Pic nic Pasquetta, pranzo alla brace

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- 28 marzo 2018

Pic nic di Pasquetta

Pasquetta è sinonimo di gita o scompagnata; non è chiaro da dove sia nata tale consuetudine, secondo alcuni è un modo per ricordare i discepoli diretti a Emmaus davanti ai quali Gesù apparve poco dopo la risurrezione. In ogni caso, sono sempre molte le persone che trascorrono il lunedì dopo Pasqua fuori casa, organizzando un pic nic e dedicandosi anche ad attività ludiche, oltre che al relax e alla convivialità. Chi ha la fortuna di disporre di un bel giardino o di un ampio terrazzo, però, può decidere di non spostarsi. Dopo tutto, l’importante è stare all’aria aperta e in compagnia, no? Allora vediamo quali sono gli ingredienti di una perfetta Pasquetta negli spazi esterni della propria abitazione. Cominciamo dal protagonista indiscusso, ovvero il barbecue, che rende possibile la preparazione di imperdibili e gustose grigliate. Il mercato è decisamente prodigo in fatto di barbecue: ce ne sono di svariate forme e misure, con un numero variabile di bruciatori alimentati a gas, a carbonella o tramite energia elettrica. Per una famiglia, in linea di massima può andar bene un barbecue medio a due fuochi, a gas oppure a carbonella. Chi ama organizzare pranzi e cene con parenti e amici, però, deve orientarsi verso dimensioni più importanti. E quattro fuochi sono il minimo. Si consiglia inoltre di optare per un barbecue dotato di rotelle, che quindi possa essere spostato con facilità. Chi organizza più di rado le grigliate all’aperto o non dispone di spazi molto ampi può considerare l’acquisto di un barbecue portatile compatto: puntando su marchi affidabili, non si corrono rischi in fatto di efficienza e qualità. In foto il barbecue Genesis II E-310 di Weber. Caratteristiche principali: griglie di cottura in ghisa smaltata in porcellana, griglie di cottura in ghisa smaltata Gourmet BBQ System, ripiani laterali con ganci portautensili integrati, indicatore del livello di combustibile, griglia di riscaldamento Tuck Away.

Pranzo di Pasquetta in giardino

La pizza è un simbolo non soltanto di Napoli ma dell’Italia intera. E gli italiani amano la pizza alla follia. Di conseguenza, c’è chi decide di attrezzare il proprio spazio outdoor anche con un forno pizza portatile. Bando agli scetticismi, è davvero un apparecchio interessante. Nella scelta occorre valutare innanzi tutto la superficie di cui si dispone. I migliori modelli hanno una forma molto simile a quella di un vero e proprio forno, sia pur con dimensioni minori: in questo caso la resa finale e la potenza sono più che soddisfacenti, ma bisogna mettere in conto un certo ingombro. Un’ottima alternativa è rappresentata dai modelli con due piastre, simili a una conchiglia, con la resistenza da un lato e una zona su cui posizionare la pizza da cuocere dall’altro. A tal proposito, sono preferibili quei forni con il piano interno antiaderente, che permettono di togliere la pizza senza rischiare che si attacchi: la pietra è tra i materiali più indicati, anche perché mantiene e conserva il calore, per una cottura progressiva e omogenea. Il forno pizza contiene è dotato inoltre di una serpentina elettrica e il tempo di riscaldamento non dovrebbe essere superiore ai dieci minuti. In foto vi mostriamo il forno di Pizzacraft, che deve essere collegato a una bombola di propano e riesce a condurre la zona riscaldante a temperature molto elevate. I tempi di cottura, di conseguenza, non superano i 15 minuti. La struttura è in acciaio, i piedini di appoggio sono in plastica dura e termo isolati. Il peso è pari a 12 kg.

pranzare all’aperto

Trascorrere la Pasquetta in giardino o comunque negli spazi outdoor della propria abitazione è un must per chi possiede una cucina da esterno. Quasi tutte le cucine da esterno dono dotate di fuochi tradizionali, forni, barbecue, grill, accessori per il girarrosto: insomma, c’è il necessario per preparare qualsiasi pietanza, dagli spaghetti al dessert passando per i secondi piatti a base di carne o pesce. Vengono realizzate con materiali solidi e durevoli quali l’acciaio inox oppure la pietra naturale o ricostruita e in alcuni casi presentano finiture in legno appositamente trattato per fronteggiare le intemperie. Le zone cottura possono essere alimentate a legna, carbonella, gas o tramite energia elettrica. Il mercato propone cucine da esterno componibili oppure monoblocco: queste ultime sono le più adatte per gli ambienti privati. In foto vi mostriamo Fuoco&Fiamme, cucina da esterno in Pietra di Vicenza, acciaio corten e legno disegnata da Aldo Peressa per ArtenaDesign, brand del gruppo Grassi Pietre. E’ dotata di un ampio piano di lavoro, del barbecue, di un piano snack per il consumo del cibo e di un comodo lavello in pietra integrato nella struttura stessa. Il piano a sbalzo è costituito di listelli di legno appoggiati sul carter in lamiera di acciaio corten ossidato. Tutti i materiali garantiscono grande resistenza dinanzi all’azione degli agenti atmosferici.

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