- 28 ottobre 2016

Termocoperte

Si sa: non è molto gradevole, in pieno inverno, infilarsi nel letto e sentirlo freddo. Certo, col calore del corpo poi si riscalda, ma molti detestano quella sensazione iniziale. La soluzione c’è e si chiama termocoperta. In pochi minuti raggiunge la temperatura desiderata, aiutando il rilassamento dei muscoli e quindi favorendo una buona qualità del sonno. In commercio esistono numerosi modelli: quelli colorati in poliestere, quelli impermeabili, quelli più classici con un lato di lana e l’altro di cotone oppure con entrambi i lati di lana o cotone. Fino a qualche tempo fa le coperte termiche potevano essere lavate soltanto con un panno umido, mentre quelle attuali nella maggior parte dei casi possono essere lavate a mano o addirittura in lavatrice grazie alla presenza di comandi removibili. Tutte le termocoperte sono dotate di un’interfaccia per il controllo della temperatura, dalla più semplice con sole due regolazioni a quella più sofisticata con diversi livelli di temperatura (anche sette e più) e che offre inoltre la possibilità di direzionare un calore maggiore in alcune zone piuttosto che in altre (per esempio verso i piedi). I prodotti migliori sono forniti di timer per determinare la durata di accensione e hanno sia un peso che un ingombro molto ridotti. In foto una termocoperta di Marzotto Home, double face bianco/marrone 100% 100% Lambswool di Merinos. Misure: singolo 220 x 160 cm, piazza e mezza 220 x 180 cm, matrimoniale 220 x 250 cm, matrimoniale maxi 220 x 270 cm.

Termocoperta come funziona

Come funziona la termocoperta? Ebbene, al suo interno è presenta un filo elettrico, chiamato resistore, che si riscalda per effetto joule. Il resistore collegato tramite un cavo elettrico a una spina permette il raggiungimento della presa di corrente e il collegamento con la linea elettrica. Di solito la una potenza è compresa tra i 50 e i 60 W. La coperta riscaldante è quindi di facile utilizzo e posizionamento; basta stenderla sul letto facendo in modo non ci siano pieghe che potrebbero danneggiare i fili elettrici interni. È necessario accenderla 15/30 minuti prima di coricarsi, affinché raggiunga la temperatura ottimale. E’ possibile tenerla accesi anche una volta distesi, tuttavia la maggior parte delle persone preferisce a quel punto spegnerla. Le termocoperte possono essere matrimoniali, per letti singoli e a una piazza e mezza, anche per lettini. I modelli matrimoniali e a una piazza e mezza sono generalmente forniti di doppio termostato. Oltre a offrire sensazioni di relax molto gradevoli e a favorire una buona qualità del sonno, la coperta termica permette di risparmiare sul riscaldamento della camera da letto, specialmente di sera. In foto la termocoperta HO.TER20S di Howell, a 2 piazze in poliestere. Comandi di controllo staccabili, temperatura regolabile su 2 livelli, dimensioni 160 x 140 cm. Prezzo 39,90 euro.

Termocoperta controindicazioni

La termocoperta non presenta particolari controindicazioni, soprattutto gli attuali modelli sono concepiti per ogni tipo di persona. Forse è meglio, tuttavia, non utilizzarla nel caso di bambini, persone anziane o disabili perché potrebbero dimenticarla accesa. Non succede nulla, per carità, ma non un po’ di prudenza in più non guasta mai. A proposito di sicurezza, tra l’altro facciamo presente che ormai tutte le coperte termiche sono garantite dai più avanzati sistemi di controllo che assicurano lo spegnimento immediato in caso di corto circuito. Un difetto concreto della termocoperta è il consumo di energia. Perché se è vero che chi possiede una termocoperta tende a tenere acceso il riscaldamento della camera da letto per un tempo ridotto, è anche vero che chi lascia la termocoperta in funzione per molte ore poi si ritrova a fare i conti con una bolletta salata. In medio stat virtus, mettiamola così: l’importante è regolarsi. Si fa inoltre presente che, anche di recente, alcuni esperti in campo elettronico hanno sottolineato quanto sia pericoloso passare molte ore al giorno a contatto con oggetti che producono un campo elettromagnetico. Inoltre un prolungato utilizzo della termocoperta può aumentare il rischio di allergia alla polvere: il campo elettromagnetico che viene a formarsi quando è accesa attira la polvere e favorisce il deposito sul tessuto della copertura. In foto la coperta elettrica singola di Imetec, prezzo 89,90 euro.

Termocoperta o scaldaletto

Molti credono che “termocoperta” e “scaldaletto” siano la stessa cosa, in realtà le cose non stanno così. Lo scaldaletto va posizionato tra il lenzuolo e il materasso; la termocoperta invece sostituisce la classica coperta di lana o il piumone. Il calore generato dallo scaldaletto resta tutto addosso perché viene irradiato tra il materasso e le lenzuola mentre nel caso della termocoperta la metà del calore prodotto si perde perché si irradia verso il soffitto. Lo scaldaletto, sotto questo punto di vista, è quindi più efficiente. In compenso, la termocoperta rispetto allo scaldaletto di macchia più difficilmente e si lava più facilmente. E adesso vediamo alcuni consigli validi per entrambi i tipi di prodotto: verificate siano adatti al materasso per dimensioni e materiali, date la preferenza a quelli dotati di termostato e timer per evitare di addormentarsi lasciandoli accesi; verificate la lunghezza del cavo di alimentazione tenendo presente che è meglio evitare l’uso di prolunghe e riduttori. In foto lo scaldaletto Dolcenotte di Olimpia Splendid.

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