Verande abitabili: requisiti, costruzione, consigli

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- 04 ottobre 2016

Verande abitabili costruzione

Disponete di un terrazzo adiacente al soggiorno, di un ampio balcone, di un porticato aperto? Ebbene, in tutti questi casi c’è la possibilità di far realizzare una veranda, in legno oppure in metallo, con serramenti apribili o fissi. E’ un ottimo modo per ampliare la metratura della propria casa e disporre di uno spazio in più per pranzare, accogliere gli ospiti, studiare, dedicarsi al relax o allo studio. Le verande abitabili aumentano non solo la volumetria di un immobile ma anche il suo valore commerciale nonché il pregio estetico e rendono necessaria una modifica della facciata; per tutti questi motivi la sua costruzione è strettamente legata a regole ben precise. Innanzi tutto devono essere rispettati i requisiti aero-illuminanti stabiliti dal regolamento d’igiene, in secondo luogo occorre informarsi su eventuali altri obblighi stabiliti dai regolamenti locali: in alcuni casi, per esempio, non si può superare una determinata altezza oppure c’è una percentuale specifica per le superfici finestrate. E’ quindi necessario affidarsi a un professionista abilitato che, in base a quanto prescritto dal Piano Regolatore comunale e dal Regolamento Edilizio, verifichi l’effettiva possibilità di costruire la veranda e metta a punto un progetto completo. Se la casa si trova all’interno di un condominio bisogna anche chiedere il consenso preventivo dell'assemblea dei condomini, che una volta ottenuto deve essere allegato alla richiesta da presentare al Comune. In foto una veranda Finstral.

Veranda abitabile permessi

Le verande abitabili sono leggere, spesso costituite principalmente da parti vetrate e apribili. Trattandosi però di strutture fisse, vengono considerate “costruzioni” a tutti gli effetti. Quindi sbaglia chi crede che possano essere realizzate liberamente. Bisogna invece chiedere il permesso di costruire e accertarsi che l’aumento volumetrico dell’immobile rientri nei parametri concessi dalla strumentazione urbanistica locale. Prima di procedere con i lavori, quindi, occorre il provvedimento favorevole del responsabile del procedimento nominato dal Comune. Se la veranda è il risultato della chiusura di un balcone, si modifica in modo significativo la facciata e di conseguenza sarà valutato anche il modo in cui si incide sull’estetica della stessa. Bisogna però dire che, rispetto al passato, è diminuito il numero di interventi che necessitano del permesso di costruire; quest’ultimo, adesso, riguarda infatti soltanto quelli di nuova costruzione o di notevole consistenza urbanistica, di conseguenza molte amministrazioni comunali consentono di realizzare una veranda abitabile anche dietro presentazione di una semplice Denuncia di inizio attività (Dia).

Costruzione veranda abitabile

Nel caso in cui per la costruzione della veranda sia sufficiente la Dia, un tecnico abilitato deve presentare un progetto da lui stesso firmato e corredato da una relazione tecnica asseverata che attesti la rispondenza a tutti i requisiti normativi richiesti; trascorsi 30 giorni senza che siano intervenuti provvedimenti contrari da parte del Comune, è possibile dare il via ai lavori. Si tenga però presente che se l’edificio in questione risulta vincolato, poiché un particolare valore architettonico o ambientale, deve essere richiesto anche un parere preventivo alla Sovrintendenza di rispettiva competenza. Una volta conclusa la realizzazione della veranda, si procede presentando un aggiornamento della scheda catastale. Inoltre, dal momento che un aumento di volumetria determina una variazione dei millesimi della proprietà condominiale, sarà necessario anche l’aggiornamento delle tabelle millesimali. La veranda deve essere costituita da una struttura portante e da parti vetrate, non può invece avere fondamenta e neanche parti in muratura. La struttura portante si trova a ridosso di una o più pareti ed è fissata al pavimento dell’edificio in questione. Può essere realizzata con diversi materiali. Generalmente è in legno oppure in alluminio.

Veranda abitabile

Le vetrate sono senza dubbio l’elemento meglio personalizzabile delle verande. Possono essere dotate di finestre, porte, porte-finestre scorrevoli o a battenti. Il consiglio è quello di non cercare ostinatamente il risparmio ma di scegliere piuttosto un tipo di vetro che resista bene dinanzi alle intemperie. Il vetro blindato è l’ideale sia per la sua solidità sia perché, eventualmente, non si frantuma in pezzi taglienti bensì in piccole parti tenute insieme da speciali pellicole oppure in piccoli pezzi smussati agli angoli. Ancora, per quanto riguarda le verande abitabili i vetri più utilizzati sono quelli fonoassorbenti, che cioè isolano acusticamente lo spazio interno; quelli assorbenti, che limitano l’ingresso del calore nella veranda; quelli a bassa emissione, che consentono invece di trattenere il calore accumulato all’interno dell’ambiente. Ricordate che la veranda non può essere adibita a camera da letto, bagno o cucina. Può invece diventare un secondo salotto, uno spazio relax. L’arredamento dipende dai gusti, certo, tuttavia non possono mancare un divanetto, una poltrona, qualche sedia e un comodo tavolo.

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