- 25 settembre 2019

Lema, vista da vicino

Ci sono luoghi e oggetti che raccontano chi siamo: a parlare di Lema, una delle aziende più rappresentative del distretto del mobile brianzolo, sono i suoi sistemi di arredo, che l’azienda produce da oltre 40 anni per rendere gli spazi delle nostre case più confortevoli, razionali ed efficienti e che oggi si affiancano ad una proposta completa di arredi per la casa che comprende tavoli, sedute, imbottiti, letti, librerie, contenitori e complementi. La solida tradizione manifatturiera, la costante ricerca e l’innovazione, si riflettono in ogni dettaglio delle collezioni di mobili per la casa Lema e nell’estrema attenzione alla qualità di proposte che interpretano al meglio gli stili di vita e le esigenze contemporanee.

Lo stabilimento produttivo

La collezione Lema si declina in una gamma ampia e diversificata, che spazia dai sistemi per la zona notte e la zona giorno ad arredi e complementi per ogni ambiente della casa, incluso gli spazi più “difficili” grazie alle soluzioni su misura. Ma come nascono gli arredi Lema? Siamo andati a scoprirlo, in visita alla sede di Alzate Brianza, progettata nel 1970 da Angelo Mangiarotti: 30 mila metri quadri nel cuore della Brianza, che ospitano le produzioni dei mobili Lema. Ad accompagnarci Marco Galbarini, Sales Manager dell’azienda, che ci ha guidato nella visita alla fabbrica illustrandoci i processi produttivi. Un interessante “viaggio” alla scoperta di Lema e del suo DNA, fatto di qualità, raffinatezza ed eccellenza.

La scelta dei materiali

La qualità di un mobile, la garanzia che nel tempo mantenga inalterate le sue caratteristiche, dipende innanzitutto dalla scelta dei materiali con cui è realizzato . "I nostri prodotti vengono progettati ed ingegnerizzati tenendo in considerazione due particolari caratteristiche; oltre ad un design esclusivo, devono garantire praticità d’uso e durabilità nel tempo. Il tipo di materiale ad esempio varia a seconda della prestazione che ogni singolo componente deve esercitare. Utilizziamo tutti i materiali che sono disponibili nell’ambito della costruzione di arredi di qualità: truciolari nobili, tamburati, MDF, listellare, metalli, ed altri ancora. Se ci servono prestazioni non riscontrabili nei materiali a disposizione facciamo ricerca in ambiti diversi. Nella costruzione dell’armadio, ad esempio, per la struttura, che è soggetta a personalizzazione nelle dimensioni, ed una volta installata non viene sottoposta ad uso o sollecitazioni, si utilizza un truciolare derivato da legno vergine a base di pioppo e abete. Per le ante, che al contrario in apertura e chiusura sollecitano in modo costante le cerniere delle versioni a battente o i meccanismi di scorrimento per le proposte scorrevoli, utilizziamo, secondo le dimensioni, pannelli in truciolare alleggerito o pannelli in tamburato per ridurne il peso". Scendendo nel dettaglio andiamo a scoprire da vicino la differenza tra i vari materiali con cui sono realizzati i mobili delle nostre case: “Tutto il truciolare che utilizziamo in Lema è composto da legno non riciclato, adatto ad uso per ambienti interni e proveniente da coltivazioni controllate. I legni utilizzati per la sua produzione sono pioppo e abete. Non ci sono scarti di legno e lo si può notare dal colore chiaro ed uniforme. A differenza di quanto può forse sembrare a chi non è esperto in materia, il truciolare non è dunque un materiale di scarto, ma legno riassemblato. Tra le altre materie prime che utilizziamo c’è anche l’alluminio che viene rivestito con l’impiallaccio di legno, nel caso ad esempio di piccoli profili. Per i profili di maggiori dimensioni, invece, si preferisce il listellare".

Un altro esempio, più particolare, è rappresentato dal tavolino/comodino Sign, con cassetto realizzato in materiale polimerico che ci consente di ottenere una resa perfetta nella forma. Questo materiale garantisce anche una qualità di laccatura ottima, specialmente quando è in finitura lucida. Ogni nostro prodotto ha caratteristiche di questo tipo, questi sono solo due dei tanti esempi possibili per far capire il metodo che Lema applica nella produzione dei propri mobili.

La cura del dettaglio

La qualità di un mobile parte dalla cura dei dettagli. Quelli che un occhio non esperto forse non vede o non conosce. Marco Galbarini ce ne racconta alcuni, che messi in opera durante la produzione del mobile, ne faranno poi un pezzo di arredamento non solo esteticamente gradevole, ma capace di garantirne le prestazioni funzionali nel tempo. "Il materiale su cui lacchiamo è un melaminico particolarmente idoneo a tale finitura. Il pezzo laccato, infatti, viene fatto asciugare in forno, in modo che perda l’acqua. L’asciugatura, però, non termina qui, ma per minima parte continua nel tempo. Per questo il supporto deve essere idoneo, altrimenti nel tempo la laccatura crea imperfezioni sulla superfice del mobile. Se opaca il difetto non è sempre percettibile ad occhio nudo, ma se lucida sì. La finitura del pannello utilizzata da Lema mantiene la laccatura costante e perfetta nel tempo. La lacca che viene applicata ai pannelli dei mobili Lema contiene delle particelle di polimerico che conferiscono alla superficie, una volta laccata, una finitura piacevole al tatto, un’altissima resistenza al graffio e all’abrasione".

"In tutti i nostri prodotti ", prosegue Marco Galbarini, "la ferramenta è premontata quasi al 100%, in modo che non sia l’installatore ad occuparsene al momento della consegna e del montaggio. Adottando questa soluzione si abbattono notevolmente i tempi di montaggio e la percentuale di eventuali inconvenienti durante l’installazione. In fabbrica esiste un'area dedicata al premontaggio, dove vengono eseguite le forature e applicata la ferramenta. Quando è pronto, il pezzo viene imballato con estrema cura: vengono applicate apposite protezioni sugli spigoli e una mousse che ripara i due lati del pannello, che infine viene imballato con il cartone. In questo modo Lema garantisce che, consegnato all’utente finale, il pezzo sia in perfetto stato. A casa del cliente, il montatore dovrà solo agganciare i vari pezzi tra loro ed eseguire le regolazioni. Ancora, per i cassetti alti del sistema T030, Lema sceglie di utilizzare guide che danno un'alta resistenza di carico (70 kg). Con l’apertura push-pull, poi, laddove il cassetto è molto largo, esercitando pressione su una sola delle estremità del cassetto, questo potrebbe sganciarsi solo da un lato. Per questo motivo utilizziamo un sistema di irrigidimento del cassetto, in modo tale che, anche su un cassetto molto largo da 180, spingendo solo su un’estremità del frontale, abbiamo la garanzia che anche l’altra si sganci e consenta la corretta apertura, evitando quel fenomeno che in gergo tecnico viene definito sbandieramento ".

l’eccellenza veste la casa Lema

Il mobile come un vestito: elegante e dotato di dettagli distintivi. Perché come gli abiti, gli arredi raccontano il gusto e la personalità di chi li ha scelti per i propri interni. Ecco allora che Lema declina l’eccellenza anche nei particolari, che parlano il linguaggio di un’estetica raffinata senza mai dimenticare le esigenze funzionali. Come l’optional disponibile per i sistema giorno T030 e Selecta, che dà modo di poter agire sugli apparecchi dell’home entertainment collocati all’interno del mobile anche ad ante chiuse. Si tratta di un ripetitore che raccoglie il segnale da un ricettore esterno, lo trasmette a un decodificatore che lo ritrasmette all’interno del mobile perché raggiunga l’apparecchio che deve ricevere il comando. Nulla è lasciato al caso: il letto Theo, ad esempio, che abbina le linee sobrie al calore del legno con cui è realizzato, si distingue per una sottile testiera, rivestita in morbido tessuto. Il “cappuccio” tessile può essere facilmente rimosso all’occorrenza, per cambiare volto al letto o semplicemente per provvedere alla sua manutenzione. E sotto si cela una testata perfettamente finita, che mantiene inalterata l’estetica del letto. La chicca finale? L’allunga del tavolo Thera è contenuta in una sacca di tessuto tecnico che la protegge, come accade per gli accessori più preziosi del nostro guardaroba.