- 24 ottobre 2014

Riforma di condominio

Dopo 70 anni con una riforma definita "epocale", il 18 giugno 2013 è entrata in vigore la riforma del regolamento di condominio contenuta nella legge 220/2012. Le principali novità introdotte dalla normativa riguardano la nomina dell'amministratore ed i suoi requisiti, il divieto di vietare tramite il regolamento di condominio la presenza di animali domestici nelle abitazioni, la modifica dei quorum per la validità dell'assemblea e delle sue delibere, le sanzioni in caso di violazioni al regolamento di condominio prevedono multe da 200 a 800 euro, la possibilità di dotarsi di un sito internet nel quale siano pubblicate le delibere, le convocazioni e informazioni utili ai condomini alle quali possono accedere tramite una password.Importante da notare che ogni condomino può richiedere la stesura del regolamento o la sua revisione, ma deve comunque essere approvato dall'assemblea.

Regolamento di condominio obbligatorio

Il regolamento di condominio è un atto con il quale il condominio stabilisce le regole che disciplinano l'utilizzo delle cose comuni, la ripartizione delle spese la tutela del decoro dell'edificio, l'ammnistrazione e i diritti ed obblighi di ogni condomino sulle cose comuni.Il regolamento di condominio, adottato a maggioranza dall'assmblea condominiale, è un atto obbligatorio per legge se i condomini sono superiori a dieci, tuttavia la legge non prevede delle forme sanzionatorie qualora il condominio con più di dieci condomini non si doti di un regolamento. In questi casi i rapporti tra i vari condomini viene regolato dalle norme generiche sulle cose comuni.In generale il regolamento di condominio serve per stabilire delle regole conosciute da tutti i condomini le quali hanno un potere molto ampio che in taluni casi possono prevalere anche sulle norme di legge e possono influire sulle scelte del singolo. Da qui l'importanza per ogni condomino di conoscerne bene i contenuti.

Bozza di regolamento di condominio

Vediamo di seguito una bozza di regolamento di condominio: come dovrebbe essere redatto e le clausole che dovrebbe contenere.La struttura del regolamento di condominio deve includere una prima parte dove siano identificate le parti comuni, le regole del loro utilizzo ed eventuali limitazioni. Deve essere prevista una parte dedicata alla ripartizione delle spese tra i condomini relative alla gestione comune, al riscaldamento, all'ascensore ecc... ed una parte dedicata all'amministratore: la remunerazione, i compiti e sua la designazione.Dovrebbe essere inclusa una sezione dedicata ai pagamenti ed al versamento delle spese di gestione in relazione alle quali la nuova legge prevede l'obbligo dell'ammnistratore a richiedere un decreto ingiuntivo dopo sei mesi dal rendiconto in cui risulta la morosità del condomino; una sezione dedicata alla convocazione dell'Assemble, il riferimento ad eventuali allegati ed una clausola compromissoria per condominio.

Esempio di regolamento di condominio

Nel fare un esempio di come redigere il regolamento di condominio è importante sottolineare la clausola compromissoria, prevista dall'art. 808 del Codice di Procedura Civile. Questa clausola prevede la possibilità per le parti contrattuali di impegnarsi preventivamente, inserendo l'apposita clausola, ad affidare ad arbitri le risoluzione di eventuali controversie tra condomini e tra condomini ed amministratore. Accettando questo tipo di clausola le parti accettano di rinunciare alla competenza del giudice ordinario.La clausola compromissoria in un regolamento di condominio assembleare per essere considerata valida, prevede che il regolamento sia stato approvato all’unanimità da tutti i condomini.Questa clausola fornisce senza dubbio notevoli vantaggi in termini di velocità di risoluzione delle controversie e di preparazione tecnica delle persone chiamate ad esprimersi in merito, tuttavia presenta costi più elevati rispetto al giudice ordinario.

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