Cucine di design, tendenze 2018

- 25 aprile 2018

Cucine componibili di design

Si è appena conclusa la 22a edizione di EuroCucina: la manifestazione biennale dedicata al settore kitchen “ospitata” nel Salone internazionale del Mobile, fornendoci molte ispirazioni e una prima considerazione: la cucina tradizionale non c’è più. È decisamente sostituita da un focolare domestico ormai del tutto aperto verso il living ed è disegnata con una grande attenzione ai dettagli, in cui è il design a dettare legge. Lo fa usando un linguaggio improntato a purezza delle linee, funzionalità, razionalità. Protagoniste sono le composizioni geometriche, sofisticate, impeccabili. Tutto è ordine ed essenzialità in una declinazione di ampie armadiature con ante a scomparsa o meno, colonne e pensili dalle super capacità contenitive, puntando all’equilibrio di volumi e forme, in una visione quasi “architettonica” del “prodotto cucina”. Un esempio è il progetto componibile Ratio di Dada, dal design di Vincent Van Duysen che si ispira all’alternanza tra essenze ricercate (rovere Mooreiche, palma nera) e pietre naturali (marmo silk georgette, travertino rapolano), intervallate da metalli come l’alluminio bronzo.

Colori cucina

Gli scenari della cucina di design, sottolineano le tendenze, ci regalano superfici calibrate, realizzate con materiali di prestigio che si sposano perfettamente con la tecnologia, dagli elettrodomestici più innovativi del tutto integrati in mobili altamente performanti in termini di attrezzature, cerniere, sistemi di scorrimento. I colori vivaci e le nuance pastello sembrano scomparsi, prevalgono le tonalità neutre e soft, i grigi e i marroni, anche se “sopravvivono” i toni scuri. Tuttavia non è la monotonia a vincere, poiché i designer movimentano le cromie di mobili, pensili, isole e penisole, reinterpretando abbinamenti prima considerati insoliti per un ambiente come quello della cucina: metalli con finiture bronzo e titanio finiscono insieme ai marmi, ai vetri laminati e no, ai legni dalle essenze più prestigiose che prima si vedevano solo nel salotto o in camera da letto. Non sfugge l’armonico contatto con i diversi materiali tecnici non solo per i piani di lavoro ma pure per rivestire ante e pensili. Tra gli ultimi modelli dell’azienda toscana Effeti, grazie alla collaborazione con l’art director Andrea Federici, c’è E0, dall’isola centrale con piano in Laminam Calce Nero, su cui si innesta un banco lavoro sospeso (sempre in Laminam). Questo poggia su una vetrina da 270 cm realizzata in vetro stratificato Ultra Violet, omaggio alla tonalità dell’anno secondo Pantone. Tutti i mobili sono dotati di luce interne led.

Moduli trasformabili in base alle esigenze

Una parola d’ordine importante nelle cucine è la libertà di composizione più assoluta, in cui viene meno la tradizionale divisione tra pensili e basi perché gli spazi si devono trasformare in base alle esigenze e al numero di ospiti che si vogliono avere attorno al piano di lavoro, il quale coincide sempre più spesso con un’isola centrale. Sembra che di questo elemento non se ne possa proprio fare a meno, però concepito in chiave diversa rispetto al (recente) passato, ovvero offrendosi in versioni estremamente compatte, concentrate sulle prestazioni offerte. L’isola diventa un condensato di possibilità e soluzioni, pensata con misure diverse e una ampia gamma di materiali e accessori: su di essa e attorno ad essa si cucina e si organizzano zone pranzo fisse o estensibili, secondo necessità. Rende bene l’idea la cucina che Piero Lissoni firma per Boffi, Combine, che si programma attraverso l’accostamento di monoblocchi combinabili tra loro per creare isole compatte dalle diverse funzionalità, aree di lavoro, certo, ma soprattutto di vita.

Materiali cucina

Modularità, matericità e la capacità artigianale di gestire i mobili della cucina quasi fossero opere d’arte senza lasciare indietro l’utilità. Questo significa personalità complessiva grazie ad alternative di composizioni infinite. Se è vero infatti che i trend segnalano un largo uso di mobili multifunzione super accessoriati e capienti, i designer propongono pure variazioni dimensionali che non rinunciano alla praticità, ripensando anche a spazi piccoli ma calibrati e sufficienti per avere in ordine e sott’occhio oggetti e strumenti. Ciò è possibile grazie al mélange di materie usate che forgiano le forme dei mobili inseguendo le relative funzionalità. Fusion Kitchen, dal design di Daniele Lago per Lago, di materiali diversi ne fonde addirittura tre in altrettanti blocchi compatti che si compenetrano e giocano su cromie a contrasto: la base in Wildwood, rovere antico, si integra con elementi in vetro effetto marmo Nero Marquiña (grazie a una nuova tecnologia di stampa in digitale), sospesi su lame in vetro extrachiaro temperato. Una composizione che può essere a isola, a parete, lineare, ad angolo.

Mobile bar in cucina

Le novità del design in cucina ci regalano panorami domestici in cui sono gli accessori a influenzare il mood complessivo e a “parlare” attraverso soluzioni e tecnologie spesso legate al mondo professionale che vengono sdoganate per essere fruite da tutti, con vani per la sanificazione, cappe dalle notevoli capacità di aspirazione, banconi di lavoro attrezzatissimi. Il tutto con un’estetica che gioca tra vuoti e pieni, con mobili chiusi e a vista in piena armonia con “l’affaccio” sul living. Valcucine in proposito presenta Logica Celata, dal design di Gabriele Centazzo: aspetto monolitico ergonomico e funzionale in cui si introduce lo “spazio bar”, celato dietro un’apposita anta (preziosa e personalizzabile con la tecnica Vitrum Arte), in cui sono a completo agio tutti gli strumenti necessari per degustare il vino, preparare un cocktail o il caffè.

La cucina professionale

Razionalità nelle linee e connessione open con le zone della casa. Dunque, la nuova cucina si veste con gli abiti più belli ed eleganti perché si “fa vedere”, sempre, in ogni occasione e va organizzata con mobili capaci e accessoriata da elementi modulari che gestiscono oggetti e strumentazione. Capita spesso che gli elettrodomestici di ultima generazione si prendano una sorta di rivincita e lasciati bene in vista, pure con materiali e finiture in deciso contrasto con il resto della cucina. Del resto, va bene così, perché in queste cucine la preparazione dei cibi, anche grazie a tutte le opportunità tecnologiche che si possono avere, è sempre di alto livello e permette prestazioni da chef. Italia di Arclinea è definita “cucina professionale per l’ambiente domestico” e, per performance eccellenti, in effetti, sceglie l’acciaio inox: nell’isola dai piani di cottura ampliati ci sono due zone lavaggio differenziate e separate, per cibi e stoviglie che così non vengono a contatto.

Isola cucina

E la cucina può anche travalicare gli spazi formali e trasformarsi in una vera e propria aiuola. È Oasi, l'isola cucina di Stefano Boeri Architetti progettato per Aran Cucine in occasione di Eurocucina 2018, che accoglie in un unico blocco, sotto i rami di un albero da frutta collocato al centro, tutte le funzioni tipiche di questo locale: conservazione, preparazione, cottura, servizio, pasto, interazione, lavaggio, riciclo. Più che un prodotto, un’idea per un luogo da abitare all’insegna della natura. Che sia questa l’ispirazione del futuro?