Funzionamento del teleriscaldamento

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- 05 maggio 2015

Che cos'è il teleriscaldamento

Con il termine di Teleriscaldamento si indica oggi un sistema ecosostenibile di produzione di calore che consiste nella distribuzione centralizzata (attraverso distinte tubature interrate che collegano le singole abitazioni alla centrale di produzione) di acqua calda, tiepida o di vapore con lo scopo e la funzione finale di produrre riscaldamento. Si tratta quindi di un procedimento innovativo, pulito ed ecologico di produrre calore attraverso radiatori, pannelli radianti e ventilconvettori, all'interno delle abitazioni e di qualunque spazio racchiuso fra mura. Solitamente le tubature interrate coinvolte nel processo di teleriscaldamento sono due: la prima, collegata direttamente alla centrale di produzione, trasporta un fluido termovettore (solitamente acqua) ad una temperatura di circa 90°C direttamente all'abitazione, producendo così riscaldamento all'interno della stessa; la seconda invece parte dall'abitazione e, trasportando acqua fredda ad una temperatura oscillante fra i 30 e i 60°, ritorna alla centrale di produzione affinché l'acqua trasportata si riscaldi nuovamente.

Perchè scegliere il teleriscaldamento

Il teleriscaldamento è oggi una delle forme di riscaldamento più ecologiche utilizzate a livello mondiale, riconosciuto anche dal protocollo di Kyoto come fonte di calore fortemente ecosostenibile. Vediamone il perchè: il teleriscaldamento permette come prima cosa di ridurre notevolmente la sgradevole e inquinante emissione di anidride carbonica, prodotta solitamente in preoccupanti ed elevate quantità nell'ambito del riscaldamento di uso comune e, come seconda cosa, dal momento che consiste in un procedimento a ciclo continuo che scalda e raffredda l'acqua a intervalli di utilizzo, permette altresì il riciclo permanente dei fluidi termovettori utilizzati. Un altro punto a favore del teleriscaldamento è dato, oltre che dalla forte ed importantissima caratterizzazione ecologica, dal notevole miglioramento estetico degli ambienti esterni nella quale è presente: ciminiere, comignoli e canne fumarie non avranno infatti più motivo di esistere se il riscaldamento scelto sarà appunto quello del teleriscaldamento. Il teleriscaldamento quindi riduce notevolmente ogni spreco energetico e per questo rispetta l'ambiente e l'aria più di ogni altra tipologia di riscaldamento. Anche il classico caminetto infatti, come ben sapete, produce inquinamento attraverso l'elevato rilascio di CO2 sprigionato dalla combustione. Oltre al buon impatto ecologico posseduto, il teleriscaldamento è anche notevolmente economico rispetto al riscaldamento a gas, a legna o elettrico, i costi della manutenzione sono infatti notevolmente inferiori rispetto alle altre tipologie di riscaldamento e permettono un pagamento a consumo effettivo. Infine la centrale primaria sostituisce, da sola, le numerose caldaie che presiedono nelle altre tipologie di centrale, evitando grazie alla struttura della stessa pericolose fuoriuscite di fumi o rischi d'esplosione. L'ultimo vantaggio, ma non meno importante, è dato dal rigidissimo controllo delle centrali, nettamente superiore a quello delle altre.

Come funziona il teleriscaldamento

Il teleriscaldamento funziona grazie ad una centrale che produce calore attraverso impianti di cogenerazione. Questo calore viene poi trasmesso al fluido termovettore, che può essere l'acqua, il vapore oppure qualche altro fluido diatermico, e infine distribuito, attraverso tubature sotterranee, all'utenza prestabilita. Il calore che viene mandato attraverso le tubature potrà essere quindi utilizzato dall'utenza come riscaldamento degli ambienti attraverso termosifoni o altri impianti idonei oppure potrà essere utilizzato per riscaldare l'acqua al posto del classico scaldabagno. Le tubature che permettono il funzionamento effettivo del teleriscaldamento sono quella primaria, che parte dalla centrale fino ad arrivare all'utenza e che trasporta i fluidi caldi pronti per riscaldare gli ambienti o l'acqua; e la rete secondaria, che parte dall'utenza, si collega alla centralina di scambio e ritorna alla centrale, con i fluidi più freddi.

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