Vantaggi e svantaggi del riscaldamento a pavimento

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- 26 agosto 2019

Come funziona il riscaldamento a pavimento

Il riscaldamento a pavimento è una soluzione sempre più diffusa negli ambienti domestici (soprattutto nelle case di nuova costruzione) anche in virtù dell’utilizzo di materiali più innovativi e al maggiore isolamento delle abitazioni. Si tratta di un sistema impiantistico basato su pannelli radianti; il funzionamento non avviene quindi per convenzione (come nel caso dei tradizionale termosifoni) bensì tramite uno scambio termico per irraggiamento.

Per scendere più nel particolare, questa tipologia di riscaldamento è composta da tubi che vengono installati nel pavimento e permettono che circoli acqua calda a una temperatura non elevata. I tubi si dispongono in modo da assicurare una diffusione omogenea del calore; quest’ultimo quindi viene sprigionato dal pavimento e sale verso l’alto. Sopra si mettono i pannelli radianti.

Il riscaldamento a pavimento si regola come un termosifone: è cioè possibile modificare la temperatura per mezzo dell’apposito termostato.

Quanto consuma il riscaldamento a pavimento

Uno dei maggiori pregi del riscaldamento a pavimento è il risparmio energetico. Mentre negli impianti di riscaldamento tradizionali l’acqua deve sempre raggiungere i 70-80 gradi, in quelli a pannelli radianti è possibile regolare le temperature medie di mandata e decidere anche di non superare i 30-40 gradi. Ciò si traduce in un consumo di combustibile nettamente inferiore.

Inoltre è possibile collegare il sistema a impianti che lavorano a basse temperature, per esempio le caldaie a condensazione e le pompe di calore, oppure a pannelli solari termici; in tutti i casi, si ottiene un notevole comfort abitativo a fronte di spese contenute.

E ancora, il riscaldamento a pavimento richiede pochi interventi di manutenzione, cosa che contribuisce a fare la differenza. Ragionando in termini di percentuali, il risparmio energetico è pari più o meno al 25 per cento e può anche giungere al 35 per cento considerando tutto il ciclo di vita di un impianto.

I vantaggi del riscaldamento a pavimento

Il risparmio energetico (ovvero la bassa temperatura di esercizio), l’omogenea diffusione del calore e la manutenzione minima non sono gli unici vantaggi derivanti dalla scelta di un impianto di riscaldamento a pavimento. Scopriamo gli altri:

Grande comfort: la temperatura in casa è sempre costante e gradevole; inoltre è senza dubbio un grande piacere avere la possibilità di camminare a piedi nudi sentendo il pavimento caldo.

  • Mancanza di moti convettivi dell’aria: le muffe e gli acari proliferano con difficoltà e si riduce il movimento delle polveri.
  • Minima dispersione termica.
  • Silenziosità.
  • Semplicità di posa e installazione.
  • Assenza di ingombri (le pareti restano libere).


Questi impianti sono dunque particolarmente indicati per gli appartamenti piccoli, perché non occupano spazio. Si sappia, inoltre, che il sistema a pannelli radianti può essere utilizzato anche in estate come impianto di raffreddamento al posto del climatizzatore.

I contro del riscaldamento a pavimento

Come abbiamo visto, il riscaldamento a pavimento è una soluzione che comporta diversi e concreti vantaggi; proprio per questo motivo, risulta sempre più gettonata. D’altra parte, i contro non mancano. Tanto per cominciare, se è vero che il riscaldamento a pannelli radianti permette di abbattere i consumi, è anche vero che l’installazione risulta piuttosto onerosa.

Si tenga però presente che esistono diverse tipologie di agevolazioni fiscali di cui può usufruire chi fa questa scelta: le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie, le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica e le detrazioni congiunte per efficienza energetica e sismica.

Se le serpentine si danneggiano occorre rimuovere una parte del pavimento, con il fastidio e il costo che ne conseguono. E ancora, il pavimento deve essere realizzato con materiali conduttivi e perciò non tutti i rivestimenti vanno bene. Non si può fare uso di tappeti, perché la diffusione del calore verso l’altro ne risulterebbe compromessa e si registrerebbe anche uno spreco energetico.

Infine, il riscaldamento a pavimento non è consigliabile per le case con soffitti molto alti e l’ambiente da riscaldare non viene portato subito a temperatura: occorre aspettare un paio di ore circa.

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