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- 01 febbraio 2021

La casa diventa multifunzionale

Non è successo soltanto durante il primo lockdown causato dall’emergenza sanitaria; anche in seguito ci siamo ritrovati a trascorrere molto più tempo nelle nostre abitazioni. E non si è trattato solo di una costrizione, anzi: secondo dati recenti, per il 78 per cento delle persone in tutto il mondo la casa ha rappresentato e continua a rappresentare un luogo in cui rifugiarsi dinanzi agli sconvolgimenti di questo tempo paradossale e per molti versi angosciante.

Un luogo che ha cominciato a diventare multifunzionale, e ormai questo è un trend destinato ad avere lunga vita. Fra le pareti domestiche, adesso, ci dedichiamo a diverse attività. Quelle di sempre, certo: cucinare, mangiare, concedersi un po’ di relax davanti alla tv, leggere, studiare, occuparsi delle pulizie. Ma se ne sono aggiunte altre, perché molti di noi ora nel proprio “nido” lavorano, si allenano, seguono corsi a distanza, imparano nuove cose, si cimentano col fai di te.

Tutto questo si traduce nella necessità di usufruire di spazi flessibili. Il living era già una scelta parecchio diffusa, però ora si cercano modi per suddividerlo meglio, al fine di poter stare insieme ma occupandosi di cose differenti conservando certa privacy. E quando, per esempio, nel living non è possibile allestire un angolo per lo smart working o per il fitness, ecco che spessa si riorganizza la camera da letto. O si trasforma la camera degli ospiti.

Questa piccola, grande rivoluzione si traduce anche nella decisione di fare nuovi e strategici acquisti. C’è chi compra un tavolo allungabile aggiuntivo, chi qualche sedia pieghevole, chi sfrutta le altezze comprando mensole e scaffali per avere un maggior numero di superfici di appoggio. Chi si regala un box doccia con idromassaggio, cromoterapia e altre funzioni per fare del bagno anche una mini spa privata. Ma non solo. Scopriamo gli altri cambiamenti insieme.

Il ruolo primario della cucina

La cucina è sempre stata importante, in qualsiasi casa. E nelle abitazioni moderne e/o di recente costruzione, sempre più spesso, non coincide più con un ambiente a sé ma si fonde nella zona giorno, diventando parte integrante del living. Con l’emergenza sanitaria questa tendenza si è rafforzata e la cucina, inoltre, è diventata un simbolo, un punto di riferimento, anche una sorta di palcoscenico.

Sì, perché chi già amava destreggiarsi ai fornelli, adesso ha più tempo per farlo e apprezza ulteriormente l’effetto rilassante e catartico di quest’attività. Chi prima cucinava di rado, o senza particolare entusiasmo, s’è riscoperto appassionato.

Così come la convivialità, la possibilità di sedersi a tavola con i propri familiari e anche pochi amici, adesso risulta ancora più piacevole. Le serate in compagnia, a casa, hanno sostituito quelle al ristorante e in pizzeria.

Molti hanno fatto modifiche strutturali, per esempio smontando qualche pensile e installando, al suo posto, delle mensole. Si ha voglia di esporre utensili, oggetti che rendano l’ambiente più caldo, vissuto, originale. Tanti altri hanno scelto di nuovi moduli, ampliando la composizione, o si sono dilettati nel ridipingere le ante, magari scegliendo colori diversi. Hanno rinnovato il top, ordinato un paraschizzi, acquistato un forno più performante o un altro elettrodomestico. Tutti in cucina!

La nuova vita degli spazi trascurati

Ma se la casa non è molto ampia, come può avvenire questa riorganizzazione? Ci si ingegna, dando una nuova vita a spazi fino ad ora trascurati. Il sottoscala, per esempio, può essere trasformato in home office oppure attrezzato con un armadio o, ancora, con delle poltrone e un tavolino. Quest’ultima soluzione può coincidere anche con il disimpegno.

Nell’ingresso, perché non collocare una seduta e una superficie di appoggio, della tipologia preferita? Il concetto è quello di creare angoli funzionali e che arricchiscano la casa anche dal punto di vista stilistico, nel segno della personalizzazione.

Se i soffitti sono alti, si può prendere in considerazione la realizzazione di un soppalco, raddoppiando così i volumi disponibili. C’è una mansarda molto piccola, che finora è stata usata come ripostiglio? Perché non adibirla a sala hobby o, anche in questo caso, in un mini ufficio?

Anche il corridoio ha delle potenzialità da non sottovalutare; anziché lasciarlo vuoto o limitarsi a qualche oggetto decorativo, suggeriamo di arricchirlo con una libreria o un’armadiatura a muro su misura. Giocare con le altezze è il trucco vincente. E chi ha la fortuna di disporre di una cantina, dovrebbe valutare l’idea di tramutarla in un ambiente aggiuntivo a tutti gli effetti, tutto da vivere.

Cresce il desiderio del contatto con la natura

La prima volta è successo durante il lockdown totale: privati della nostra normalità, gradualmente abbiamo cominciato a sentire la mancanza delle ville, dei prati, dei viali alberati. Del verde, insomma. Alla ricerca di un conforto, ecco l’idea: aumentare la presenza di piante e fiori nella nostra casa. Negli spazi esterni ma anche in quelli interni. Da allora non ci siamo più fermati e questa è una delle poche cose positive della situazione.

Ok, chi possiede un terrazzo o una veranda vince facile, come si suol dire. Ma chi invece dispone di un semplice balcone non si è affatto rassegnato. Quello che prima era solo una fonte di luce naturale, uno spazio al massimo abbellito da pochi vasi, improvvisamente è diventato una piccola oasi. A dimostrazione di ciò, sono cresciuti gli ordini online di semi e delle più svariate specie vegetali, ma anche di set tavolini-sedie, armadietti per l’outdoor, panche e altri arredi per l’outdoor. Ci siamo resi conto che un’area così ridotta può darci tante soddisfazioni.

Come se non bastasse, molti di noi hanno deciso di coltivare le erbe aromatiche in cucina, trovando differenti modi per sistemarle e averle sempre a portata di mano: chi non disponeva di ripiani è andato a caccia di barre metalliche, reti (sempre in metallo) da appendere a mo’ di quadri, ganci.

E naturalmente, nel living e in altre zone della casa hanno fatto la loro comparsa magnifiche piante decorative. Alcune, come la lingua di suocera, hanno anche il potere di purificare l’aria. Cosa chiedere di più?

La riscossa delle periferie

L’emergenza sanitaria ha avuto un impatto anche sul mercato immobiliare. I prezzi sono in picchiata, ma non è questa la questione che qui ci interessa. Vogliamo, piuttosto, soffermarci sulle tipologie di case che attualmente destano maggiore interessa.

Lo ribadiamo: c’è bisogno e desiderio di più spazio. Di almeno una stanza in più. E poiché non sempre il budget consente di restare in centro, ecco che aumentano le richieste per i trilocali in periferia, possibilmente dotati di terrazzo o giardino. Situati in zone distanti dal cuore pulsante della città, ma comunque ben servite e ben collegate.

Al contrario il monolocale, fino a poco tempo fa molto gettonato nelle grandi realtà urbane, sta perdendo consensi. Un altro trend vede protagonisti gli edifici di recente costruzione, perché spesso offrono servizi innovativi e altri vantaggi che si traducono in primis in un concreto risparmio energetico (si pensi ai pannelli solari) e nella sostenibilità ambientale.

Rispetto al passato, inoltre, sta aumentando il numero di italiani alla ricerca di case in campagna: ci si sente più sicuri lontani dal caos, si gode di una maggiore tranquillità e privacy, ci si può muovere più liberamente, gli spazi sono più estesi e i ritmi più lenti.

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