Cosa cambia per il bonus luce, acqua e gas nel 2021

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- 09 febbraio 2021

Chi può ottenere il bonus luce, gas e acqua

La novità è importante: dal primo gennaio 2021 non occorre più presentare domanda per ottenere il bonus luce, acqua e gas. Queste riduzioni delle bollette, infatti, adesso vengono riconosciute automaticamente ai cittadini che ne hanno diritto. Ma chi può usufruire degli aiuti? Tutti coloro che versano in una situazione di disagio economico.

Le condizioni sono rimaste le stesse; più precisamente, è necessario far parte di un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro, oppure di un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico e indicatore ISEE che non superi i 20.000 euro.

Hanno diritto ad accedere alle agevolazioni anche i titolari del Reddito di cittadinanza o della Pensione di cittadinanza, e non importa se eventualmente l’ISEE vada oltre gli 8.265 euro. Gli intestatari di un contratto di fornitura in possesso dei suddetti requisiti, prima, dovevano inoltrare la richiesta presso il Comune o tramite il Caf. Adesso non ce n’è più bisogno.

Però è obbligatorio, di contro, presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per il rilascio dell’ISEE. Una volta appurato il sussistere delle condizioni necessarie, l’Inps invia i dati al SII (Sistema Informativo Integrato), che a sua volta li incrocia con quelli delle forniture rendendo così possibile il riconoscimento automatico del bonus in bolletta. Importante specificare che ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia. 

L’importo del bonus elettrico

Il valore del bonus elettrico concesso a coloro che si trovano in una condizione di disagio economico varia in base al numero dei componenti del nucleo familiare e viene aggiornato ogni anno. Per quanto concerne il 2021, è pari a 128 euro per le famiglie composta da una o due persone, a 155 euro per i nuclei di tre o quattro persone e a 177 euro per quelli più numerosi.

Attenzione: queste cifre non vengono erogate agli utenti, bensì concesse sotto forma di sconto direttamente sulla bolletta della luce e suddivise fra le singole bollette. Su ciascuna di esse vengono indicati la proporzione e il periodo coperto, per l’esattezza nella sezione Totale servizi di rete – quota fissa.

Viene naturale chiedersi cosa accada nel caso in cui si decida di cambiare fornitore. Ebbene: assolutamente nulla. Nel senso che si continua a ricevere il bonus, senza alcuna interruzione, per l’intero periodo di validità.

Cosa bisogna sapere sul bonus gas

Può richiedere il bonus gas sia chi usufruisce di una fornitura diretta, sia chi utilizza impianti condominiali. Nel primo caso lo sconto viene applicato direttamente sulla bolletta e suddiviso fra le singole fatture; le indicazioni sono reperibili nella sezione Totale servizi di rete – quota fissa.

Nel secondo caso, invece, il beneficiario riceve da parte dello SGATE (Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Energetiche) la comunicazione relativa all’erogazione di un unico bonifico domiciliato. Quest’ultimo è un particolare sistema di pagamento in virtù del quale il destinatario dell’agevolazione, recandosi presso un qualsiasi Ufficio postale e portando con sé il documento di identità e il codice fiscale, può ritirare la somma di denaro alla quale ha diritto.

Il valore del bonus gas viene aggiornato annualmente dall’Autorità entro il 31 dicembre dell’anno precedente e dipende da diversi fattori: la categoria d’suo associata alla fornitura, la zona climatica cui appartiene il punto di fornitura e il numero dei componenti della famiglia anagrafica.

Riportiamo la tabella relativa al 2021 pubblicata sul sito dell’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente).

Come funziona il bonus acqua

Il bonus acqua consiste nella possibilità di non pagare un quantitativo minimo di acqua a persona ogni anno: per l’esattezza 50 litri al giorno, quantità corrispondente al soddisfacimento dei bisogni essenziali. I beneficiari, quindi, ottengono la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua annui per ogni componente della famiglia anagrafica.

Ricordiamo che non c’è una tariffa unica a livello nazionale, di conseguenza per calcolare l’importo preciso del bonus occorre rivolgersi al gestore con cui è stato stipulato il contratto di fornitura e informarci circa la tariffa agevolata. L’aiuto spetta sia agli utenti di una fornitura diretta, sia a quelli che utilizzano impianti condominiali.

Nel caso dei clienti diretti la cifra e il quantitativo di acqua vengono indicati nella bolletta separatamente, in detrazione della quota variabile della tariffa di acquedotto per tutto il periodo di erogazione. Per quanto riguarda invece i clienti indiretti, il gestore eorga il bonus in un’unica soluzione, tramite accredito sul conto corrente, assegno circolare non trasferibile o altre modalità tracciabili.

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