I lampadari chandelier protagonisti anche in contesti moderni

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- 15 novembre 2022

Significato e storia del chandelier

Dai noi è comunemente chiamato lampadario, anche se il termine chandelier, secondo la traduzione letterale francese, significa candeliere, rievocando la sua originaria natura di una lampada con bracci portacandele.

Ripercorrendo, a grandi passi, la storia dei lampadari chandelier:

  • nel Medioevo prevedevano addirittura dei meccanismi per essere alzati e abbassati e permettere così l’accensione o lo spegnimento delle candele.
  • Nel Settecento, a seguito anche dell’avvento di Baccarat, maison celebre per la molatura del cristallo, si arricchiscono di pendenti, gocce di cristallo e specchietti per catturare la luce e rifletterla creando incantevoli giochi di luccichi.
  • Ai giorni nostri, giungono in una veste completamente trasformata, rivisitata e destrutturata, ma sempre mantenendo fede alla loro vocazione di essere protagonisti all’interno di spazi prestigiosi e lussuosi.

Lo stile dei lampadari moderni

Nei lampadari moderni l’illuminazione viene diramata in mille direzioni, catturando i riflessi della luce e massimizzando la resa ottica anche in condizioni apparentemente svantaggiose, come succede nei locali ridotti.

I lampadari chandelier rispondono perfettamente a questo ruolo, ma seguendo un proprio stile:

  • con sfere di vetro: è il caso, per esempio, della lampada a sospensione Drop Chandelier Bulp a led con paralume orientabile a forma di goccia che garantisce un'ottima diffusione della luce, mentre la struttura in ottone favorisce un'illuminazione calda alla stanza;
     
  • a bracci flessibili, eccellentemente rappresentati dalla serie Turciù, la prima lampada firmata da Enzo Catellani che prende il nome proprio dal gesto di poter interagire con l’oggetto attorcigliando e plasmando a piacimento i suoi bracci modellabili.

Come contestualizzare un chandelier vintage in un contesto moderno

Anche i lampadari chandelier devono essere contestualizzati, soprattutto se si tratta di pezzi vintage.
Per adattarli al meglio alla propria casa, magari in stile moderno, basta considerare pochi semplici consigli:

  • bilanciare la composizione d’arredamento, cercando di equilibrare i diversi componenti, affinché lo stile principale rimanga preponderante.
     
  • Valutare i colori di ogni elemento per creare un insieme armonico, ad eccezione solo di quando si vuole mettere in particolare risalto qualche componente azzardando colori che spiccano.
     
  • Decontestualizzare per ottenere un effetto suggestivo, magari proprio installando un lampadario vintage pensato per un importante salone in un ambiente più di servizio, come possono esserlo il bagno o la cucina.

3 lampadari chandelier di design

Ecco 3 lampadari chandelier di design:

  • lampadario Magritte della nuova collezione di Barovier&Toso che, nonostante sia caratterizzato da un impianto scenografico ed elegante, appare tuttavia leggero e delicatamente sospeso. Il classico nucleo centrale a bracci lascia spazio ad un apparato modulare, sviluppato per singole unità; disponibile in vari modelli e misure, fino a 48 luci, tutti caratterizzati da uno sviluppo orizzontale e radiale.
     
  • La lampada a sospensione a led in alluminio J-us presentata da Luceplan e disegnata da Alessandro Zambelli che reinterpreta il tradizionale chandelier a bracci e rivisita il concept stesso di questo elemento illuminante in cui si celano innovazione tecnologica, ricerca dei materiali e di nuove soluzioni per la conduzione dell’elettricità. Contraddistinta da un profilo sottile e da linee decise, J-su permette di scegliere diverse configurazioni a seconda del numero di bracci.
     
  • Il lampadario Milo, disegnato da Roberta Vitadello per Italamp, è un pezzo dalla grande personalità anche per l'utilizzo del vetro artistico nero arricchito con pigmento avventurina di cui si compone la sua struttura semplice, con un elemento ad anello centrale. Da qui si snodano svariati bracci di altezze differenti con sorgenti luminose led. Il suo nome evoca la celebre statua senza braccia ritrovata nell'isola di Milo e raffigurante Afrodite, dea della bellezza e dell'amore.

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