Acero giapponese, come farlo crescere rigoglioso

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- 22 ottobre 2014

Acero giapponese bonsai

Le specie di acero giapponese coltivate in Cina e Giappone, molto gradite per le loro foglie decorative, si sono rapidamente diffuse in terreni molto diversi e ad altitudini variabili tra i 100 e i 1300 metri sul livello del mare e sono anche le tipologie maggiormente utilizzate per essere coltivate a bonsai poiché sono piuttosto robuste, reagiscono bene alla potatura, si modellano agevolmente e dimostrano un’ottima longevità, oltre ad avere, per loro natura, foglie di modeste dimensioni. Anche se l'acero un’essenza forte, ha bisogno comunque di alcuni accorgimenti per il fatto di essere coltivato in vaso e come bonsai. Seppur ami il sole, tuttavia nei mesi estivi va sottoposta a ombreggiamento per evitare un’eccessiva disidratazione che porterebbe a un arricciamento e conseguente disseccamento delle foglie. Lo stesso effetto potrebbe accadere anche in caso di carenza idrica.
D'inverno è opportuno che almeno la zolla possa essere riparata dalle temperature Il bonsai va assolutamente innaffiato quando il terriccio sta per asciugare ma ancora non lo è, e al contrario non lo si deve fare quando il terriccio è ancora umido. Un eccesso di acqua causa un eccessivo allungamento degli internodi.

Acero giapponese nano

E’ bene piantare l’acero giapponese nano verso oriente, favorendo in tal modo l'esposizione al sole del mattino e proteggendolo dal sole di mezzogiorno. Va comunque coltivato al riparo dal vento e in un terreno naturalmente umido: si tratta di requisiti importanti per una coltivazione ottimale. Uno strato di 7 cm di pacciame di corteccia applicato alla base delle piante aiuta a prevenire una precoce essiccazione. Per favorire la crescita si consiglia di utilizzare uno speciale concime reperibile nei vivai verso metà primavera e di nuovo a metà estate. Poiché gli aceri giapponesi nani hanno radici poco profonde si possono piantare tra altri arbusti senza ovviamente l’obbligo di controllarne la crescita. Per ricreare un suggestivo angolo d’Oriente, provate a piantare questa pianta con rododendri, azalee, bambù e betulle.

Acero giapponese in vaso

L’acero giapponese è una pianta dal portamento multi ramificato ed eretto, molto adatta alla coltivazione in vaso perché non supera i tre metri di altezza. Dal mese di ottobre sino a marzo può essere trasferita in un grande vaso. Il contenitore deve avere un diametro di almeno 60-70 cm di diametro e profondità adeguata. L’acero non sopporta i terreni calcarei preferendo suoli ben drenati e umidi, a reazione acida, ricchi di sostanza organica, tipici della brughiera: l’aggiunta di abbondanti quantità di torba e sabbia al terreno universale è sempre indicata. Il vaso deve essere posizionato in piena luce (l’esposizione migliore è quella di est, nord-est), al riparo dal vento e, durante l’estate, anche al riparo dai raggi del sole tra mezzogiorno le 15. La pianta cresce bene in climi non troppo caldi: la temperatura migliore non deve superare i 30°C. In primavera e l’estate, specie se non è piovosa, annaffiare frequentemente e nebulizzare le foglie in serata per mantenere una buona umidità notturna. In primavera non dimenticate una concimazione con fertilizzante granulare a effetto lento.

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