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- 03 giugno 2013

Il ciclo di vita delle cose

Forse non molti sanno, che quando si progetta un determinato oggetto, soprattutto quelli elettronici, come lavatrici, lavastoviglie, forni, frigoriferi, e molto altro, si progettano anche i tempi di durata, di vita e la loro fine. E’ proprio così: nella nascita del pezzo è compresa anche la morte ovvero il momento in cui, un determinato elemento dovrà rompersi, Così, i pezzi uno ad uno, dopo tre, quattro, cinque anni, cominciano a cedere, a spaccarsi. Si progettano nello specifico la durata e il punto esatto di rottura. Questo è nato dal fatto che i primi elettrodomestici erano costruiti e progettati per durare nel tempo, ma in questo modo, le persone non dovevano più cambiarli, facendo calare le vendite. Infatti, molto spesso, le nostre nonne hanno ancora il frullatore di trent’anni fa funzionante, con le plastiche logore, ma un motore che gira perfettamente! Questa è stata la causa della nuova tipologia di progettazione: dopo un prestabilito numero di anni, che varia da oggetto a oggetto, il pezzo “si deve rompere” cosicché, se non si può sostituire singolarmente, si sia costretti ad acquistarne uno nuovo. Ecco l’era del consumismo. Oggi però, con i periodi di crisi attuali, la ricerca è sempre più verso la possibile riparazione elettrodomestici: vediamo infatti un aumento di punti di riparazione e ricambio pezzi, per ridurre al minimo, le spese.

I guasti di routine

I grandi elettrodomestici in casa sono principalmente il frigorifero, la lavatrice, il forno e la lavastoviglie. Sperando sempre che essi “vivano” il più possibile, la riparazione elettrodomestici in questo caso, è sempre più spesso effettuabile, ovviamente secondo il criterio di rottura e guasto. Sempre più digitali e tecnologici, si creano problemi spesso, alla scheda elettronica, che può essere sostituita facilmente. Quando però scopriamo che uno dei nostri grandi aiutanti ci sta per abbandonare, valutiamo correttamente anche la sua età: spesso capita che dopo un consistente numero di anni, non sia fruttuoso apportare riparazioni in quanto, finita una, si presenterebbe un’altra, magari più grave, portandoci comunque alla necessaria sostituzione dell’elemento. Quindi, valutiamo attentamente età di vita, valore del pezzo e costo della riparazione: scopriamo se invece non ci convenga acquistarne uno nuovo, magari in classe energetica superiore con garanzia di risparmio in bolletta, che potremo anche acquistare in offerta come pezzo in esposizione? Valutiamo tutte le possibili variabili del caso per prendere la strada giusta. Facciamo sempre attenzione alla garanzia per la riparazione elettrodomestici: infatti sappiamo che ci sono due anni di possibilità di rimborso parziale o totale secondo l’elemento acquistato, ma esiste anche la possibilità di implementazione con piccola sovrattassa al rivenditore. Spesso questo può essere di grande aiuto nel caso si presentino guasti o mal funzionamenti dopo la garanzia di routine. Inoltre, consideriamo che il modo di utilizzo del nostro pezzo possa influire moltissimo sulla sua vita: usiamolo correttamente dall’inizio senza sovraccarichi lavorativi né malfunzionamento. Questo ci aiuterà ad avere un elettrodomestico utile e funzionale più a lungo e meglio tenuto.

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