- 22 giugno 2016

Angolo cottura in soggiorno

Il soggiorno è generalmente l’ambiente più vissuto dell’intera abitazione, in soggiorno si può, infatti, studiare, guardare la TV, mangiare, rilassarsi, intrattenersi con gli ospiti e tante altre attività giornaliere.   Talvolta ci troviamo di fronte uno spazio limitato, come ad esempio un monolocale o un bilocale, ma anche semplicemente un’unica stanza in cui, per motivi logistici, dover far confluire sia il soggiorno sia la cucina. In questo caso l’idea di creare un angolo esclusivo, riparato, dedito solo alla cottura non è affatto male!   Il rischio di tenere tutto assieme in un’unica stanza, senza divisori, è quello di creare un senso di confusione, un disagio organizzativo ed anche estetico. Infatti, un soggiorno e una cucina presentano diversità d’uso ma anche d’arredamento; ciò che va bene per l’uno può non essere adatto per l’altro, ecco perché si fa largo la necessità di separare i due ambienti il più possibile! Ma poiché la decisione finale è soggettiva c’è chi potrebbe comunque preferire un angolo cottura a vista, senza apparenti separazioni, utilizzando ad esempio delle penisole, in questo caso sarebbe però auspicabile tutta una serie in più di piccole accortezze, al fine di realizzare un ambiente strutturato e piacevole.    

Angolo cottura e soggiorno

Innanzitutto è necessario pensare a come dividere l’ambiente che abbiamo a disposizione, quanto spazio vogliamo riservare al soggiorno e quanto invece all'angolo cottura e in che posizione preferenziale vogliamo sistemarli, rispetto alla planimetria della stanza. Una volta deciso mentalmente come realizzare la divisione, dovete pensare al modo in cui ottenerla materialmente. Che cosa potete utilizzare a tal fine?Il modo più immediato è scegliere un mobile che possa, per le sue caratteristiche, fungere da divisorio; esistono in commercio soluzioni ottimali in questo senso.   Se invece il divisorio da realizzare appare più complesso nelle forme, potete scegliere di rivolgervi a un mobilificio, dove esponendo le vostre esigenze sarete sicuramente accontentati. In questo caso il costo di realizzazione potrebbe essere più elevato. Altra soluzione che potete adottare è realizzare una parete in cartongesso, che delimiti le due zone, oppure optare per una parete in vetro temperato colorato. Porte scorrevoli e pannelli a scomparsa potranno sicuramente essere utili per la realizzazione di un efficace divisorio. Vi è infine un’altra idea, non meno ingegnosa, quella di inserire l’angolo cottura in una specie di armadio a muro, che lo renda visibile quando necessario e nascosto alla vista nel tempo restante.       

Arredare soggiorno con angolo cottura

La presenza dell’angolo cottura in soggiorno è sinonimo di un’area molto eterogenea, in cui l’arredamento diventa anche strumento fondamentale per la definizione degli spazi. Una piccola isola con gli sgabelli, per esempio, non solo è funzionale ma segna idealmente la divisione fra la cucina e la zona soggiorno. Una divisione che può essere ulteriormente sottolineata da un divano posizionato di spalle rispetto alla suddetta isola. Per quanto riguarda il tavolo, invece, c’è una maggiore libertà creativa. Nel senso che esso è l’elemento comune, il protagonista, si posiziona ovunque – anche in mezzo – e va sempre bene. Sul muro più lungo, invece, perché non collocare una parete attrezzata? Buona soluzione per riunire la tv, l’impianto stereo, i libri, i vasi e tutti gli altri soprammobili ed elementi decorativi. E a proposito di pareti: via libera ai colori diversi, che forniscono un aiuto in più nella scansione delle diverse aree; vietato, invece, mescolare stili differenti per quanto riguarda gli arredi. Certo, qualche contrasto ad hoc, ben studiato, non guasta mai. Ma la contaminazione fine a sé stessa, priva di criteri, è a dir poco controproducente. Si rischia di creare un ambiente chiassoso ed esteticamente pessimo. Anche l’illuminazione è preferibile che sia uniforme, costruita attraverso lampade a sospensione, da terra e faretti.

Soggiorno con angolo cottura dimensioni minime

Prima di progettare un angolo cottura in soggiorno è bene verificare che le misure della stanza lo consentano. Forse non tutti lo sanno, ma non si tratta di una scelta individuale e priva di vincoli. La normativa nazionale (DM 05/07/1975), infatti, per il soggiorno stabilisce una misura minima di 14 mq e impone un’adeguata aeroilluminazione; a ciò si aggiungono i regolamenti edilizi comunali, che a volte sono più restrittivi proprio riguardo la metratura minima. Un controllo incrociato è d’obbligo. Non ci sono indicazioni specifiche riguardanti l’allestimento di un angolo cottura nell’ambiente in questione, tuttavia è consigliabile operare con buon senso e fare una valutazione il più possibile obiettiva. Come? Rilevando accuratamente le larghezze, le altezze e le profondità; osservando la collocazione di porte e finestre e passando in rassegna anche eventuali nicchie e sporgenze. Tenendo conto, inoltre, della collocazione dei termosifoni, degli attacchi di acqua e gas, del posizionamento delle prese elettriche. Una volta ottenuto un quadro completo, si può decide se e come procedere.

Angolo cottura a scomparsa

Un’altra valida soluzione, per l’angolo cottura in soggiorno, è rappresentata dalle mini cucine monoblocco a scomparsa. Particolarmente indicate per gli ambienti non molto ampi, consentono di razionalizzare l’utilizzo degli spazi e di allargare l’area soggiorno. L’angolo cottura a scomparsa è completo di tutto, anche del piano di lavoro, del lavabo e del frigorifero; sostanzialmente non comporta, cioè, particolari rinunce in termini di comfort e funzionalità. E si adatta facilmente anche al resto dell’arredamento. Le mini cucine di Mobilspazio sono state concepite per residence, studentati e foresterie, ma si collocano perfettamente anche nelle abitazioni private e ovunque ci sia bisogno di una struttura compatta che al momento opportuno “sparisca”. L’azienda propone numerosi modelli che si differenziano fra di loro per quanto riguarda lo stile, ma anche le colorazioni e le larghezze: si parte da 125 cm. Per quanto riguarda i sistemi di chiusura, si sceglie fra la serrandina scorrevole, le ante a battente e le ante a pacchetto. La versione standard comprende frigo, piano cottura elettrico o gas, lavello con una vasca più gocciolatoio, rubinetto, pattumiera, cappa, scolapiatti, top idrorepellente, protezione in acciaio. In foto: cucina a scomparsa Minisystem Snaidero.

Angolo cottura Ikea

Le cucine modulari Ikea sono indicate per qualsiasi tipo di ambiente, dunque possono anche rivelarsi ottime alleate per nel caso in cui si scelga di avere un angolo cottura in soggiorno. Le cucine più piccole si estendono lungo una sola parete, senza nemmeno occuparla tutta. In poco spazio c’è tutto. E tutto è disponibile in diverse misure, affinché possano essere soddisfatte le esigenze più diverse. Si prendano i componenti della serie Grevsta in acciaio inox, per esempio. L’anta è disponibile nelle seguenti misure: 20x80 cm, 40x80 cm, 40x100 cm, 60x100 cm, 60x80 cm. Varie misure anche per i mobili base, i mobili con 3 o 2 frontali (ma anche 4 e 6), i pensili. Impossibile non creare la composizione adatta al proprio soggiorno. Segnaliamo inoltre gli elementi modulari Fynding: i mobili sono già completi di ante, ripiani e cassetti; non resta che scegliere le maniglie o i pomelli e aggiungere il piano di lavoro, il lavello, il miscelatore e gli elettrodomestici.

Soggiorno con angolo cottura moderno

Lo stile certamente più apprezzato nel corso degli ultimi anni è quello moderno, che si presenta con mobili lineari, dalla struttura ben definita e priva di particolari decorativi pretenziosi. Negli arredi moderni le finiture, di solito, prediligono colori chiari, oppure, tinte definite, come il rosso o il nero. La soluzione di allestire un soggiorno con angolo cottura trova un grande riscontro nelle abitazioni moderne, dato che, sempre più spesso, queste si presentano con metrature piuttosto ridotte. Per un allestimento di questo tipo, di solito, si privilegiano cucine realizzate con ante lisce, anche senza maniglia, così da avere un arredo lineare e pulito. Spesso, se lo spazio lo permette, l'angolo cottura viene delimitato da una penisola o da un'isola, elemento che consente di ottenere una separazione funzionale senza bisogno di suddividere la stanza con pesanti murature. In foto: composizione cucina Liberamente Scavolini.

Angolo cottura nel soggiorno

L’angolo cottura in soggiorno è una soluzione trendy e per molti versi pratica e funzionale, ma non tutti apprezzano la totale fusione delle due aree e preferiscono che ci sia almeno un elemento che le separi. Se quella destinata alla preparazione dei pasti ha dimensioni molto contenute, come confine si può semplicemente utilizzare un tavolo alto con sgabelli o una piccola isola. Il bancone sta conquistando crescenti consensi e aumenta il numero di persone che lo trova ideale per spuntini, colazioni, per i momenti di pausa. Aggiungendo una o due lampade sospese, si potrà costituire un ulteriore limite visivo, impalpabile ma efficace. Un’ottima alternativa consiste nel costruire un muretto di media altezza, che non solo divida ma funga anche da superficie di appoggio e possa essere attrezzato nella parte inferiore con vani contenitori chiuso. Si realizza tramite un intervento in muratura, ma anche utilizzando materiali come il legno. Ancora, è possibile circoscrivere la zona dedicata alla cottura tramite una parete vetrata su misura: si tratta di un lavoro tutto sommato semplice e poco invasivo. Porte scorrevoli oppure a battente? Non c’è grande differenza circa il risultato finale, di conseguenza si sceglie tranquillamente in base ai propri gusti. In tutti i casi, la parete vetrata consente alla luce di attraversare tutto l’ambiente, ma al tempo stesso blocca all'interno della cucina i fumi e gli odori di cottura. Se il vostro soggiorno ha una metratura molto limitata o se le soluzioni sopra elencate non vi convincono, prendere in considerazione il divano. Sì, può risultare perfetto per separare la cucina dal living.

Soggiorno con angolo cottura

In un soggiorno con angolo cottura i rivestimenti hanno un ruolo di primo piano. L’attuale tendenza coincide con la continuità tra le due zone, il che significa che per tutta la stanza si utilizza la medesima soluzione. I materiali più utilizzati sono il parquet (teak e iroko risultano particolarmente resistenti all’acqua) e le resine; dal punto di vista estetico e qualitativo il risultato è notevole ma, per quanto riguarda la praticità, le tradizionali piastrelle appaiono ancora imbattibili. Soprattutto in riferimento alle operazioni di pulizia. Si può limitare la posa delle ceramiche alla sola zona operativa, ma in tal caso il accordo tra le pavimentazioni deve essere in profili in acciaio che hanno la funzione di nascondere eventuali imperfezioni nel taglio e nell’accostamento. Per ottenere una superficie complanare si devono stabilire anticipatamente i due rivestimenti, così da preparare correttamente i sottofondi con la giusta differenza di spessore. Le piastrelle generalmente hanno un’altezza inferiore ai 10 mm, mentre i listoni più pregiati superano i 15 mm. Come annullare la differenza? Tramite un con un massetto cementizio ribassato nella parte da rivestire in parquet. A parete, lo spazio vicino a lavello e fuochi deve essere protetto da acqua, calore, condensa. Due le soluzioni valide: alzate o boiserie in laminato, acciaio, vetro; oppure piastrelle, smalto per cucine, resine. In questo modo, tra l’altro, si rispetta un preciso obbligo normativo: i regolamenti edilizi di molti Comuni prevedono l’applicazione di materiale impermeabile, lavabile e resistente fino a un’altezza di 180 cm.

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