Tutto quello che c'è da sapere sul Bonus Mobili 2024

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- 18 gennaio 2024

Che cos’è il Bonus Mobili 2024

Anche per l’anno in corso 2024 è in vigore il Bonus Mobili, ovvero una detrazione Irpef sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, destinati – come si legge nel sito dell’Agenzia delle entrate, “ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione”, effettuata a partire dal primo gennaio del 2023 con i beni da comprare entro il prossimo 31 dicembre. Per beneficiare dell’agevolazione, per quanto riguarda gli elettrodomestici nuovi, questi devono essere di classe: non inferiore alla A per i forni; alla E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie; alla F per i frigoriferi e i congelatori. Per quanto riguarda i mobili, si parla di letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché materassi e apparecchi di illuminazione. Sono escluse le spese per l’acquisto di porte, pavimentazioni (come il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo.

Qual è il limite delle spese ammesse

Si può usufruire del Bonus Mobili 2024 indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione: ci si riferisce infatti a quelle per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione è del 50% su un importo massimo di 5.000 euro per l’anno in corso, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Quest’ultimo si è modificato nel corso del tempo, in una progressiva diminuzione (quindi è possibile che per il futuro si abbassi ancora): era di 8.000 euro per il2023; di 10.000 per il 2022, di 16.000 per il 2021. Da ricordare anche che il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare sottoposta alla ristrutturazione. Quindi, se le abitazioni da ristrutturare sono di vario numero, ciascuna di esse ha il diritto al beneficio fiscale.

Cosa sapere sui pagamenti per avere il Bonus Mobili 2024

Per accedere al Bonus Mobili 2024, è importante sapere che il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito, non con assegni bancari o contanti. Si può avere il Bonus Mobili anche se mobili ed elettrodomestici comprati sono acquistati con un finanziamento a rate e/o all’estero. Determinante inoltre conservare i documenti che danno diritto alla detrazione, cioè: l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente); le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti. Equivalente alla fattura è lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati.

I lavori che consentono di usufruire del Bonus Mobili

Del Bonus Mobili 2024, con l’acquisto di grandi elettrodomestici e mobili, si beneficia quando ci sono interventi di ristrutturazione edilizia. Questo riguarda anche coloro che usufruiscono del sismabonus, per la riduzione del rischio sismico. Non si ha diritto invece a questa agevolazione se si ha già l’ecobonus. Tra i lavori che permettono il Bonus Mobili ci sono manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Ma non è possibile usufruirne per la manutenzione ordinaria, come la tinteggiatura di pareti e soffitti, la sostituzione di pavimenti, e/o di infissi esterni, il rifacimento di intonaci interni. Attenzione però: per le parti comuni di edifici condominiali il Bonus Mobili spetta anche in caso di lavori di manutenzione ordinaria, come ad esempio la riparazione o la sostituzione di cancelli o portoni o la riparazione delle grondaie. Vale l’agevolazione per la ricostruzione o il ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, in caso di stato di emergenza. Inoltre, non rientrano tra le possibilità di usufruire del Bonus Mobili tutte quelle misure adottate per prevenire il rischio di illeciti (quindi gli antifurti) o la realizzazione di posti auto o box pertinenziali.

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