- 17 maggio 2016

Separé da interni

Arriva dall’Oriente. In origine era utilizzato in Cina e in Giappone, soprattutto nei palazzi di nobili e sovrani, per suddividere le stanze molto grandi e renderle più belle. Non è stato difficile, per il separé, conquistare anche l’Occidente. Entrando nei castelli, seducendo re e regine con il suo stile, la leggerezza, l’eleganza. Man mano è arrivato ovunque, anche nelle chiese: messo accanto all’altare proteggeva dalle correnti d’aria. Fra il Settecento e l’Ottocento era presente nella maggior parte delle abitazioni private, poi il suo astro si è offuscato. Un offuscamento transitorio. Oggi il separé, altrimenti detto “paravento”, vive una stagione di rinnovato splendore. Anzi, proprio adesso sta mostrando davvero tutte le sue potenzialità, complice l’intervento del design. La cosa più bella? La capacità di rivelarsi prezioso in tutti gli interni, sia ampi che di dimensioni ridotte. E in tutti gli ambienti della casa. In un monolocale o bilocale permette di creare un angolo di privacy; in un bagno che deve essere utilizzato da più persone nello stesso momento – perché non ce n’è un altro e perché si deve uscire tutti alla stessa ora – rappresenta la soluzione perfetta per cambiarsi o farsi la doccia mentre l’altro è alle prese con il lavabo e lo specchio. Nella camera da letto è uno strumento che consente ai componenti della coppia di conservare un pizzico di intimità (e di mistero, perché no?). In un soggiorno dalla metratura e in un loft divide gli spazi con stile e maestria. Per quanto riguarda i materiali, ormai la scelta è a dir poco ampia: legno, feltro, tessuto, bambù, feltro, vetro, ce n’è per tutti i gusti. E a proposito di feltro, senza dubbio scelta più sfiziosa, B&B Italia ha inserito nel proprio catalogo il paravento Softwall di C. Gerhards & A. Glucker. La struttura interna è in polistirolo espanso, la lamiera è in acciaio. Il rivestimento è in feltro, appunto, a due dimensioni. Il risultato? Una “presenza” che suddivide e contiene e si adatta non solo alla abitazioni private ma anche agli uffici.

Separé in legno

Il separé in legno è un pezzo classico ma anche assai versatile. Due separé in legno possono essere diametralmente opposti per quanto riguarda lo stile e l’impatto estetico: basta un intaglio, una decorazione, una forma particolare a cambiare completamente le carte in tavola. Il materiale di per sé lo rende un vero e proprio mobile, non più un complemento. Il design e la creatività fanno il resto. Bella e originale l’idea di Philippe Starck, che per Driade ha realizzato un paravento con finitura in pero e portaritratti in vetro. Si sposta con facilità e può custodire diverse foto o semplicemente immagini che piacciono al padrone di casa. Touché. Maxalto, brand di B&B Italia Spa, sceglie invece l’eleganza declinata secondo la massima semplicità e propone Arkè, paravento a tre ante, in rovere spazzolato chiaro o nero, in rovere grigio o marrone laccato lucido in quattro colori: deserto, antracite, grigio acciaio o marrone palude. Ideale per la zona living, magari per separare la scrivania dal divano e dalle poltrone, creando una sorta di “zona studio”.

Separé Ikea

Chi ha l’esigenza, o semplicemente la voglia di dividere gli spazi di un ambiente facendo ricorso al separé ma riducendo la spesa al minimo, troverà risposte presso Ikea. Risör – designer Julia Treutiger - è in legno massiccio, facile da piegare e mettere via e costa 99 euro. Si pulisce con un panno umido e un detersivo poco concentrato e si asciuga in pochi secondi con un altro panno. Perfetto in soggiorno ma anche un bagno, proprio perché estremamente maneggevole. Ancora più economico, e dall’aspetto più romantico, Ekne (Ebba Strandmark). Grigio e bianco. Il tubo è in acciaio, la tenda in poliestere e cotone. Anche Ekne sta bene in bagno, meglio ancora nella camera da letto. Pochi soldi ma un'innegabile qualità. Occorre soltanto mettersi all'opera, perché questi pezzi - come tutto il mondo Ikea - si costruiscono con le proprie mani.

Separé fai da te

Per coloro che non solo intendono risparmiare ma possiedono una buona dose di creatività, manualità e pazienza, si spalancano le porte del “fai da te”. Il separé va a braccetto con la fantasia e le idee sono vicine all’infinito. Si può realizzare un paravento originale e personalizzato praticamente con qualunque cosa: con tappi di sughero uniti tramite piccoli ganci, con vecchi dischi di vinile o cd, con tappi di bottiglie di plastica o di birra, persino con le cannucce e le linguette delle lattine. Interessanti possibilità giungono anche dal mondo della natura. I rametti degli alberi sono gettonati dai più giovani, semplicemente le piante (alte) dai più pigri. Se la casa è arredata secondo uno stile un po’ esotico, allora è perfetto il separé con canne di bambù. Perfetto e anche resistente. Il procedimento è di una semplicità disarmante: basta collocare la base delle canne, una accanto all’altra, in un vaso basso e lungo. Oppure in più vasi messi vicini. Per fissarle è sufficiente usare un po’ di terra. Per valorizzare e rendere più suggestivo il risultato, non sarebbe male aggiungere delle lucine. Proprio come quelle che si usano per l’albero di Natale. Adesso provate a immaginare il vostro separé, di sera, illuminato alle spalle del divano… Un’atmosfera davvero niente male!

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