- 03 febbraio 2021

Perché cambia l'etichetta energetica degli elettrodomestici

L'introduzione delle etichette energetiche per gli elettrodomestici risale al 1998. Si trattava semplicemente di sette lettere, dalla A alla G. La prima indicava la massima efficienza energetica, poi si andava man mano diminuendo.

Tali indicazioni sono state concepite per aiutare gli utenti nella scelta valutando i consumi, ma anche spingere i produttori a migliorare le proprie proposte e promuovere l’innovazione tramite le tecnologie più all’avanguardia.

Qualche anno fa sono state aggiunte anche le classi A+++, A++ e A+, ma proprio questi segni “+” hanno generato grande confusione fra i consumatori. Ecco, dunque, che si fa marcia indietro: dal primo marzo 2021 si ritorna alla scala dalla A alla G e si eliminano le altre. Le regole valgono per l’Italia, per tutti i Paesi europei ma anche per alcuni Stati extra UE, per esempio la Svizzera e la Norvegia.

Bisogna precisare che già dal settembre 2020 alcuni elettrodomestici, testati secondo la nuova normativa, sono stati commercializzati sia con la nuova che con la vecchia etichetta. Questa compresenza sarà possibile fino al primo dicembre 2021, dopo di che la vecchia dovrà uscire definitivamente di scena.

Come leggere la nuova etichetta

Leggere la nuova etichetta energetica non è difficile. In alto, subito dopo il simbolo dell’UE, figura il nome oppure il marchio del fornitore nonché l’identificativo del modello. Segue, come di consueto, la scala delle classi. Che adesso va da A a G.

Ogni lettera è identificata da un colore diverso: per esempio la A è verde, la D è gialla e la G (quindi gli elettrodomestici che consumano di più) è rossa. Accanto alla scala figura la classe cui appartiene l’elettrodomestico in questione, la relativa lettera è bianca su sfondo nero, quindi messa bene in risalto.

Poi possono essere aggiunte informazioni variabili in base al tipo di apparecchio. Nel caso di una lavastoviglie, per esempio, nella maggior parte dei casi troveremo un numero coincidente con il consumo di energia del programma eco in kWh per 100 cicli, arrotondato all’intero più vicino; l’indicazione della capacità nominale, espressa in numero di coperti standard, sempre per il programma eco; l’indicazione del consumo di acqua del programma in litri per ciclo, arrotondato al primo decimale.

E ancora, la durata del programma eco in ore:minuti; le emissioni di rumore aereo in dB(A) misurate a 1 metro (arrotondate) e la classe di emissione di rumore aereo. Per quanto riguarda le lavatrici, per fare un altro esempio, in molti casi si potrà conoscere subito la quantità d’acqua utilizzata per ogni ciclo di lavaggio, la capacità di carico e il grado di rumorosità. I pittogrammi che affiancano tali numeri, comunque, sono molto intuitivi.

Quali sono le altre novità

Ma ci sono altre novità riguardanti la nuova etichetta energetica. Innanzi tutto, salta subito all’occhio un codice QR, posizionato in alto a destra e scansionabile con uno smartphone, che fornisce agli utenti informazioni aggiuntive e ufficiali, non commerciali, sul prodotto.

I dati in questione, disponibili per tutti i cittadini europei sempre dal primo marzo 2021, vengono inseriti dai produttori nella banca dati EPREL (European Product Database for Energy Labelling), che quindi non solo è accessibile al pubblico ma aiuta le autorità nazionali di vigilanza del mercato a verificare velocemente e facilmente che i prodotti siano conformi ai requisiti in materia di efficienza energetica e che le informazioni riportate sull’etichetta siano veritiere.

Specifichiamo anche che l’etichetta è neutra dal punto di vista linguistico: si tratta di un requisito fondamentale per il mercato interno dell’UE, con le sue ventiquattro lingue ufficiali.

Quali elettrodomestici avranno la nuova etichetta

Dal primo marzo 2021 la nuova etichetta energetica sarà obbligatoria per le seguenti categorie di elettrodomestici:

  • Frigoriferi e congelatori domestici e commerciali (sono incluse le cantinette vino ad uso domestico).
  • Lavatrici e lavasciuga.
  • Lavastoviglie.
  • TV e display.


Dal primo settembre 2021 si aggiungeranno anche le sorgenti luminose, per esempio le lampade. Per il momento, dunque, il cambiamento non riguarda le asciugatrici, i forni, le cappe cucine, i climatizzatori né altri apparecchi di utilizzo comune (fra le pareti domestiche e non solo), ma di certo arriverà anche il loro turno. 

Naturalmente, d’altra parte, dovranno avere la nuova etichetta sia i prodotti venduti nei negozi fisici, sia quelli commercializzati tramite la Rete.

Nadine Solano

Sfoglia i cataloghi: