocromatica, tuttavia è possibile ottenere effetti policromi e realizzare disegni decorativi.

Pro e contro delle resine per pavimenti

I rivestimenti in resina hanno grande personalità. Anche grazie alla molteplicità degli effetti decorativi (dallo spatolato al nuvolato, dal monocromatico al ‘quadro d'autore’) creano atmosfere sofisticate, eleganti ma anche calde. Trasmettono un senso di grande energia. E l’elenco dei pregi continua: la mancanza di giunti, fughe e commenti conferisce il tipico aspetto monolitico sinonimo di luce e fascino e agevola al massimo le operazioni di pulizia; la gamma cromatica è vastissima; il ridotto spessore (in media 3 mm) aumenta il livello di versatilità e rende possibile la sovrapposizione su tutti i tipi di pavimenti eccezion fatta per il parquet, al contempo garantendo piena compatibilità con l’eventuale presenza di sistemi radianti. E ancora, i pavimenti in resina resistono a lungo alle sollecitazioni sia chimiche che fisiche, prolungando nel tempo la vita del pavimento stesso. Come per tutte le cose, però, ci sono anche dei ‘contro’. Nonostante sia resistente e nonostante non si macchi, anche questo tipo di rivestimento è soggetto a usura e può graffiarsi o rovinarsi a cause di abrasioni o cadute accidentali: se qualcuno vi dice il contrario, è una sciocchezza. In secondo luogo, non avendo un proprio corpo, la resina risente molto dello stato del supporto su cui viene stesa. Rotture, crepe e microcavillature derivano quasi sempre, infatti, dal movimento del supporto a cui le resine sono ancorate. E’ necessario, perciò, scegliere con estrema cura. E poi c’è il più grande difetto delle resine epossidiche (sollo quelle, lo ribadiamo): tendono a ingiallire a causa dei raggi solari. Esistono additivi antiUV ritardanti, capaci di preservare nel tempo l'aspetto cromatico originale ma non di eliminare del tutto il problema: si sconsiglia vivamente, perciò, l’uso in ambienti esterni. Nella foto, un pavimento in resina realizzato da TecnoWall.

Pavimenti in resina per interni ed esterni

Grazie alle loro caratteristiche chimico-fisiche, le resine per pavimenti sono utilizzabili sia in ambienti interni che in ambienti esterni: balconi, terrazzi, ma anche garage, vialetti di giardini e tetti. Superfici pedonabili che per il passaggio di autoveicoli, insomma. Le resine protettive hanno un effetto antimuffa, antisdrucciolo e antiassorbimento, di conseguenza la resistenza alle intemperie è garantita. Il tutto senza pregiudicare il lato estetico, anzi: come dicevamo, questi materiali sintetici rendono possibile qualsiasi personalizzazione per quanto riguarda i formati, i colori e gli abbinamenti. Non solo. Il ridotto spessore permettere di effettuare l’impermeabilizzazione e il rivestimento di pavimentazioni già esistenti, senza quindi interventi di demolizione e ricostruzione: il risparmio è notevole, in termini sia di denaro che di tempo. In genere, può anche bastare un giorno soltanto.

Resine per pavimenti casa

Le basi resinose sono molteplici, ognuna con caratteristiche diverse: proprio tale “abbondanza” rende possibile l’utilizzo di questi leganti sintetici per diversi ambienti e dunque anche quelli domestici. Capita sempre più spesso vedere le resine per pavimenti nelle case, e a tal proposito ci si domanda se possano essere applicate anche senza l’intervento di una ditta specializzata nel settore. La risposta è affermativa: il processo di posa, con gli anni, si è semplificato. Però ci sono alcune variabili che richiedono necessariamente una valutazione esatta: in primis l’analisi del supporto esistente e la scelta del sistema resinoso da utilizzare. Eventuali errori, in questi casi, hanno come immediata conseguenza un rivestimento con difetti e imperfezioni. Ecco perché si consiglia, comunque, di rivolgersi a personale qualificato. Il fai da te, questa volta, sarebbe opportuno evitarlo. Nella foto, Dega Spatolato di Gobbetto: pavimenti in resina applicati a spatola con l'utilizzo di tecniche tradizionali e adatti alla realizzazione di superfici monolitiche con effetti di spatolatura più o meno evidenziate. Si sceglie fra diversi effetti: da quelli in pietra a quelli più essenziali. La finitura può essere lucida, opaca o satinata.

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