Portabiancheria, la praticità diventa eleganza

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- 28 aprile 2016

Portabiancheria bagno

Gli indumenti da lavare, in ogni casa, si accumulano a velocità sorprendente. Sono i cosiddetti “panni sporchi”, e in questa sede l’espressione non è affatto metaforica. Specialmente nelle famiglie con figli, ogni giorno ci sono maglioni, t-shirt, pantaloni, calzini e mille altre cose da destinare alla lavatrice. E attendere che la quantità di roba sia sufficiente per azionarla, la lavatrice, significa correre il rischio di ritrovarsi nel caos totale. Ed ecco che giunge il soccorso il portabiancheria: un contenitore nel quale raccogliere, appunto, la biancheria che necessita di un bel lavaggio. Fino a qualche tempo fa si trattava di accessori esclusivamente funzionali, nel senso che non si badavano troppo alla loro immagine. Adesso le cose sono parecchio cambiate. In commercio esiste un’infinità di portabiancheria. La vasta scelta riguarda innanzi tutti i materiali: ci sono quelli in vimini, in plastica, in legno, in tessuto. Ci sono quelli rigidi, morbidi, classici, moderni, di design. La componente estetica ha ormai la medesima importanza dell’utilità e i portabiancheria sono diventati oggetti decorativi, che si integrano con l’arredamento e contribuiscono a valorizzarlo. Al contempo rappresentando un valore aggiunto. In foto il portabiancheria Hole di Rexa Design, design Susanna Mandelli. Fa parte di un’intera collezione realizzata per il bagno e ispirata alla forma del pozzo. Il sistema che per secoli ha permesso all’uomo di poter disporre dell’acqua è interpretato in chiave contemporanea e il bacino nero sembra un invito a guardare più in profondità… Cercando la luna?

Cesti portabiancheria

Materiali diversi, ma anche tante forme e modelli diversi per i cesti portabiancheria. E la scelta non dev’essere fatta con superficialità, proprio perché si tratta di un’occasione per dare un tocco in più all’immagine della propria casa. Il primo passo consiste nel decidere il posto in cui il portabiancheria sarà collocato: nel bagno, nella camera da letto, nel ripostiglio o in un altro luogo di servizio. Se non viene messo accanto alla lavatrice, è preferibile acquistarne uno che si possa trasportare facilmente, dunque che sia leggero e – meglio ancora – con i manici. Ci sono anche portabiancheria pieghevoli e che consentono persino di suddividere gli indumenti in base al colore oppure al tipo di lavaggio richiesto. I portabiancheria in tessuto presentano un grande vantaggio relativo all’immagine: le stampe sono numerose, dunque ci si può sbizzarrire ed è molto facile trovare quella che meglio risponde ai gusti personali e che meglio si abbina agli elementi d’arredo. In foto i cesti firmati Ferm Living: sono in cotone, di varie dimensioni e dotati di manici.

Portabiancheria design

Per chi è più esigente non solo in fatto di arredamento ma anche per quanto riguarda gli accessori ci sono i portabiancheria design. Certo, il prezzo sale. Ma sale anche la soddisfazione. Sono modelli più elaborati, realizzati con materiali di alta qualità e spesso contraddistinti da un look molto originale se non inedito. I portabiancheria design trovano posto in camera da letto ma anche in bagno, quello padronale oppure quello di servizio. Il fatto che abbiano un’estetica particolare, tuttavia, non pregiudica la praticità e la funzionalità. Anzi. In foto vi mostriamo il portabiancheria in metallo disegnato da Monica Graffeo per Birex, perfetto anche per un ambiente esclusivamente adibito a lavanderia. Trova posto pure sotto il mobile lavabo, meglio ancora se quest’ultimo è sospeso. In ogni caso, ricordatevi di posizionare il portabiancheria in un punto in cui circoli bene l’aria, preferibilmente nei pressi di una finestra; altrimenti c’è il rischio che si creino odori poco gradevoli.

Carrelli portabiancheria

Non ci sono dubbi: i portabiancheria in legno, in vimini e in bambù sono in grado di offrire una notevole resa estetica. Sono di classe, raffinati. I materiali intrecciati, inoltre, favoriscono il passaggio dell’aria fra gli indumenti accumulati nel contenitore stesso e di conseguenza si evitano – o si limitano – i cattivi odori. I portabiancheria in legno, invece, in certi casi si integrano alla perfezione con l’arredamento e sembrano assumere le sembianze di un vero e proprio mobiletto (verificate comunque che si siano piccole fessure per l’aerazione). D’altro canto aumenta il peso e pure l’ingombro, soprattutto nel caso del legno. Come sempre, nella scelta occorre valutare bene le proprie necessità e basarsi sulle proprie consuetudini. Molti preferiscono i carrelli portabiancheria, ovvero i modelli dotati di rotelle che si possono spostare senza la minima fatica da una stanza all’altra. Piuttosto noto è Angel di Foppapedretti (foto), chiudibile completamente e dotato di robusta maniglia, ruote gommate, sacca in cotone asportabile e lavabile, chiusura con bottoni automatici. La struttura è in legno massiccio. Quando è aperto, queste sono le sue misure: altezza 85 cm, profondità 51 cm, larghezza 44 cm. Chiuso, queste le misure: altezza 97 cm, profondità 8 cm, larghezza 44 cm. Quando non serve, dunque, occupa davvero uno spazio minimo.

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